venerdì 22 marzo 2019

Omaggio a Ippocrate e Ritratti dei Papi


Omaggio a Ippocrate e Ritratti dei Papi
all’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria,
Lungotevere in Sassia n. 3, Roma.

Due importanti Mostre d’Arte - “Omaggio a Ippocrate” e “Ritratti dei Papi”- hanno accompagnato il Convegno sulla Ricerca scientifica in Italia e in Europa nella sede romana dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria, Lungotevere in Sassia n. 3.
Sono Mostre solo apparentemente diverse, in realtà hanno un legame profondo, poiché “La Giornata mondiale del Malato” è una ricorrenza della Chiesa cattolica, istituita il 13 maggio 1992 da papa Giovanni Paolo II a cui  era stato già diagnosticata la malattia di Parkinson nel 1991.
Scelse come data il giorno dedicato alla Beata Vergine Maria di Lourdes come "momento speciale di preghiera e di condivisione, di offerta della sofferenza".
Nella Giornata Mondiale del Malato del 2013 papa Benedetto XVI - che è nato, Joseph Alois Ratzinger, ha iniziato il suo pontificato il 19 aprile 2005 e si è dimesso il 28 febbraio 2013 diventando Papa Emerito - ha annunciato le sue dimissioni nella Giornata Mondiale del Malato e ha citato la sua salute in declino come la ragione del suo gesto.
La Giornata Mondiale del malato è diventata l’occasione anche per Papa Francesco, di sollecitare i malati e i loro cari a vivere con fede e speranza di guarigione la malattia, e “di richiamare gli operatori sanitari e i famigliari dei malati a dedicarsi con pienezza al servizio dell’assistenza.” Di Papa Francesco mi piace ricordare che ha indetto a Roma nel 2016 il Giubileo straordinario “Misericordiae Vultus”, cioè il volto della misericordia. Si sono moltiplicate le mostre artistiche dedicate a quest’argomento e le definizioni che sacerdoti e laici hanno cercato per definirla. La misericordia certamente è un attributo di Dio, in quanto giudice benigno e soccorritore degli uomini, ma è anche un inalienabile sentimento umano di compassione e pietà per l'infelicità e la sventura altrui che induce a soccorrere, a perdonare, a non infierire, ad attuare una carità operosa.
La Mostra “Omaggio a Ippocrate” è allestita con opere di:
Pietra Barrasso sia nelle opere figurative che in quelle astratte predilige la luce come mezzo d’indagine sulla realtà, e adopera colori dell’anima che non hanno nessuna corrispondenza naturalisica.
Pasquale Chiuchiarelli pedilige l’arte figurativa fino ad arrivare all’anima rerum secondo le stagioni e le ore del giorno.
 Giovanni Crabuzza è un artista figurativo che ha rappresentato Papa Francesco che riceve da S Francesco la santità e la novità del messaggio francescano.
 Gale è un’eccellente scultrice.
Juliano Kattinis è un pittore greco di fama internazionale. È  stato presente alla XXXII Biennale Internazionale di Venezia nel 1964 ed ha allestito circa 250 mostre personali in Italia e all’estero.
Luciano Primavera è un pittore di origine abruzzese e di livello internazionale porta avanti una poetica basata sul potere della luce, il recupero delle forme e le potenzialità del colore.
Seby Ruocco ( è suo il quadro del “Caduceo della misericordia” del 2012) Il Caduceo nell’antica Grecia, dal 5° sec. a. C.,  era una verga che recava in alto due serpenti simmetricamente intrecciati e terminava con due ali spiegate e con questa forma è oggi assunto come simbolo dell’arte medica o farmaceutica.
 Pino Schiti scultore, incisore, acquerellista, ceramista, scenografo di opere teatrali…eccelle in tutte le discipline.  Un artista a tutto tondo, che sa incantare con la magia dei colori e lo scintillio dei suoi bronzi. Definito da molti “emblema” della terra di Calabria
 Lucio Trojano è un famoso vignettista abruzzese, disegnatore, umorista e illustratore.
La Mostra “Ritratti dei Papi” è allestita con opere di:
Pietro Cernigliaro è un appassionato fotografo che poi ama riprodurre i suoi scatti con opere ad olio su tela che documentano le varie fasi della sua vita. Fotografa e dipinge situazioni vissute, città visitate, volti di parenti e amici. Una pittura in bilico tra puntinismo e mosaico.
Salvatore Dattolo è un artista di rara sensibilità, che negli ultimi due anni ha maturato l’idea di dedicare ai “PERSI“ un’impegnata ricerca plastica attraverso una serie di opere in legno e in tufo. Qui è presente con un bassorilievo in legno dal titolo “Addio a Carol”
Giuseppe Faella è presente con un disegno acquerellato dedicato ai simboli papali: il bastone, la tiara che  è una particolare corona utilizzata dai Papi a partire dal medioevo sino alla seconda metà del secolo XX come simbolo di sovranità; l’abito bianco,  la mitria che è un copricapo di forma allungata e bicuspidata  l’anello del pescatore che egli riceve durante la Messa d’inizio del Papato e che indossa all’anulare della mano destra.
Modesto Furchì nelle opere pittoriche predilige il paesaggio ed usa colori smaglianti ed armoniosi, le sue sculture sono ben ritmate nei vuoti e nei pieni.
Roberto Gabrieli  è un pittore non convenzionale e non preoccupato dai problemi di coerenze stilistiche, quanto piuttosto fedele ad una ricerca di coerenza emotiva  e spirituale.
Gale è un’eccellente scultrice
Giuseppe Giaquinto. Giuseppe Giaquinto è nato a Procida (NA) il 31 agosto 1943, muore a Roma il 30 aprile 2013. Studia come Capitano di lungo corso, perché ama molto il mare con le sue calme e le sue tem­peste. Così le sue opere acquistano valenze segrete e si fanno ricordo e  presagio di un mondo ideale e migliore, purificato dai guasti  ecologici  della  moderna  civiltà. La sua pittura "en plein air" si fa portatrice di valori compositivi, cromatici e luministici ed ha la capacità di  rappresentare la natura in una eterna primavera.
 Ugo Gubbiotti, scomparso nel febbraio del 1999, amico e conterraneo di Pericle Fazzini, famoso  nell’ambito dell’Arte Sacra. Quasi tutti i suoi quadri sono rifiniti con la meccatura, un procedimento antico che consiste nel trattare la superficie dell’opera con una speciale vernice a base di alcool, gommalacca, resine naturali che donano all’argento a foglia anche tonalità di colore oro.
 Lidia Kulus pittrice, scultrice e restauratrice è nata a nel 1965 a Mochy in Polonia, ma da circa vent’anni  vive e lavora a Roma. Il suo stile è un figurativo moderno in bilico  tra surrealismo e simbolismo. Il suo quadro rappresenta Giovanni Paolo II di spalle, inginocchiato e raccolto in preghiera.
 Pino Schiti Un particolare Memorial per gli alti meriti conseguiti nell’Arte Sacra per Giuseppe Giaquinto e Ugo Gubiotti, scomparsi il primo nell’aprile del 2013 e il secondo nel febbraio del 1999.
Un grazie particolare va al Dott. Benito Corradini, presidente del Comitato Promotore del Progetto Ippocrate direttore della rivista di Cultura, Arte, Turismo e Spettacolo “La Sponda” da parte di tutti gli artisti e da parte mia con l’augurio che continui ad essere quel protagonista della cultura, pieno di energia vitale, che tutti noi conosciamo.
La cultura, promossa dal PROGETTO IPPOCRATE, come una pietra in uno stagno, parte dall’Accademia di Arte Medica, ma si diffonde a largo raggio nella consapevolezza che la cultura è l’unica attività umana capace di contrastare tutte le istanze corrosive che promanano dalla nostra società.
                                                                          
                                                                           Anna Iozzino

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