Pensioni, torna il contributo di solidarietà
Tramontata l'idea del
ricalcolo contributivo degli assegni d'oro, la maggioranza gialloverde si sta
orientando su una riedizione del prelievo, messo in campo più volte negli anni
della crisi
26 ottobre 2018 – Ne avevamo parlato
alcune settimane fa, quando la Lega lanciò l’ipotesi del contributo di solidarietà per
le cosiddette pensioni d’oro. Ora che è tramontata l’idea del ricalcolo
contributivo degli assegni d’oro, la maggioranza gialloverde si sta orientando
su una riedizione del prelievo, messo in campo più volte negli anni della
crisi. Un vero e proprio contributo di solidarietà sugli assegni pensionistici
che superano i 4.500
euro.
Il taglio, come già
sperimentato in passato, dovrebbe colpire in maniera progressiva e dovrebbe
essere modulato su diversi scaglioni, anche a seconda dell’età di accesso alla
pensione, tutti ancora da definire. La misura infatti, ha ammesso ieri la
capogruppo della Lega in commissione Lavoro della Camera, Laura Murelli, “non è
stata messa a punto e arriverà nel corso dell’esame della manovra alla Camera,
come emendamento alla legge di Bilancio”. Nella manovra entrerà subito, invece,
lo smontaggio della legge Fornero.
Costituzionalità
Questa nuova versione del taglio delle pensioni d’oro, bandiera del Movimento 5
Stelle, dovrebbe arrivare come emendamento alla manovra, visto che l’impianto
della norma va definito nel dettaglio e studiato per evitare, come fu il caso
del contributo voluto dal governo Monti, di incappare nell’illegittimità
costituzionale.
Soglia e scaglioni
L’idea sarebbe quella di modularlo su diversi scaglioni, sulla falsariga dei
vecchi contributi: quello introdotto dal governo Letta per il triennio
2014-2016 e ‘salvatò dalla Corte Costituzionale aveva tre aliquote al 6, 12 e
18 per cento, che si applicavano alla parte eccedente gli assegni a partire da
14 volte il minimo fino a 30 volte il minimo. La soglia di intervento, assicura
la Lega, sarà quella dei 4.500 euro netti (circa 90mila euro lordi, che
corrisponderebbe a un assegno 14 volte il minimo).
Obiettivo 1 miliardo
Resta da vedere come la maggioranza vorrà calibrare il nuovo meccanismo per
raggiungere i risparmi annunciati dal governo, 1 miliardo in tre anni. Una
misura che sarà «strutturale» assicura il vicepremier Luigi Di Maio, e non sarà
valida solo per il prossimo anno.
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