MARZIA MIGLIORA - RADA
inaugurazione 8 giugno 2011 | a cura di arabella natalini e di marinella paderni | ex3 | firenzeEX3 Centro per l'arte contemporanea ospita, a partire da mercoledì 8 giugno fino all'11 settembre 2011, il lavoro di due artiste internazionali dell'italiana Marzia Migliora, a cura di Arabella Natalini.
MARZIA MIGLIORA - RADA
inaugurazione 8 giugno 2011
inaugurazione 8 giugno 2011
a cura di arabella natalini e di marinella paderni
ex3
firenze
EX3 Centro per l'arte contemporanea ospita, a partire da mercoledì 8 giugno fino all'11 settembre 2011, il lavoro di due artiste internazionali: Rada, progetto site-specific dell'italiana Marzia Migliora, a cura di Arabella Natalini,
EX3 Centro per l'arte contemporanea ospita, a partire da mercoledì 8 giugno fino all'11 settembre 2011, il lavoro di due artiste internazionali: Rada, progetto site-specific dell'italiana Marzia Migliora, a cura di Arabella Natalini,
Marzia Migliora
RADA
Il lavoro immaginativo e rigoroso di Marzia Migliora (Alessandria, 1972) si sviluppa attraverso un complesso processo di "scavo", costituito da molteplici fasi di ricerca. A un primo momento di suggestione e fascinazione rispetto a elementi che possono provenire da fonti diverse, segue un procedimento di elaborazione e sedimentazione, in cui l'artista mette accuratamente a fuoco il progetto per dargli infine forma attraverso l'uso di un'ampia varietà di mezzi espressivi, che vanno dalla fotografia al disegno, dal video all'installazione.
Marzia Migliora si è formata come fotografa, realizzando principalmente progetti che riflettono sull'archivio, la memoria e la temporalità, per passare successivamente al video, come naturale continuazione e articolazione della sua ricerca. Della pratica fotografica viene mantenuta l'importanza attribuibile al punto di vista, come possibilità di esplorazione del quotidiano attraverso immagini e oggetti fruibili dallo spettatore, che lo conducono a immedesimarsi nell'esperienza proposta.
L'uso del linguaggio nell'opera dell'artista, attraverso la citazione testuale, è elemento espressivo ricorrente; sviluppato nelle tre dimensioni nei neon e nelle sculture o impiegato nella sua forma più immateriale in numerose installazioni sonore, amplifica suggestioni sempre connesse alla fragilità dell'individuo, al rapporto con l'altro e ai conflitti che lo abitano, all'ossessione e alla disfunzionalità. Pur sviluppati per mezzo di media diversi, i suoi lavori presentano un'identica matrice di ricerca: l'esplorazione della "relazione tra l'ambiente interno all'individuo e ciò che lo circonda" viene affrontata sia indagando la relatività della percezione, sia lavorando sulla forzatura dei limiti, fisici o psicologici, come possibilità di estensione delle nostre capacità.
RADA, il progetto ideato da Marzia Migliora per la sala centrale di EX3, prende spunto da una bandiera il cui segno grafico, nel Codice Internazionale dei segnali marittimi, significa "Sospendete quello che state facendo".
Mentre per i marinai questo simbolo costituisce un segnale preciso, interpretabile con azioni determinate, l'artista lo propone ora, sotto forma di opera, come invito aperto al pubblico.
La bandiera rappresenta l'elemento di partenza per la realizzazione di un'installazione che ne ricrea colori e proporzioni: la croce blu si trasforma in una struttura percorribile, mentre il bianco delle quattro porzioni rettangolari viene restituito da una distesa di materiale di scarto.
Il progetto di Marzia Migliora insiste sull'aspetto visivo e sul significato simbolico del segno, proponendo uno spazio di conciliazione che, nell'atto del suo percorrimento, chiede allo spettatore di concedersi un tempo materiale, quello necessario a compiere il percorso, e un "tempo di tregua", come proposta di riflessione: un tempo che non si risolve nell'ozio, ma in una "pausa attiva, nel tentativo di risolvere, appianare, normalizzare, riconsiderare".
Marzia Migliora è nata ad Alessandria nel 1972, vive e lavora a Torino.
Tra le principali mostre personali ricordiamo:
Quelli che trascurano di rileggere si condannano a leggere sempre la stessa storia (2009-2011), collezione permanente del Museo del '900, Milano; Forever Overhead (2010), Galleria Lia Rumma, Napoli; Forme nel verde (2009), San Quirico d'Orcia, Horti Leonini; My no man's land (2008), Art Agents Gallery, Hamburg; Bianca e il suo contrario (2007), Galleria Lia Rumma, Milano; Tanatosi (2006) Fondazione Merz, Torino; The Agony &The Ecstasy (2005), FACT, Liverpool e Download now, Italian Cultural Institute, London; Appassionata (2004), MART, Rovereto; Pari o dispari (2004), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Punto croce (2001), Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea, Torino.
Tra le mostre collettive: As Soon As Possible (2010), Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Firenze; Emerging Talents. Nuova Arte Italiana (2009), Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Firenze; Hopes & Doubts, cutting edge art between Lebanon and Italy (2008), The Dome, Beirut, Lebanon; Où? Scènes du sud: Espagne, Italie (2007), Portugal, Cerrè d'Art Nimes; La parola nell'arte (2007), Mart, Rovereto; Baroque and Neo-Baroque, DA2-Contemporary Art Centre, Salamanca, Aperto per lavori in corso (2005), PAC, Milano; Dimensione follia (2004), Galleria Civica d'Arte Contemporanea, Trento.
RADA
Il lavoro immaginativo e rigoroso di Marzia Migliora (Alessandria, 1972) si sviluppa attraverso un complesso processo di "scavo", costituito da molteplici fasi di ricerca. A un primo momento di suggestione e fascinazione rispetto a elementi che possono provenire da fonti diverse, segue un procedimento di elaborazione e sedimentazione, in cui l'artista mette accuratamente a fuoco il progetto per dargli infine forma attraverso l'uso di un'ampia varietà di mezzi espressivi, che vanno dalla fotografia al disegno, dal video all'installazione.
Marzia Migliora si è formata come fotografa, realizzando principalmente progetti che riflettono sull'archivio, la memoria e la temporalità, per passare successivamente al video, come naturale continuazione e articolazione della sua ricerca. Della pratica fotografica viene mantenuta l'importanza attribuibile al punto di vista, come possibilità di esplorazione del quotidiano attraverso immagini e oggetti fruibili dallo spettatore, che lo conducono a immedesimarsi nell'esperienza proposta.
L'uso del linguaggio nell'opera dell'artista, attraverso la citazione testuale, è elemento espressivo ricorrente; sviluppato nelle tre dimensioni nei neon e nelle sculture o impiegato nella sua forma più immateriale in numerose installazioni sonore, amplifica suggestioni sempre connesse alla fragilità dell'individuo, al rapporto con l'altro e ai conflitti che lo abitano, all'ossessione e alla disfunzionalità. Pur sviluppati per mezzo di media diversi, i suoi lavori presentano un'identica matrice di ricerca: l'esplorazione della "relazione tra l'ambiente interno all'individuo e ciò che lo circonda" viene affrontata sia indagando la relatività della percezione, sia lavorando sulla forzatura dei limiti, fisici o psicologici, come possibilità di estensione delle nostre capacità.
RADA, il progetto ideato da Marzia Migliora per la sala centrale di EX3, prende spunto da una bandiera il cui segno grafico, nel Codice Internazionale dei segnali marittimi, significa "Sospendete quello che state facendo".
Mentre per i marinai questo simbolo costituisce un segnale preciso, interpretabile con azioni determinate, l'artista lo propone ora, sotto forma di opera, come invito aperto al pubblico.
La bandiera rappresenta l'elemento di partenza per la realizzazione di un'installazione che ne ricrea colori e proporzioni: la croce blu si trasforma in una struttura percorribile, mentre il bianco delle quattro porzioni rettangolari viene restituito da una distesa di materiale di scarto.
Il progetto di Marzia Migliora insiste sull'aspetto visivo e sul significato simbolico del segno, proponendo uno spazio di conciliazione che, nell'atto del suo percorrimento, chiede allo spettatore di concedersi un tempo materiale, quello necessario a compiere il percorso, e un "tempo di tregua", come proposta di riflessione: un tempo che non si risolve nell'ozio, ma in una "pausa attiva, nel tentativo di risolvere, appianare, normalizzare, riconsiderare".
Marzia Migliora è nata ad Alessandria nel 1972, vive e lavora a Torino.
Tra le principali mostre personali ricordiamo:
Quelli che trascurano di rileggere si condannano a leggere sempre la stessa storia (2009-2011), collezione permanente del Museo del '900, Milano; Forever Overhead (2010), Galleria Lia Rumma, Napoli; Forme nel verde (2009), San Quirico d'Orcia, Horti Leonini; My no man's land (2008), Art Agents Gallery, Hamburg; Bianca e il suo contrario (2007), Galleria Lia Rumma, Milano; Tanatosi (2006) Fondazione Merz, Torino; The Agony &The Ecstasy (2005), FACT, Liverpool e Download now, Italian Cultural Institute, London; Appassionata (2004), MART, Rovereto; Pari o dispari (2004), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Punto croce (2001), Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea, Torino.
Tra le mostre collettive: As Soon As Possible (2010), Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Firenze; Emerging Talents. Nuova Arte Italiana (2009), Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Firenze; Hopes & Doubts, cutting edge art between Lebanon and Italy (2008), The Dome, Beirut, Lebanon; Où? Scènes du sud: Espagne, Italie (2007), Portugal, Cerrè d'Art Nimes; La parola nell'arte (2007), Mart, Rovereto; Baroque and Neo-Baroque, DA2-Contemporary Art Centre, Salamanca, Aperto per lavori in corso (2005), PAC, Milano; Dimensione follia (2004), Galleria Civica d'Arte Contemporanea, Trento.
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