giovedì 14 febbraio 2019

Monete uatilizzate nei secoli scorsi sul territorio italiano : G

G


Grosso da 4 Denari di Genova (ca. 1272)
  • Genovino d'oro: moneta simile al fiorino emessa aGenova per la prima volta nel 1252, quasi contemporaneamente alla prima emissione della moneta fiorentina. Aveva lo stesso peso (3.5 g) e titolo (24 K); il diametro era di ca. 20 mm. Al dritto aveva la porta di un castello, tipica delle monete di Genova, ed intorno +IANUA, cioè «porta» in latino, che assonava con il nome della città e che era stato usato anche nelle prime monete. Al rovescio la croce ed intorno CVNRADVS REX, l'Imperatore Corrado IIIche nel 1139 aveva concesso alla città il diritto di battere moneta. Dopo il 1339, con Simon Boccanegrasi iniziò a mettere l'indicazione del doge con la scrittaX DVX IANVENSIVM PRIMVS. Fu emesso fino al1415.
  • Gigliato: nuovo carlino d'argento emesso a Napoli daCarlo II d'Angiò nei primi anni del XIV secolo. Al dritto era rappresentato il sovrano seduto. Al rovescio, al posto dell'Annunciazione c'era una croce ornata con gigli, da cui il nome. La moneta fu imitata da diverse zecche del Levante tra cui quella dei Cavalieri di Rodi. Lo stesso nome a volte indica il fiorino o altre monete che presentano il giglio come tipo.
  • Giorgino: nome comune dato a diverse monete che raffigurano San Giorgio. Ad esempio un grosso d'argento coniato da Alfonso II d'Este ed alcune monete di Genova: una d'argento del 1668 per il Levante ed una d'oro del 1718 a 24 K.
  • Grano (plurale grana): Inizialmente, sotto Federico II, era una frazione dell'oncia d'oro pari ad 1/600 di oncia. 10 grana formavano un carlino, 20 un tarì e un grano valeva 12 cavalli (o 12denari in Sicilia). La moneta fu emessa per la prima volta da Ferdinando I di Napoli. Fu battuta fino al 1860.
  • Grosso: nome dato a molte monete d'argento. La prima fu coniata per la prima volta in Italia nel 1172. Il valore poteva andare da 2 denari fino ad un soldo da 12 denari.
  • Grossone: nome generico dei multipli del grosso. I più noti sono quello emesso dal dogeFrancesco Foscari (1423) e quelli battuti a Bologna nel XV secolo sotto i Bentivoglio. C'era anche il grossone romano, il fiorentino, quello di Siena o della lupa e altri ancora.

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