Alcuni compagni di scuola che sono intervenuti alla presentazione del libro assieme a Biagio Cilento |
Presentato il nuovo libro di Biagio Cilento
Donare un organo è donare una vita
Vico Equense - Presentato nella sala delle Colonne alla Santissima Trinità e Paradiso, il nuovo libro di Biagio Cilento “Quelli del ’59 dell’Istituto Nino Bixio”. Sono intervenuti il Sindaco di Vico Equense Andrea Buonocore, l’Accademico Pontaniano Salvatore Ferraro e la scrittrice Rosa Gargiulo. Biagio Cilento è alla sua quinta opera, dedicata al ricordo dei cinque anni di scuola, trascorsi presso l’Istituto Nautico “Nino Bixio” di Piano di Sorrento e dei suoi compagni che si sono affermati in varie attività, svolte in Italia e all’estero. Il libro ha puntato i riflettori sulle vicende marinare della penisola Sorrentina, sulle esperienze affrontate dopo gli studi spensierati da un ristretto gruppo scolastico agli inizi degli anni ’60, insomma un cinquantennio di vita che forse è lontano nel tempo, ma che l’autore di quest’opera ha saputo far riemergere dall’inevitabile dimentican za con la passione, la caparbietà, la costanza, l’amore incondizionato per sé e la sua terra.
Biagio Cilento, classe 1939, è da sempre impegnato sul fronte del volontariato, in particolar modo per la donazione di organi, una battaglia di civiltà ma tanti ancora sono gl'intralci burocratici in cui districar si per i donatori.
Da tempo Biagio Cilento si batte affinchè si scriva sulla carta di identità che, in caso di morte, si è favorevoli a che i propri organi vengano donati a chi ne ha bisogno e la cui vita può dipendere proprio dalla disponibilità di un organo. L'annotazione, infatti, viene trasmessa dai Comuni al Sistema infor mativo trapianti, vale a dire la banca dati alla quale i soggetti abilitati possono accedere, nell'imme diatezza dell'emergenza, per verificare se una persona, in vita, abbia autorizzato espressamente la donazione degli organi. Non costa nulla e può salvare tante vite.
Il ricavato del suo ultimo libro, scritto utilizzando le note che i suoi compagni di scuola gli hanno fornito, sarà devoluto anche per loro espressa volontà, in parte per la ricerca e cura delle leucemie e tumori del sangue (A.I.P.E. Onlus di Torino) e all’A.I.T.F. Associazione italiana trapiantati di fegato di Torino.
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