martedì 17 gennaio 2017

L’ARTE ALL’UNIVERSITÀ


    
 

L’ARTE ALL’UNIVERSITÀ

   
   
 
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Un numero sempre maggiore di università americane sta investendo nella creazione di musei all’interno dei campus universitari. I motivi? Da una parte una maggiore consapevolezza dei rettori e dei donatori riguardo l’importanza degli investimenti in campo artistico, dall’altra la richiesta esplicita degli studenti di poter usufruire non solo di corsi di laurea, ma anche di luoghi dedicati all’arte per stimolare l’apprendimento e il pensiero critico anche attraverso altri canali. «L’Università ha compiuto un’analisi in cui è risultato chiaro che l’arte e la creatività saranno assolutamente vitali nello sviluppo per la prossima generazione di problem solvers (risolutori di problemi) e di persone che potrebbero sviluppare diversi punti di vista e capire che cosa significhi davvero portare qualcosa di diverso nel mondo» ha dichiarato Matthew Tiew, preside associato della Advancement of the Art di Stanford, università che dal 2006 ospita tre nuovi edifici che fungono da polo dedicato all’arte, dove gli studenti possono scegliere tra più di 300 classi relativi a corsi specifici. 
Oltre i progetti completati di recente come quelli di Stanford, Harvard e Yale, molti altri centri artistici apriranno nel corso di quest’anno. L’esempio più eclatante è quello della Columbia University di New York, che ad Harlem, nel quartiere di Manhattanville aprirà a partire da aprile di quest’anno un nuovo campus progettato da Renzo Piano, ribattezzato la "fabbrica della conoscenza” per il gran numero di edifici compresi, tra cui il Lenfest Center for Arts, l’University Forum and Academic Conference Center, uno spazio per le mostre della Wallach Art Gallery, lo Screening Room Katharina Otto-Bernstein, un teatro perfettamente attrezzato anche per la proiezione di film in digitale, l’University’s Business School progettata da Diller Scofidio + Renfro e il Mortimer B. Zuckerman Mind Brain Behavior Institute, un centro per lo studio delle malattie degenerative del sistema cerebrale. 
Ma la Columbia non è l’unica ad aver progetti del genere: L’Università Rice in Texas, Princeton nel New Jersey, la Duke University di Durham in North Carolina e il Virginia Commonwealth University’s Institute for Contemporary Art a Richmond inaugureranno i loro spazi nel corso di quest’anno, a testimonianza di una tendenza che sembra accomunare alcune delle migliori università del continente. (Nicoletta Graziano)

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