LE TESTIMONIANZE
La disperazione di chi soccorse il bimbo: “Vicino a lui c’era solo uno straccio”
Il bambino è stato trovato da un giovane operaio e da due addetti di Seta
«Voi non sapete cosa abbiamo visto noi». Saverio Casorelli, 50 anni, dipendente di Seta, ieri mattina è stato tra i primi a intervenire in soccorso del neonato abbandonato a Settimo Torinese. Con lui c’era il collega, Attilio Bondino, 59 anni.
Casorelli è ancora scosso. «Me lo vedrò davanti per un bel pezzo – racconta con un filo di voce – era un bel bambino. Non so chi sia stato ma spero che li prendano al più presto». A chiedere aiuto ai due addetti di Seta è stato Stefano Cravero, 22 anni, un operaio che si è imbattuto nel corpicino mentre tornava a casa dal turno di notte e ha cominciato a urlare. «Ho visto quel ragazzo che ci veniva incontro dicendo che c’era un bambino morto in strada – ricorda Casorelli – e siamo subito corsi a vedere. Il bambino c’era ma era vivo». Bondino conferma: «C’era quel corpicino a terra, era pieno di sangue ma quando lo abbiamo toccato ha dato segni di vita». «Aveva ancora il cordone ombelicale – spiega Cravero – e vicino aveva solo uno straccio, tutto sporco di sangue anche quello ma non era neanche stato avvolto lì dentro. Li avevano solo buttati insieme».
I tre uomini hanno cominciato a urlare per chiedere aiuto, sperando che nella via abitasse un medico. Dai balconi si sono affacciati i residenti e qualcuno è corso in strada. «Io non sono un dottore – spiega ancora Casorelli – non sapevo cosa fare, avevo paura anche solo a toccarlo, era cianotico e sporco di sangue. Dai palazzi vicini sono arrivate delle donne, delle mamme che ci hanno aiutato».
Nessun commento:
Posta un commento