Ostia, spunta una foto di Monica Picca e Giorgia Meloni con Silvano Spada
Una foto, scattata lo scorso 21 ottobre a Nuova Ostia, ritrae la candidata del centrodestra al ballottaggio Monica Picca, assieme alla leader di Fratelli d’Italia e Silvano Spada, membro dell’omonima famiglia e coinvolto in diverse inchieste.
POLITICAOSTIA 16 NOVEMBRE 2017 11:41 di Valerio Renzi
La foto è stata scattata lo scorso 21 ottobre al termine della visita della candidata del centrodestra al X Municipio Monica Picca a Nuova Ostia, in compagnia di Giorgia Meloni. Nello scatto la leader di Fratelli d'Italia e l'aspirante minisindaca di Ostia sono in posa assieme a Silvano Spada, membro dell'omonima famiglia egemone proprio tra le case popolari di Nuova Ostia, e di un quarto uomo (anch'esso membro della famiglia) ma di cui non ci è nota l'identità.
Lo scatto è stato realizzato all'esterno dell'Anffas Onlus, associazione che si occupa di supportare le famiglie con disabili a carico (che ha visto il confronto verso il ballottaggio di domenica 19 novembre tra Monica Picca e la candidata del Movimento 5 stelle Giuliana Di Pillo) e che proprio il 21 ottobre Meloni e la candidata di Fratelli d'Italia avevano visitato.
Una foto che non può che imbarazzare Picca – che vanta una lunga militanza sul territorio – e Meloni, visto il putiferio sollevato sui rapporti tra gli Spada e l'estrema destra di Casa Pound (il cui candidato Luca Marsella ha ottenuto oltre il 9% dei consensi al primo turno). E proprio perché chiedeva conto di quei rapporti il giornalista della trasmissione di Rai 2 ‘Nemo' Daniele Piervincenzi è stato brutalmente aggredito da Roberto Spada. Silvano risulta coinvolto anche nell'inchiesta ‘Sub Urbe', che ha portato alla condanna di sette membri del clan Spada, riconosciuto in primo grado come un'organizzazione mafiosa.
La foto che pubblichiamo, uno dei tanti scatti che quel giorno Meloni e Picca avranno fatto con gli elettori di Ostia, oltre a confermare le simpatie di destra ed estrema destra dei membri della famiglia Spada, non dimostra di per sé nulla, tranne la pervasività della presenza di alcune famiglie sul territorio di Ostia. Presenza e agibilità che non sembra scalfita da due anni di commissariamento. Schede e seggi, come annunciato ieri dal ministro dell'Interno Marco Minniti saranno sorvegliati speciali, con tanto di agenti in borghese che si mimetizzeranno tra gli elettori.
La risposta di Giorgia Meloni: "Si è infilato nella foto"
Questa la risposta, pubblicata su Facebook, di Giorgia Meloni: "Tra le centinaia di foto che ogni giorno faccio in giro per l'Italia incontrando i cittadini c'è anche questa foto pubblicata dal sito Fanpage.it, scattata quando ho visitato ad Ostia la sede di un'associazione che si occupa di disabili, che mi ritrarrebbe con una persona (che come chiaramente si vede si è infilata nella foto come fosse il Paolini della situazione, se non è stato mandato da qualcuno) che dicono faccia ‘Spada' di cognome. Domani sarò a Ostia per il comizio finale a sostegno di Monica Picca e ribadirò ancora una volta che Fratelli d'Italia è contro ogni mafia e che non accetta lezioni da nessuno, né dal M5S che in Sicilia candida persone arrestate per estorsione né dal Pd che è responsabile del commissariamento per mafia di Ostia. Avviso tutti quelli che vorranno fare una foto con me: portate con voi un documento di identità, così posso sapere il vostro cognome, e non dimenticate il casellario giudiziario".
Monica Picca: "Pronta a querela"
Annuncia invece querela Monica Picca nei confronti di chi accosterà il suo nome a quello del clan Spada: "In merito alla foto pubblicata dal sito Fanpage.it, scattata quando ho visitato l'associazione Anfass che si occupa di disabili e che mi ritrarrebbe con una persona appartenente al clan Spada, tengo a confermare che non ho nulla a che vedere con l'omonima famiglia. Pertanto chiunque scriva o faccia dichiarazioni pubbliche accostando la mia persona al clan Spada sara' querelato per diffamazione". "Credevo mi temesse solo la Di Pillo (la sfidante del M5s al ballottaggio di domenica ndr), che sfugge quotidianamente ai confronti, ma a quanto pare – prosegue Picca – tutto il M5s è alla frutta, probabilmente terrorizzato da una mia vittoria che si percepisce nell'aria e che rappresenterebbe un avviso di sfratto per la Raggi. Resta il fatto che Fratelli d'Italia ad Ostia non ha mai preso voti dagli Spada e nemmeno li vuole, a differenza dei grillini che non solo hanno endorsement pubblici dal clan più famoso del Municipio X ma addirittura hanno avuto pubbliche dichiarazioni di voto".
Toninelli (M5s): "Meloni si dovrebbe nascondere"
Durissimo l'intervento del parlamentare del Movimento 5 stelle Danilo Toninelli dopo la pubblicazione della foto: “Dopo la foto con alcuni esponenti del clan Spada, Giorgia Meloni e la candidata FdI al X Municipio, dovrebbero prima chiedere scusa ai cittadini e poi andarsi a nascondere. È inconcepibile che, una persona che si candida a governare un Municipio sciolto per mafia, vada a braccetto con esponenti della famiglia Spada, e si lasci fotografare con loro, soprattutto alla luce del fatto che, nel territorio, tutti sanno chi sono. E, nel caso non lo sapessero ciò, se possibile, sarebbe ancora più grave, perchè vorrebbe dire che neanche conoscono la realtà del Municipio che vorrebbero amministrare".
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O stanno giocando a nascondino o a chi querela per primo o ancora a botta e risposta.
Gli uomini pubblici o che si credono tali dovrebbero evitare le situazioni che possono comprometterli e le donne che da sempre subiscono il fascino del "Lupo cattivo" o ritenuto tale per poi dire che non se ne erano rese conto.
la realtà ci dice che come casco casco, casco male. Come finirà lo sapremo a cose fatte da tutti assieme.
Non esiste il silenzio assenso o l'indifferenza così fino a che qualcuno non si inventera la rappresentanza giuridica degli astenuti in ragione di quelli che assieme hanno votato la maggioranza e la minoranza attraverso il rappresentante civico con diritto di impugnativa non ne usciremo mai fuori, nonostante gli organi rappresentativi dello stato che vigilano sulla legalità e validità degli atti
Gioacchino Ruocco
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