Multe stradali: niente continuazione se l’infrazione è ripetuta
Cassazione civile , sez. II, sentenza 03.03.2011 n° 5252
Il principio penalistico della continuazione (del reato continuato) non può applicarsi alle sanzioni amministrative, nel caso di più violazioni del codice della strada.
Nella ipotesi in cui l’infrazione sia reiterata deve applicarsi il cumulo e non, quindi, la continuazione delle sanzioni. Così si sono espressi i giudici della Suprema Corte di Cassazione, nella sezione II, con la sentenza 4 marzo 2011, n. 5252.
Nel caso specifico oggetto della sentenza in commento si trattava di più violazioni al codice della strada irrogate ad un automobilista, “colpevole” di aver acceduto, senza alcuna autorizzazione, all’interno di una ZTL (zona a traffico limitato).
In seguito a tale infrazione all’automobilista venivano applicate tante sanzioni quante erano state le infrazioni (ossia la disciplina del c.d. cumulo).
L’automobilista proponeva ricorso adducendo come motivazione il fatto che dovesse applicarsi una sola sanzione (aumentata fino al triplo) in quanto si trattava della stessa tipologia di infrazione: la condotta poteva, cioè, ritenersi come “condotta unitaria (ossia disciplina della c.d. continuazione).
La Suprema
Nella sentenza che qui si commenta, quindi,
Manuela Rinaldi (Da Altalex)
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