Giovanni Paolo II di Enrica Bonanni.
Cogliere il proprio tempo per Enrica Bonanni, non soltanto artista dal pennello magistrale, ma profondamente cristiana per la professione di fede che porta avanti come suora dorotea, significa trasferire sulla tela i personaggi del nostro tempo che hanno incarnato e portato avanti in maniera genuina ed autentica il messaggio di Cristo fino al punto da mettere a repentaglio (vedi Giovanni Paolo II) la propria esistenza pur conoscendo il valore delle profezie della pastorella di Fatima.
Giovanni Paolo II, già prima di essere eletto al soglio pontifico, aveva dimostrato di che tempera era fatta la sua vita, il suo modo di interpretarla per essere vicino agli altri sentendo la sua vocazione come l’unica possibilità per portare innovamenti nella condizione del suo popolo di appartenenza, per tutti i credenti e gli oppressi dei regimi totalitari.
L’immagine con la quale l’artista ce lo ripropone ci fa mostra un uomo innamorato della vita e delle cose che lo circondano, conscio dei suoi limiti ma non per questo rinunciatario nella lotta per l’affermazione dei sentimenti di cui è portatore.
Roma è davanti a Lui, nei colori del'alba del nuovo millennio, sprono per un rapporto di madre a figlio che dal primo giorno del suo insediamento gli offre la sua benevolenza di città avvezza a tutte le traversie del mondo che l’hanno percorsa, violentata, disorientata.
Se mi sbaglio mi corriggerete, - aveva detto agli astanti plaudenti il giorno della sua elezione sicuro della benevolenza che già sentiva nell’aria, padrone del suo destino e artefice indomito della storia che di là a poco avrebbe contribuito a modificare.
Lo sguardo benevole che mostra il suo viso, che era una sua caratteristica, una volta con i piedi per terra all’opera di Enrica Bonanni, ci fa rendere conto quante emozioni ha lasciato nell’artista e quanto deve essere vivo ancora in lei il suo ricordo e quanto carattere e particolari la stessa ne ha tratto per riproporcelo nella sua costante prerogativa di amore e di comprensione per la condizione umana sofferente e non. Uomo indomito e a ragione santo nella sua accezione più vera, come proposto nell’immediatezza della sua scomparsa e mentre compiva il suo calvario di sofferenza sotto gli occhi di tutti credenti e non.
Gioacchino Ruocco
Con la tecnica dell’acquarello i suoi soggetti preferiti sono le nature morte, che conservano intatte tutta la freschezza e l’immediatezza di questa tecnica, ideale per rappresentare gli aspetti più fluidi e dinamici, delicati e metafisici della nostra esistenza e sono composte con armonia ed originalità da oggetti di uso quotidiano, come bottiglie, brocche, vasi, piatti, e da prodotti della terra come spighe di granturco, fiori di tutti i tipi e frutti di tutte le stagioni.
Non mancano anche soggetti dedicati a scorci rurali o urbani, ma di quelle piccole città ancora vicine alla campagna.
In “Natura morta con limoni”, il tentativo di modernizzare i soggetti, così classici, è perfettamente riuscito. L’effetto dinamico creato da un limone sbucciato a metà, la cui buccia si svolge a spirale, è in perfetto equilibrio con l’effetto trasparenza di una brocca di vetro piena di acqua e fiori.
L’opera “Cesto di frutti” ci trasmette invece il senso di appassimento della natura durante le stagioni più fredde, quando anche noi uomini acquistiamo più coscienza dell’esistenza di una realtà più profonda che ci trascende e ci guida.
Anna Iozzino
BIOGRAFIA DI ENRICA BONANNI
Enrica Bonanni – grafica, pittrice e scultrice di grande talento e di raffinata sensibilità - è nata a Roma ed opera in campo artistico fin da bambina quando lasciava stupiti i suoi familiari e conoscenti per i risultati formali che riusciva a conseguire con un’innata carica ispirativa. La sua preparazione professionale si attua con la frequentazione dell’Istituto d’Arte Ziveri.
Il suo percorso di vita e di cultura l’ha portata ad insegnare negli istituti magistrali a Roma e a Napoli per circa 25 anni, ma un percorso molto più intimo ha fatto sì che scegliesse la vita religiosa come Suora Dorotea con una vocazione che l’ha spinta a mettersi al servizio di Dio, della Chiesa e del prossimo.
Dagli anni Sessanta ha esposto in numerose mostre collettive e personali conseguendo sempre un buon successo di critica e di pubblico. Hanno scritto e parlato di lei Augusto Giordano, Anna Iozzino, Michele Prisco, Gioacchino Rocco, Francesco Ventura.
Le sono stati conferiti numerosi premi:
nel 2006 il Premio ARTEVITA nella galleria Astrolabio,
nel 2007 il Premio UNA VITA PER L’ARTE a Palazzo Barberini,
nel 2008 il Premio “I COLORI DELL’ANIMA”
nel 2010 il Premio NATALE D’ARTE e nel 2011 il Premio PRIMAVERA D’ARTE
presso la galleria “Il salotto dell’arte” a Roma..
* Quotazioni: disegno cm 30x40 = € 500,00
acquerello cm 30x40 = € 650,00
olio su tela cm 50x70 = € 3.500,00
* Vedi Annuario Comed : Guida internazionale delle Belle Arti.
olio su tela cm 50x70 = € 3.500,00
* Vedi Annuario Comed : Guida internazionale delle Belle Arti.
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