giovedì 1 dicembre 2011

A Palazzo Ferrajoli di Roma Mostra personale di Pittin

Un momento della presentazione della mostra
da parte della dott.ssa Anna Iozzino storico e critico d'arte 


           Mercoledì 16 novembre alle ore 18,00 si è inaugurata  nella sede della Regione  Friuli Venezia-Giulia  a Roma al secondo piano di Palazzo Ferrajoli di Piazza Colonna 355, la mostra dell’artista friulano Luigi Pittini in arte Pittin con la quale ha voluto festeggiare i suoi novant’anni assieme agli amici, ai suoi estimatori e  ai suoi collezionisti.

          Le 28 opere esposte, che sono state realizzate tra  il 1990 e il 2011,  sono state accompagnate da una vasta raccolta fotografica con la quale l’artista ha voluto documentare tutta la produzione del periodo figurativo dal 1932 al 1988 e quella successiva delle opere informali dimostrando di possedere un’eterna giovinezza artistica.

            L’attività espressiva, da sempre intensa, appassionata e alla ricerca di temi nuovi e di nuove tecniche, gli ha permesso di manifestare, attingendo direttamente alle radici della propria individualità, un’arte personale che rappresenta uno dei  fondamenti più autentici della sua vita. Al periodo figurativo appartengono il ritratto del giovane contadino Tatò, della madre, di Giovanna e di Margherita e una lunga serie di paesaggi friulani e quelli dedicati a Roma, dove risiede dal 1950.

        Successivamente elimina dalle sue opere gli aspetti narrativi e descrittivi per cogliere le forme più semplici ed universali come modelli energetici di movimento senza limiti nella loro espansione dinamica. Nel ciclo di opere “ Sinfonie cromatiche”  usa i colori come fossero note musicali  e le macchie di colore, le linee  ed i segni continuano ad avere un loro valore emozionale, simbolico e comunicativo fino ad arrivare negli anni novanta, all’essenza energetica della materia e della vita nello spazio attraverso la serie dei “Vortici Cosmici”, dove usa il rilievo policromo per rappresentare nebulose e spirali di varia forma e densità, con la scomposizione degli elementi a piani sfaccettati inseriti in un movimento senza fine. Il discorso alchemico e di trasformazione che fa evolvere la poetica di quest’artista dal “colore sonoro” alle traiettorie che indagano sui valori di forza e di energia dei corpi fluidi sembra collegarsi alle Avanguardie artistiche del Novecento che cercano con la loro arte di arrivare ad un contatto più diretto con il “ Creatore” e con tutti i misteri della creazione racchiusi nel cosmo.

            All’inaugurazione hanno presenziato le massime autorità della Regione Friuli Venezia Giulia presenti in sede e quelle del Fogolar Furlan che raggruppa in Associazione tutti i friulani residenti a Roma e nel Lazio, oltre agli amici e ai suoi numerosi estimatori . La mostra, da me curata e presentata, resterà aperta fino al 14 dicembre c.a.

                                                                                 Dott.ssa Anna Iozzino
                                                                                 Storico e critico d’arte




Il maestro mentre si intrattiene con una visitatrice della mostra

Visitatrici che discutono davanti ad un'opera del maestro

SEDE DELLA MOSTRA
 Sede della Regione  Friuli Venezia-Giulia  a Roma 
al secondo piano di Palazzo Ferrajoli di Piazza Colonna 355

LA MOSTRA RESTERA' APERTA 
FINO AL 14/12/2011
con
LIBERO ACCESSO 


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