Busta paga addio: arriva lo stipendio ‘su misura’
Si chiama 'Total Reward Statement' e riconosce benefit su misura
14 Marzo 2016 - La vecchia busta paga, e gli aumenti di stipendio per come li abbiamo sempre conosciuti, stanno per diventare pura archeologia; a corto di liquidità ma comunque bisognose di non farsi sfuggire i migliori talenti, le aziende studiano sempre più forme di benefit personalizzate per i dipendenti, con l’obiettivo di intercettare i bisogni dei dipendenti e proporre soluzioni mirate che garantiscano gratificazione, realizzazione, riconoscimento e fidelizzazione. Si chiama ‘Total Reward Statement’, e sta diventando un paradigma di retribuzione vero e proprio.
COS’E’ – Si tratta della comunicazione mirata e personalizzata di come è composto il pacchetto retributivo di ciascun dipendente, che riunisce stipendio, bonus, incentivi, integrazioni pensionisti che e sanitarie e benefit, questi ultimi molto spesso scelti dal dipendente stesso in base alle sue esigenze e preferenze.
Un pacchetto retributivo calibrato sulle singole caratteristiche del dipendente, dove alcune voci possono cambiare nel corso degli anni, in base a mutate esigenze e situazioni: età, progetti di carrie ra, necessità familiari, formazione e aggiornamen to professionale ecc. Il tutto comunicato in maniera chiara e trasparente a ciascun dipendente.
NUMERI – La nuova filosofia retributiva e di traspa renza si sta velocemente affermando in tutto il mon do, ma vede l’Italia sensibilmente in ritardo rispetto al trend globale: il 37% delle aziende a livello mon diale adotta il Total Reward Statement in maniera sistematica, a fronte del 33% delle azien de in Eu ropa e di appena il 3% di quelle italiane.
Sempre più aziende tendono ad attrezzarsi in que st’ottica, proponendo pacchetti di benefit ad hoc, che vanno dai ‘benefit maternità’ (contributi per a silo nido, baby sitter ecc) ai corsi di aggiornamento professionale (corsi di lingue, informatica), ad assi stenza e previdenza sanitaria (home caring per an ziani), a corsi e vacanze sportive (corsi e campus per giovani o figli dei dipendenti). Ad adottare Flexible benefit in Europa è il 35% delle aziende in maniera sistematica, il 18% in maniera parziale (per esempio, solo a determinate fasce di dipen den ti), mentre il 47% non li propone. In Italia, il 12% delle aziende li propone in maniera sistema tica, il 14% in maniera parziale e ben il 74% non li propone.
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