giovedì 23 giugno 2011

BREVIARIO (4) di Gioacchino Ruocco



Non so vivere al chiuso…


Come un gatto
non so vivere al chiuso.
Sopra i muri
sorpassando i vetri di guardia,
sorpreso a guardare
negli orti,
passo su passo
sconfino
fin dove le ombre più buie
nascondono
serpi e pensieri.
Certe volte
mi fermo a pensare
se qualcosa davvero trattiene,
se i confini
ci sono davvero.
Per esser sincero
non vado più in là
di quel sogno
ch’è il largo
che sembra un deserto,
nel vicolo stretto
dove il buio
è di casa.
Mi piace restare nel sole
a sentire
i racconti degli altri
che hanno avuto coraggio
per andare fin oltre il paese
prima a monte
poi a valle
voltando le spalle
a chi invece restava
sorpreso
del loro arrembaggio.
Adesso non fanno
che parlare e parlare.
A sentirli
hanno visto
ogni cosa
ignorando
che il mondo
è tutto un paese.
Adesso hanno mille pretese
ma il tempo lo danno
a quelli più arresi
delusi e perplessi
che sono rei confessi
delle loro illusioni.
Sul muro
i vetri sconfitti
non hanno riflessi
stanno lì
senza fare paura,
i muri son alti
con ombre di muschio,
tanti giri ho da fare
se voglio arrivare
fin dentro il giardino
per starti vicino.


Ostia Lido   22 giugno 2011


                                 pag.  4

Nessun commento:

Posta un commento