giovedì 28 agosto 2014

Renzo Piano über alles!

È suo anche il progetto per il nuovo Centro Botín per l’arte contemporanea di Santander

pubblicato giovedì 28 agosto 2014

Centro Botin di Renzo Piano a Santander

A Santander, stupenda cittadina cantabra, nasce il Centro Botín per l’arte contemporanea. E non solo. L’iniziativa si deve alla Fondazione Marcellino Botín, istituita da quest’ultimo e dalla moglie nel 1964 con il preciso scopo di incentivare lo sviluppo sociale ed economico della città attraverso la creatività, l’arte e la cultura. Oggi la Fondazione, presieduta da Emilio Botín (presidente del Banco Santander) è considerata la più importante tra le fondazioni private spagnole e si lancia nell’ambizioso proposito di donare alla città un museo di rilevanza internazionale.
Per il progetto del nuovo Centro Botín è stato scelto Renzo Piano, che recentemente ha messo la firma anche sulla nuova ala del Kimbell Art Museum di Fort Worthpochi, Texas, inaugurata il novembre scorso, oltre che, come vi abbiamo raccontato, a Malta, Harward, Portland e la sua Genova. In questo lavoro Piano collaborerà per la prima volta con lo studio Luis Vidal y Arquitectos.
Oltre all’edificazione di uno spazio per l’arte, la cultura, le attività formative, fanno parte integrante del progetto i giardini: raddoppiando l’estensione degli attuali Jardines de Preda si collegherà il centro della città alla zona della baia. 
Gli obiettivi sono ambiziosi: contribuire a rafforzare il tessuto sociale e culturale della città riqualificando contemporaneamente la zona della baia; fare del Centro un punto di riferimento per la Spagna nell’ambito della ricerca e della formazione; inserirsi nella rete internazionale dei centri d’arte di primo livello. 
I grandi nomi non mancano. Oltre a  Piano, per la presidenza della Commissione di Arti Plastiche (responsabile della programmazione delle attività) è stato scelto Vicente Todolí.
La collezione, specializzata in particolare sull’arte contemporanea, si svilupperà a partire dall’attuale nucleo di proprietà della Fondazione Botín, frutto di più di quarant’anni di lavoro e in continua crescita, ma la sua mission consiste soprattutto nello sviluppare un rapporto attivo con il pubblico e la cittadinanza, organizzando laboratori, seminari e attività formative per bambini, giovani e adulti.
Più che un museo da visitare quindi, il Centro Botín si propone di diventare un luogo di incontro con le arti - musica, cinema, teatro - e la letteratura.
C’è un però: l’inaugurazione del museo inizialmente prevista per questa estate, è stata rimandata al 2015, ma il Centro ha già dato inizio alla sua attività con l’apertura dei giardini che saranno sede, fino al 10 ottobre, di eventi musicali, cinematografici e creativi aperti gratuitamente al pubblico. (Jessica Biancheria)  

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