giovedì 3 novembre 2016

il governo annulla il rincaro carburanti


Allarme rincaro carburanti: il governo annulla aumenti


Gli automobilisti possono tirare un sospiro di sollievo: per ora non ci sarà nessun aumento delle tasse sulla benzina. L’allarme era stato lanciato dalla Cgia di Mestre, che in una nota aveva affermato che dal primo gennaio 2017 le accise sulla benzina e sul gasolio sarebbero aumentate di 0,005 euro al litro (mezzo centesimo di euro), per effetto della Legge di Stabilità del 2014 del governo Letta.
La misura prevedeva un aumento per due anni delle accise su benzina e benzina con piombo e dell’aliquota dell’accisa sul gasolio usato come carburante, che dovevano portare nelle casse dello Stato non meno di 220 milioni nel 2017 e 199 milioni nel 2018. Il rincaro è stato però abrogato dalla legge di Bilancio del 2017 che cancella le norme introdotte con la finanziaria del governo Letta per il 2014.
“Speriamo che con la legge di Bilancio 2017 l’esecutivo sterilizzi questo rincaro”, aveva detto Paolo Zabeo del centro studi della Cgia, e pare proprio che le sue speranze sono state esaudite. La Cgia ha ricordato che dal 2011 ad oggi sono stati ben 8 gli aumenti delle accise sui carburanti che hanno comportato un incremento di quelle sulla benzina del 29,1% e del 46% di quelle sul gasolio per autotrazione. Le previsioni di un rincaro hanno allarmato non poco la Cgia “Se questo ritocco all’insù delle accise non verrà bloccato, oltre agli automobilisti saranno penalizzate tutte le categorie che utilizzano quotidianamente un’auto o un camion per ragioni professionali: come i taxisti, gli agenti di commercio, gli autonoleggiatori, gli autotrasportatori e i piccoli padroncini”, aveva tuonato Zabeo.
Alla denuncia della Cgia di Mestre si era unito anche il presidente del Codacons, Carlo Rienzi: “L’Italia è ai vertici della classifica europea per il caro-carburante proprio a causa della tassazione eccessiva su benzina e gasolio, che arriva a pesare fino al 70% sul prezzo di ogni litro di carburante acquistato dai consumatori”, ha spiegato Rienzi. Anche il presidente Codacons si era appellato ad un intervento del governo Renzi per “sterilizzare l’ennesimo ritocco delle accise, che avrà effetti diretti per le tasche delle famiglie e per i prezzi al dettaglio, con ricadute sui consumi già stagnanti”.

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