lunedì 20 agosto 2018

Bonafede incontra Riparte il futuro

Bonafede incontra Riparte il futuro

Avviata riflessione comune sul tema della corruzione

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Roma, 8 agosto 2018 - Riparte il futuro è stata ricevuta ieri pomeriggio dal Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per impostare le basi di una collaborazione sull’annunciato pacchetto anticorruzione.
Ringraziamo il Ministro per la sensibilità e l’immediata disponibilità dimostrata a lavorare congiuntamente all’elaborazione di misure necessarie a riformare il sistema giustizia italiano”, dichiara il responsabile delle relazioni istituzionali di Riparte il futuro Federico Anghelé. “Nello specifico abbiamo convenuto sulla primaria importanza di dotarsi di adeguati strumenti repressivi (riforma della prescrizione e introduzione degli agenti sotto copertura) così come sulla necessità di introdurre norme efficaci sul piano della prevenzione e della trasparenza verso i cittadini (legge sul lobbying e sui finanziamenti alla politica).Abbiamo poi parlato di come diffondere una cultura della legalità, essenziale per avere cittadini che respingano i richiami della corruzione e che siano in grado di saperla riconoscere e prevenire".
Una particolare attenzione è stata posta sul tema della protezione dei whistleblower, coloro che segnalano corruzione e illegalità sul posto di lavoro. In queste settimane è in discussione a Bruxelles una bozza di direttiva che ha finalmente visto la luce dopo due anni di pressioni da parte di una vasta coalizione di organizzazioni della società civile, di sindacati e di giornalisti. “Vorremmo che il governo italiano fosse in prima linea in Europa affinché la direttiva non rimanga lettera morta e venga migliorata e approvata entro la fine della legislatura europea. Abbiamo chiesto per questo un impegno preciso al Ministro domandando pubblicamente di far sentire la sua voce in tal senso e la risposta è stata positiva. La corruzione tra gli effetti deleteri che crea vi è la fuga degli investitori, e quindi degli investimenti, stranieri. Una situazione che l’Italia in questo momento non può assolutamente permettersi.”

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