Addio fatturazione ogni 28 giorni: telefono e tv, così
cambia la bolletta
A fissare i nuovi termini di pagamento degli abbonamenti è un emendamento
al decreto legge collegato alla manovra
15 Novembre 2017 - Dodici
mesi di fatturazione al posto dei tredici, con un mese di pagamenti in meno che
non sarà più ‘regalato’ agli operatori.
Nonostante la contrarietà dei gestori, la politica ha
deciso di mettere un freno alla fatturazione a 28 giorni,
introdotta nel 2015. A fissare i nuovi termini di pagamento degli abbonamenti è
un emendamento al decreto legge collegato alla manovra, presentato
dal relatore Silvio Lai (Pd), in commissione Bilancio al Senato.
L’emendamento prevede
che le bollette vengano fatturate su base mensile per
abbonamenti telefonici, tv e internet, con l’eccezione delle offerte
promozionali, che potranno avere scadenze inferiori al mese. Già qualche mese
fa, l’Agcom, l’autorità garante delle comunicazioni, aveva deciso di avviare
procedimenti sanzionatori nei confronti degli operatori telefonici Tim, Wind
Tre, Vodafone e Fastweb per il mancato rispetto delle disposizioni relative
alla cadenza delle fatturazioni e dei rinnovi delle offerte di comunicazioni
elettroniche.
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120 GIORNI – Gli operatori
del settore, si spiega, dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni entro il
termine di 120 giorni dall’approvazione del decreto legge. L’esclusione di
altre tipologie d’impresa, come le aziende fornitrici di gas ed energia, spiega
il relatore, ӏ dovuta alla logica constatazione che tale costi sono vincolati
ai consumi e non all’arco temporale”.
INFO CHIARE – ”Era importante
che si ponesse fine a una vicenda che sta molto a cuore ai cittadini”,
sottolinea Lai. I fornitori di servizi dovranno inoltre ”garantire informazioni
chiare e trasparenti sulle diverse offerte e l’Autorità del setto- re, con la sua
vigilanza, assicurerà che gli utenti possano fare scelte informate.
In termini
di trasparenza, poi – conclude il senatore dem – abbiamo voluto fare un passo
in più stabilendo che le aziende di servizi debbano dichiarare se la fibra
ottica arriva al domicilio o solo alla centrale”.
PERCHE’ LE BOLLETTE
VENGONO FATTURATE OGNI 28 GIORNI? – La fatturazione a 28 giorni,
anziché a 30, è stata introdotta dagli operatori nel 2015, creando in questo
modo una tredicesima mensilità extra. Inizialmente, per contrastare questa pratica,
la soluzione per il consumatore era chiedere alla compagnia di recedere dal
contratto.
CHE CAMBIA TRA FISSO E
MOBILE? – Mentre per le compagnie della telefonia mobile vige il mercato
libero, lo stesso non può dirsi per quelle fisse, controllate dall’Agcom. Già
nel marzo scorso, l’Authority, con la delibera 121/17/CONS aveva stabilito la
fatturazione mensile sui contratti di telefonia fissa, Adsl e fibra, vietando
quella a 28 giorni. Le compagnie si sono rivolte al Tar, facendo ricorso contro
la delibera, ma continuando di fatto ad applicare i rincari.
QUANTO PESA SUI
CONSUMATORI? – Imponendo il pa- gamento ogni 28 giorni, a pagare un prezzo
sproporzionato sono i consumatori che si ritrovano con un aumento del costo
annuale dell’8,5%.
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