PAOLA PELLEGRINI, ASSESSORE ALLA CULTURA DEL
COMUNE DI PIOMBINO, DEVE DIMETTERSI.
In qualità di cittadino e Presidente dell'Associazione Culturale Artistica, ritengo
doveroso intervenire sull'articolo comparso su Il Tirreno relativo al progetto
per il rilancio del Castello.
E' da irresponsabili condizionare l'attività futura della struttura con una
donazione di opere d'arte di una artista che, se pur brava (ma non è
un'innovatrice), non ha niente a che vedere con la nostra storia. Bertina Lopes
è un'artista del Mozambico vissuta molti anni a Roma, conosciuta negli ambienti
romani, ma totalmente sconosciuta in gran parte degli ambienti artistici
nazionali. Invito l'assessore alla cultura Paola Pellegrini a fare un sondaggio
presso gli ambienti artistici Toscani (e nazionali) per verificare quanto
scritto. La Provincia di Livorno ha circa 350.000 abitanti; sfido l'Assessore a
trovare 5 persone che conoscano il lavoro di Bertina Lopes, e se questo è vero,
come si può pensare che qualche visitatore entri nel Castello, pagando un
biglietto, per vedere il lavoro di un'artista sconosciuta?
Metto a disposizione
dell'Assessore i cataloghi delle fiere d'arte di Milano, Bologna, Reggio
Emilia, Bergamo, Padova ecc. di varie annate, per verificare se un'opera di
Bertina Lopes (ripeto, se pur brava, così come bravi sono migliaia di altri
artisti) è mai stata esposta dalle più importanti gallerie italiane nelle
manifestazione artistiche nazionali di riferimento.
Come si può pensare che il
rilancio del Castello possa passare attraverso l'esposizione permanente delle
opere "donate" al Comune dagli eredi dell'artista? Perché da
Venturina si dovrebbe muovere qualcuno per visitare nel castello le opere di
un'artista sconosciuta? Una donazione, una volta accettata, non può essere più
alienata, pena il contenzioso giudiziario da parte degli eredi. Che senso ha
bloccare l'unica struttura disponibile nella nostra città, per uno sviluppo futuro,
necessario, anzi urgente, visto che il castello è divenuto una cattedrale senza
visitatori?
Perché, visto che a Roma gli ambienti per ospitare una donazione
non mancano, le opere della Lopez non interessano gli enti pubblici della
capitale?
Questo progetto offende l'intelligenza e le aspettative dei cittadini
della nostra città. Proprio in questi ultimi tempi sono state disattese molte
significative aspettative e speranze; serve crearne di nuove palesemente
sbagliate? L'Assessore Paola Pellegrini scrive che "l'attività museale ed
espositiva (del castello) sarebbe seconda solo al museo Pecci di Prato".
E' una frase irresponsabile detta da chi non conosce il museo Pecci.
Ma
l'assessore Paola Pellegrini è mai entrata in quel museo? Conosce il suo bilancio?
Il Pecci ha una bilancio consuntivo (per l'anno 2016) di 2.783.468 euro, più o
meno 5 miliardi delle vecchie lire (vedi bilancio su internet). Come si può
dire una "bischerata" simile?
Non si contenta il nostro assessore di
superare il museo Fattori di Livorno, il polo culturale di Pisa, quello di
Pistoia, o quello di Arezzo ecc. ecc. che hanno bilanci di centinaia di
migliaia di euro quand'anche di milioni ma pur sempre al disotto di quello del
Pecci?
No, il nostro Castello nel progetto dell'Assessore Pellegrini sarà
secondo solo al Pecci che ha 24 dipendenti, Direttore compreso. In più, ha un
consulente amministrativo, quello del lavoro e un responsabile sicurezza. Poi
contratti con varie ditte per la guardiania, il bookshop e le visite guidate.
Ma un aspetto positivo il progetto della Pellegrini ce l'ha: l'assessorato alla
cultura del nostro comune ha 3 dipendenti e un bilancio di, più o meno, 100-150
mila euro. Basta assumere un'altra ventina di giovani, trovare uno sponsor che
regali qualche spicciolo e il gioco è fatto: si dà un po' di lavoro e si
rilancia l'immagine e il ruolo del nostro Castello.
Siamo nel ridicolo! Se l'Assessore, dopo i tre anni e mezzo del mandato vuol
sopperire alla sua mancanza di iniziativa nel panorama culturale della città
con iniziative che in qualche modo giustifichino, almeno in parte, la sua
attuale presenza, lasci perdere. Non è corretto mettere nei guai le
Amministrazioni che verranno con impegni che non potranno essere mantenuti e
che, allo stato minimale, costeranno comunque molti soldi ai contribuenti
piombinesi per la sistemazione del castello che, attualmente non è idoneo per
farne luogo per esporre, dignitosamente, opere di Arte Moderna. L'assessore
Pellegrini oltre a non aver fatto niente di così significativo da trovare
memoria nei ricordi culturali della città, ha fatto morire proposte
significative per importanti eventi culturali. Proposte delle quali è a
conoscenza anche il nostro Sindaco. Apprezzo il distinguo del Vicesindaco
Stefano Ferrini che, al contrario dell’Assessore Pellegrini, parla di mostra
temporanea delle opere della Lopez e non di donazione, sottolineando, in tal
modo, che non tutta la Giunta è d’accordo con il suo progetto.
Se
l'Amministrazione vorrà realizzare in città una mostra con le opere della
Lopez, se necessario, sarò ben lieto di mettere a disposizione la galleria
della nostra associazione.
Chiedo all'Assessore Pellegrini di prendere atto
della sua inadeguatezza e di rassegnare le dimissioni. In alternativa chiedo al
Sindaco di ritirarle la delega perché la città ha bisogno di competenza, idee
chiare e progetti significativi, oggi, forse più di ieri.
Renzo Mezzacapo
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