Morto Giovanni Bignami, astrofisico e divulgatore
Era stato presidente dell'Agenzia spaziale italiana e dell'Istituto nazionale di astrofisica. Firma di Repubblica, aveva 73 anni. Colto da un malore a Madrid
Nasa: i cristalli di ghiaccio ''illuminano'' la Terra
Pubblicità
Nato a Desio 73 anni fa, aveva ricoperto ruoli di grande responsabilità nella comunità scientifica. Dal 2007 al 2008 è stato presidente dell'Agenzia spaziale italiana, dal 2011 al 2015 presidente dell'Istituto nazionale di astrofisica, ha diretto il maggior Centro di Studi Spaziali di Francia, Paese che gli dato la Legion d'Onore. Ed era anche Accademico dei Lincei. Ma la comunità scientifica internazionale lo conosceva bene per il suo lavoro che, nel 1972, portò alla scoperta di Geminga, la prima stella di neutroni senza emissioni radio.Attualmente era presidente del consiglio di amministrazione del progetto SKA, lo Square Kilometre Array, un progetto internazionale di rilevamento di onde mediante un radiotelescopio in costruzione in Australia e Sudafrica per sondare lo spazio profondo. Avrà un'apertura totale di un chilometro quadrato, opererà su un ampio spettro di frequenze e le sue dimensioni lo renderanno 50 volte più sensibile di un qualsiasi altro radiotelescopio. Era una delle sue passioni.L'altra era la montagna, forse perché anche scalare una vetta è un modo per avvicinarsi alle stelle. Aveva fatto il militare negli Alpini e continuava ad arrampicare. Quando era in viaggio, tra una lezione universitaria e l'altra, tra una visita a un telescopio e un meeting tra scienziati, trovava il tempo di indossare gli scarponi e salire in quota.Giovanni Bignami ha scritto una decina di libri di comunicazione scientifica, tradotti in sette lingue. Da anni collaborava con Repubblica, come editorialista scientifico e divulgatore. In Rai aveva lavorato, tra l'altro, con Piero e Alberto Angela. Gli era stato dedicato l'asteroide 6852 Nannibignami scoperto nel 1985.
Nessun commento:
Posta un commento