Sabato5marzoore15:15 / Dersu Uzala di A. Kurosawa
CINEMA ALL'ECOMUSEO
Ambientemondo
L'UOMO E L'AMBIENTE NEL CINEMA D'AUTORE INTERNAZIONALE
ore15:00 Museionvideo / Museo della Terra / Latera (Viterbo)
AL TERMINE DELLE PROIEZIONI INCONTRO conPAOLO ISAJA
anticipazione:
Sala Visioni dell'Ecomuseo del Litorale Romano
VIA DEL FOSSO DI DRAGONCELLO 172 / OSTIA ANTICA
Domenica 6marzo ore10:30 / Paesaggi della memoria di P.Isaja e M.P.Melandri comunicato stampa 11/03/10
L'Ufficio Stampa della CRT Cooperativa Ricerca sul Territorio comunica:
SABATO 5 MARZO AL VIA DUE NUOVE RASSEGNE: "AMBIENTEMONDO" DEDEICATA AL RAPPORTO FRA UOMO E AMBIENTE VISTO DAI GRANDI MAESTRI DEL CINEMA INTERNAZIONALE E "MUSEIonVIDEO" PANORAMICA SUI MUSEI ANTROPOLOGICI DELLA REGIONE LAZIO
Da Sabato 5 marzo 2011 due nuovi appuntamenti dedicati al cinema e all'indagine cinematografica sul rapporto fra genti e territori.
Alle ore 15.00 si partirà con "Museionvideo", una rassegna che andrà avanti per 5 appuntamenti nei quali sarà possibile apprezzare 5 videodocumentari realizzati dal laboratorio multimediale del Museo di Roma in Trastevere per diffondere la conoscenza dei musei demoetnoantropologici del territorio regionale, che conservano la memoria delle comunità tradizionali. Primo museo con il quale faremo conoscenza è il Museo della Terra di Latera (Viterbo).
A seguire, alle ore 15.15, un secondo esordio per il pubblico dell'Ecomuseo, vale a dire la rassegna "Ambientemondo - L'uomo e l'ambiente nel cinema d'autore internazionale":
Dalla sua nascita il cinematografo ha percorso due strade parallele e antitetiche per documentare nello stesso tempo l'ambiente naturale e quello antropizzato: andare ovunque con la cinepresa a riprendere gli spazzi naturali, le trasformazioni fisiche, le esistenze umane, animali, vegetali ovvero rinchiudersi negli studios a ricreare in questo interno artificiale ambienti copiati o immaginati dal mondo reale. Ma superando questi dualismi, alcuni autori più di tutti gli altri, hanno utilizzato lo spazio reale per quello che è, come set animato da presenze di ogni tipo nel quale lasciare agire i veri protagonisti, coloro che vivono la propria vita davanti alla cinepresa, vuoi che siano intelligenze superiori o esseri agli stadi primordiali della vita.
Dalla sua nascita il cinematografo ha percorso due strade parallele e antitetiche per documentare nello stesso tempo l'ambiente naturale e quello antropizzato: andare ovunque con la cinepresa a riprendere gli spazzi naturali, le trasformazioni fisiche, le esistenze umane, animali, vegetali ovvero rinchiudersi negli studios a ricreare in questo interno artificiale ambienti copiati o immaginati dal mondo reale. Ma superando questi dualismi, alcuni autori più di tutti gli altri, hanno utilizzato lo spazio reale per quello che è, come set animato da presenze di ogni tipo nel quale lasciare agire i veri protagonisti, coloro che vivono la propria vita davanti alla cinepresa, vuoi che siano intelligenze superiori o esseri agli stadi primordiali della vita.
La prima delle cinque proiezioni previste, è dedicata al maestro giapponese Akira Kurosawa con il suo Dersu Uzala (1975), film russo nipponico tratto dai libri biografici - il primo del 1923 e dall'omonimo titolo e l'altro intitolato Nel profondo Ussuri - scritti dall'esploratore russo Vladimir Klavdievic Arsen'ev in cui sono riportate notizie circa le sue numerose esplorazioni nel Sichoté-Alin', una regione della Siberia, risalenti ai primi anni del XX secolo. "Dersu Uzala" non è altro che il nome della guida in quei luoghi dell’esploratore sovietico, un uomo anziano, semplice, ma dotato di grandissima intelligenza, conoscenza e rispetto della natura. Queste sue doti fecero breccia nell’animo dell’esploratore al punto che egli, e da qui parte il film, ritornò in Siberia per cercarne la tomba.
Premio Oscar come miglior film straniero nel 1976, Dersu Uzala è un film sull'amicizia, sul rapporto (non convenzionale) tra uomo e natura; una straordinaria storia d'umanità, e senz'altro uno dei più bei film del regista giapponese. Fu realizzato dopo un tentato suicidio e ben cinque anni di inattività.Un grande senso onirico pervade tutto il film e molte sono le scene che colpiscono: l'incontro con un cacciatore cinese vecchio e stanco, il piccolo cacciatore chino ed immobile a fianco del fuoco del camino, le voci quasi sovrannaturali della foresta. La filosofia di Dersu è basata sul rispetto della natura e degli uomini, una visione panteista del mondo, per lui delimitato dalla taiga.Prodigioso l'uso del colore, soprattutto nelle bellissime riprese dentro la taiga. Il film profonde uno sguardo di grande dolcezza sui personaggi e sulla natura. Nonostante la lunga durata, la vicenda si adagia su un respiro lento ed epico al contempo.
Al termine delle proiezioni il consueto incontro con il pubblico tenuto da Paolo Isaja, regista e Direttore dell’Ecomuseo. Le proiezioni hanno luogo della Sala Visioni del Polo Ostiense dell’Ecomuseo del Litorale Romano. Il Polo Ostiense dell’Ecomuseo del Litorale Romano si trova nell’Area dell’Impianto Idrovoro di Ostia Antica, in Via del Fosso di Dragoncello, 172 (località Longarina) nelle vicinanze di Ostia Antica e a circa 3 km da Ostia Lido. Tutte le informazioni utili e il programma completo delle rassegne sul sito: www.ecomuseocrt.it
L’ingresso alle proiezioni e agli incontri è gratuito.
VISIONA I NOSTRI LIBRI QUI: http://www.ecomuseocrt.it/pubblicazioni/libri/
E SCOPRI I NOSTRI FILM: http://www.ecomuseocrt.it/pubblicazioni/film-e-multimedia/
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CRT - Cooperativa Ricerca sul Territorio
via del Fosso di Dragoncello 168 - 172
CAP 00124 Ostia Antica - Roma
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tel: 06.5650609 / email: crt.ecomuseo@tin.it
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