Via libera al farmaco di Rita
Levi Montalcini. Cura una malattia rara che porta a cecità
Verrà prodotto a
L'Aquila. Deriva da una molecola scoperta dal premio Nobel di VALERIA PINI
26 gennaio 2018
IL COLLIRIO di Rita Levi Montalcini arriva
ai pazienti italiani. Curerà una malattia rara che può portare a cecità. E'
stato infatti dato il via libera in Italia al farmaco del premio Nobel. In
Gazzetta Ufficiale è stata autorizzata la commercializzazione di cenegermin (Oxervate),
il principio attivo sviluppato da Dompé, azienda biofarmaceutica italiana, per
la cura della cheratite neurotrofica moderata o grave, una
malattia rara e invalidante dell'occhio, a oggi orfana di trattamento.
Finora non esistevano in commercio terapie soddisfacenti per curare questa patologia che provoca una progressiva perdita della visione a causa di una rapida degenerazione della cornea legata a un danno al nervo trigemino.
Finora non esistevano in commercio terapie soddisfacenti per curare questa patologia che provoca una progressiva perdita della visione a causa di una rapida degenerazione della cornea legata a un danno al nervo trigemino.
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Alla base di cenegermin ci sono decenni di ricerca
'made in Italy', partendo dagli studi di Levi Montalcini che scoprì il nerve
growth factor (Ngf). L'intuizione potrebbe essere applicata anche ad
altre malattie, ma il premio Nobel cominciò a lavorare su possibili
applicazioni nel settore dell'oculitsica. La scienziata aveva visto gli
effetti della sua proteina su una piccola paziente verso la fine degli anni
'90. Fu poi l'azienda biofarmaceutica Dompé a investire nel progetto. Nel
tempo ci fu una collaborazione tra Dompé e centri di eccellenza in oftalmologia
italiani per sviluppare il farmaco.
Cenegermin è il nome del principio attivo del farmaco ed è la versione ricombinante del nerve growth factor (Ngf) umano, sviluppata e messa a punto attraverso un processo produttivo biotecnologico originale di Dompé.
Cenegermin è il nome del principio attivo del farmaco ed è la versione ricombinante del nerve growth factor (Ngf) umano, sviluppata e messa a punto attraverso un processo produttivo biotecnologico originale di Dompé.
Si tratta di una proteina simile a quella naturalmente
prodotta dal corpo umano, coinvolta nello sviluppo, nel mantenimento e nella
sopravvivenza delle cellule nervose. Somministrato sotto forma di gocce oculari
in pazienti con cheratite neurotrofica moderata o grave, questo collirio può
aiutare a ripristinare i normali processi di guarigione dell'occhio e a
riparare il danno della cornea. In pratica stimola lo sviluppo, il mantenimento
e la sopravvivenza delle cellule nervose e a riparare il danno della cornea.
Questo farmaco è stato messo a punto presso il Polo di
Ricerca e produzione Dompé dell'Aquila grazie alla tecnologia del Dna
ricombinante, con l'utilizzo di batteri in cui viene introdotto un gene che
consente ai batteri stessi di produrre il fattore di crescita nervoso umano. Il
farmaco ha ricevuto dall'Aifa il requisito di innovazione terapeutica, è stato
quindi inserito nel fondo per i farmaci innovativi.
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