pubblicato sabato 5 novembre 2016
Nonostante le difficoltà per la libertà di espressione in Turchia, anche quest’anno Contemporary Istanbul ha aperto i battenti, lanciando una speranza nel paese di Recep Tayyip Erdogan, che per qualche giorno torna a dialogare con il resto del mondo.
Ma il sogno si è interrotto bruscamente proprio nel primo giorno di apertura della fiera: un gruppo di circa 20 persone ha interrotto la kermesse per protestare contro un’opera di Ali Elmaci presentata dalla galleria cilena Isabel Croxatto. La scultura in legno intitolata "I can’t reciprocate your feelings Osman III” (Non posso ricambiare i tuoi sentimenti Osman III) rappresenta una donna con due teste in bikini con l’immagine del sultano ottomano Abdul Hamid II ritratta sullo stomaco.
I membri dell’organizzazione conservatrice Erbakan Foundation hanno chiesto la rimozione dell’opera e, dopo poco, la scultura è stata ritirata "per non creare ulteriori tensioni”, ha dichiarato l’artista. Diciamo che l’undicesima edizione della fiera, che ha portato nella capitale turca 70 gallerie da 20 paesi, forse è iniziata con il piede sbagliato. (Giulia Testa)
Fonte: The Art Newspaper
|
Arte, cinema, poesia, letteratura, informazione e formazione, news, curiosità, prevenzione infortuni, ecc.
martedì 8 novembre 2016
PROTESTE A ISTANBUL
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento