Da VESUVIOWEB
Fortune dell’articolo determinativo e del genere neutro nel Sannio Beneventano
Inserito da: Vesuvioweb · giugno 23, 2018
Fortune dell’articolo determinativo e del genere neutro nel Sannio Beneventano
di
Silvio Falato
Nel passaggio dal latino all’italiano i tre generi del nome, maschile, femminile e neutro, diventano due; si perde per strada l’ultimo, che pure comprendeva tanta parte del lessico antico. Tale riduzione interessa soprattutto l’area toscana, quella in cui nasce la lingua italiana; vengono invece risparmiate tantissime regioni della nostra penisola, che da sempre conservano quel “neutrum”, quel genere cioè che non è “né l’uno né l’altro”, né maschile né femminile. Il nostro territorio, forse più degli altri, lo conserva molto gelosamente, anche se individuarlo diventa difficile soprattutto se non si mastica un po’ di linguistica o non si sa esaminare bene le strutture fonetiche e morfologiche della nostra parlata. L’elemento morfologico che aiuta ad individuare il nostro “sconosciuto” è l’articolo determinativo, dato che, col variare del genere, di solito varia anche la forma dell’articolo; però è opportuno, prima di scendere nell’analisi dell’uso dell’articolo, trattenersi anche sulla sua genesi e sottolineare che si tratta di un morfema relativamente giovane. Anche i ragazzi che si accingono per la prima volta allo studio del latino sanno bene che nella lingua di Roma non è presente affatto l’articolo e che le due funzioni logiche, “rosa” del nominativo e “rosam” dell’accusativo, le traduciamo in italiano “la rosa”, aggiungendo al nome l’articolo “la”, che in latino non c’è. Questa perfetta efficienza logica dei due casi in questione, ma anche dei casi indiretti (genitivo, dativo e ablativo), come ho avuto modo di spiegare in altri miei interventi sull’argomento, sarà assicurata soltanto fino al I secolo a. C.; ben presto, infatti, la struttura della lingua di Roma, un po’ per naturale evoluzione un po’ per trasformazioni causate dalle influenze delle altre lingue, comincerà ad avere profondi scossoni; le declinazioni si indeboliranno e non riusciranno più ad assicurare il perfetto rapporto tra desinenze dei singoli casi e corrispondenze logiche dei casi stessi.
determinativo, dato che, col variare del genere, di solito varia anche la forma
dell’articolo; però è opportuno, prima di scendere nell’analisi dell’uso dell’articolo,
trattenersi anche sulla sua genesi e sottolineare che si tratta di un morfema
relativamente giovane. Anche i ragazzi che si accingono per la prima volta allo studio
del latino sanno bene che nella lingua di Roma non è presente affatto l’articolo e che
le due funzioni logiche, “rosa” del nominativo e “rosam” dell’accusativo, le
traduciamo in italiano “la rosa”, aggiungendo al nome l’articolo “la”, che in latino
non c’è. Questa perfetta efficienza logica dei due casi in questione, ma anche dei casi
indiretti (genitivo, dativo e ablativo), come ho avuto modo di spiegare in altri miei
i…………….
infinite grazie
buona vita !!!!!
La Direzione di Vesuvioweb