Ritorno….
Quando mi perdo
ritorno alle parole semplici
della mia infanzia
che rassomigliavano ai suoni
e alle ombre,
ai passi fatti
lungo i canali irrigui,
al vento tra le canne
sulle dune
perchè è lì
che si è fatta la mia vita
nella coscienza di oggi.
Correvo senza affanni,
soltanto per la gioia di conquistare lo spazio
e di avere più tempo
che non aveva ancora tutto il peso d’oggi.
Tutto si compiva
senza rimpianti,
senza ritorni
in cerca di qualcosa.
La rosa era una rosa
e la guerra,
ch’era già passata,
un ricordo
che non dava più paura
come i rumori sordi della notte
da dentro la ferriera.
Ritorno indietro
perché non c’erano barriere
nei miei pensieri
pronte a ostacolare
ogni passo.
Gli uccelli,
come noi bambini,
sembravano incoscienti
senza paura
quasi sulle porte delle case.
Gioacchino Ruocco*
Ostia lido 14/03/2011 - ore 19,30
* Per notizie sull'autore vedi Biografie.
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