P A S Q U A
La Pasqua è una festa mobile in quanto non ha un giorno fisso in cui festeggiarla come il Natale. La sua celebrazione è fissata di anno in anno facendola cadere alla domenica dopo il primo plenilunio successivo all'equinozio di primavera.
Celebra la resurrezione di Gesù Cristo che, secondo le sacre Scritture, avvenne il terzo giorno dopo la sua morte.
La Pasqua ebraica e la Pasqua cristiana seguono regole di calcolo differenti e quindi non cadono quasi mai nella stessa data.
Pasqua ebraica
La Pasqua ebraica è fissata al quattordicesimo giorno del mese di Nisan, come prescrive la Bibbia (Esodo 12,1-18). Il calendario ebraico è lunisolare, quindi ogni mese inizia con la luna nuova e il quindicesimo giorno coincide con il plenilunio.
Il 14 del mese di Nisan dovrebbe corrispondere sempre al plenilunio successivo all'equinozio di primavera (21 marzo); poiché l'anno ebraico medio è di circa 6 minuti e mezzo più lungo rispetto all'anno tropico, nel corso dei secoli si sono accumulati alcuni giorni di ritardo.
Attualmente la Pasqua ebraica cade sempre tra il 26 marzo e il 25 aprile; questo intervallo però si sposta lentamente sempre più in avanti (circa 1 giorno ogni due secoli).
La regola del calendario ebraico, secondo cui l'anno può iniziare solo di lunedì, martedì, giovedì o sabato (se la luna nuova cade in uno dei giorni vietati il capodanno si sposta al giorno successivo), la Pasqua può cadere solo di sabato, domenica, martedì o giovedì.
Pasqua cristiana
La Pasqua cristiana segue approssimativamente quella ebraica, ma se ne discosta perché si festeggia sempre di domenica, giorno della resurrezione di Gesù.
La regola fu stabilita nel 325 dal Concilio di Nicea ed è sempre compresa nel periodo dal 22 marzo al 25 aprile. La data è calcolata utilizzando il calendario giuliano dagli ortodossi e quello gregoriano da protestanti e cattolici. Si noti che utilizzando il calendario giuliano, l'intervallo di date corrispondente nel calendario gregoriano va (nel XX e XXI secolo) dal 4 aprile all'8 maggio.
Il racconto dei vangeli
La Pasqua di risurrezione cristiana avviene con la visita al sepolcro, che risulterà vuoto con sorpresa dei presenti. Tutti gli evangelisti raccontano l'episodio. I presenti erano:
Giovanni, 20:1: Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.
Matteo, 28:1: Passato il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l'altra Maria andarono a visitare il sepolcro.
Marco, 16:1: Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù.
Luca, 24:10: Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli.
Le quattro versioni concordano sulla presenza di Maria di Magdala e forniscono informazioni diverse sulle altre donne che erano con lei.
Alcune divergenze sono presenti in merito a quanto videro i presenti, secondo gli evangelisti:
Luca, 24:4: Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti.
Matteo, 28:2: Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa (quindi, un angelo fuori dal sepolcro).
Giovanni, 20:11,12: Maria invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù (due angeli dentro il sepolcro).
Marco, 16:5: Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura (un angelo dentro il sepolcro).
La Pasqua è preceduta da un periodo preparatorio di astinenza e digiuno della durata all'incirca di quaranta giorni, chiamato generalmente Quaresima, che nel rito romano ha inizio il Mercoledì delle Ceneri.
Nella forma ordinaria del rito romano, l'ultima settimana del tempo di quaresima è detta Settimana santa, periodo ricco di celebrazioni e dedicato al silenzio ed alla contemplazione.
Comincia con la Domenica delle Palme, che ricorda l'ingresso di Gesù in Gerusalemme, dove fu accolto trionfalmente dalla folla che agitava in segno di saluto delle foglie di palma. Per questo motivo nelle chiese cattoliche, durante questa domenica, vengono distribuiti ai fedeli dei rametti di olivo benedetto (segno della passione di Cristo).
Nella forma ordinaria del rito romano, gli ultimi giorni della Settimana santa segnano la fine del tempo di Quaresima e la parte iniziale e centrale del Triduo Pasquale.
Durante il Giovedì Santo, di mattina, nella cattedrale si celebra la messa crismale, durante la quale il Vescovo consacra gli olii santi (crisma, olio dei catecumeni ed olio degli infermi), i quali serviranno durante tutto il corso dell'anno rispettivamente per celebrare le cresime e i battesimi, ordinare i sacerdoti e celebrare il sacramento dell'unzione degli infermi.
L'Ora Nona del Giovedì Santo è l'ultima celebrazione liturgica del tempo di Quaresima che si conclude prima dell'inizio della Messa Vespertina in Coena Domini.
I paramenti seguono le regole dei colori liturgici.
Curiosità
In spagnolo la parola "Pasqua" viene a volte usata in maniera non corretta per indicare altre festività religiose; per esempio in Cile indica il giorno della nascita di Gesù (Natale), quindi il giorno di Pasqua è indicato come "Domingo de Resurrección" ovvero "Domenica di risurrezione", mentre la festività viene comunemente chiamata "Semana santa" ossia Settimana santa.
La Pasqua nel Maramures viene festeggiata con grande attenzione a tutti gli aspetti sacri legati alla vita delle famiglie religiose romene.
Le donne decorano le pareti con tessuti cuciti a mano dai colori vivaci, abbelliscono le tavole con tovagliette minuziosamente lavorate, appendono alle porte tendine in pizzo e preparano le uova pasquali.
Il pranzo pasquale viene preparato il giorno prima di Pasqua, e per l'occasione si preparano focacce decorate con trecce che il giorno dopo verranno portate a benedire in chiesa. In cucina si radunano le donne della famiglia che di generazione in generazione imparano le ricette tradizionali(la cucina sembra racchiudere in se una sacralità, un calore domestico). Tutta la famiglia partecipa a questa festa dai più grandi ai più piccoli (digiuno in preparazione alla Pasqua e preparazione delle case) conferendo a questa festa grande sacralità: religiosa e familiare.
A Pasqua c'è l'abitudine di regalare uova di cioccolata. In realtà quest'abitudine è nata con il tempo, ma all'inizio si regalavano uova vere, con il guscio colorato, il cui significato è che la vita reinizia.
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