È morto Oliviero Beha, voce controcorrente del giornalismo italiano
Il giornalista e scrittore, nato a Firenze, è scomparso all'età di 68 anni. La figlia Germana: "Se n'è andato abbracciato da tutta la sua grande famiglia allargata di parenti e amici"
ROMA - E' morto Oliviero Beha. Giornalista, scrittore, conduttore televisivo e radiofonico, aveva 68 anni. Lascia la moglie Rosalia e i figli Saveria, Germana e Manfredi. Beha era nato a Firenze il 14 gennaio 1949.
Ha iniziato la carriera giornalistica, occupandosi di sport, a Paese Sera, per poi passare a Repubblica che lasciò alla metà degli anni Ottanta. Nel 1987 approda in televisione, conducendo con Andrea Barbato la trasmissione culturale 'Va' pensiero". Uno dei suoi maggiori successi è stato il programma radiofonico, su Radiouno, 'Radio Zorro', di cui firmerà anche una versione televisiva, 'Video Zorro' su RaiTre. Tra il '96 e il '97 Beha è ancora in Rai con 'Attenti a quei tre', programma del palinsesto notturno. In seguito, torna a dedicarsi alla radio, prima con 'Radioacolori', poi 'Beha a colori'.
VIDEO 'Mio nipote nella giungla': l'ultimo libro di Oliviero Beha a diMartedì
Beha è stato anche autore di testi teatrali, saggista e poeta. Tra i suoi libri ‘Sono stato io’ (Tropea Editore, 2004), ‘Crescete e Prostituitevi’ (Bur, 2005), ‘Indagine sul calcio’ (Bur, 2006, con Andrea Di Caro), ‘Italiopoli’ (Chiarelettere, 2007, prefazione di Beppe Grillo), ‘Dopo di lui il Diluvio’ (Chiarelettere, 2010), ‘Il calcio alla sbarra’ (Bur, 2011, insieme ad Andrea di Caro), ‘Il culo e lo stivale’ (Chiarelettere, 2012), ‘Un cuore in fuga’ (Piemme, 2014). In molti ricordano una delle sue inchieste più famose, condotta nel 1984 insieme a Roberto Chiodi, in cui si sosteneva che la partita tra Italia e Camerun del Campionato mondiale di calcio 1982 fosse stata combinata. Ipotesi, questa, per anni molto contestata.
"Il calcio italiano è una landa opaca in cui competenze, sentimenti, emozioni, denaro, denaro, denaro finiscono in un buco nero in cui è difficile distinguere qualunque cosa", si legge nel suo ultimo post su facebook dedicato a Francesco Totti, "se hanno fatto questo macello con #Totti, presumibilmente in grado di difendersi, figuratevi con gli altri".
Tra il 2005 e il 2008 ha collaborato con l'Unità, e dal 2009 era editorialista per il 'Fatto quotidiano', sul cui sito è apparso l'annuncio della scomparsa da parte della figlia Germana: "E' stato un male molto veloce, papà se n'è andato abbracciato da tutta la sua grande famiglia allargata di parenti e amici". I funerali a Roma, lunedì alle 11, nella chiesa degli Angeli Custodi in piazza Sempione.
Alla famiglia di Oliviero Beha le condoglianze della redazione di Repubblica
Ha iniziato la carriera giornalistica, occupandosi di sport, a Paese Sera, per poi passare a Repubblica che lasciò alla metà degli anni Ottanta. Nel 1987 approda in televisione, conducendo con Andrea Barbato la trasmissione culturale 'Va' pensiero". Uno dei suoi maggiori successi è stato il programma radiofonico, su Radiouno, 'Radio Zorro', di cui firmerà anche una versione televisiva, 'Video Zorro' su RaiTre. Tra il '96 e il '97 Beha è ancora in Rai con 'Attenti a quei tre', programma del palinsesto notturno. In seguito, torna a dedicarsi alla radio, prima con 'Radioacolori', poi 'Beha a colori'.
VIDEO 'Mio nipote nella giungla': l'ultimo libro di Oliviero Beha a diMartedì
Beha è stato anche autore di testi teatrali, saggista e poeta. Tra i suoi libri ‘Sono stato io’ (Tropea Editore, 2004), ‘Crescete e Prostituitevi’ (Bur, 2005), ‘Indagine sul calcio’ (Bur, 2006, con Andrea Di Caro), ‘Italiopoli’ (Chiarelettere, 2007, prefazione di Beppe Grillo), ‘Dopo di lui il Diluvio’ (Chiarelettere, 2010), ‘Il calcio alla sbarra’ (Bur, 2011, insieme ad Andrea di Caro), ‘Il culo e lo stivale’ (Chiarelettere, 2012), ‘Un cuore in fuga’ (Piemme, 2014). In molti ricordano una delle sue inchieste più famose, condotta nel 1984 insieme a Roberto Chiodi, in cui si sosteneva che la partita tra Italia e Camerun del Campionato mondiale di calcio 1982 fosse stata combinata. Ipotesi, questa, per anni molto contestata.
Tra il 2005 e il 2008 ha collaborato con l'Unità, e dal 2009 era editorialista per il 'Fatto quotidiano', sul cui sito è apparso l'annuncio della scomparsa da parte della figlia Germana: "E' stato un male molto veloce, papà se n'è andato abbracciato da tutta la sua grande famiglia allargata di parenti e amici". I funerali a Roma, lunedì alle 11, nella chiesa degli Angeli Custodi in piazza Sempione.
Alla famiglia di Oliviero Beha le condoglianze della redazione di Repubblica
Nessun commento:
Posta un commento