. La chiusura della Mondadori di Castellammare è un duro colpo per la cultura stabiese dal momento che la Città non avrà più a disposizione una vera e propria libreria dove sedersi per sfogliare i volumi alla ricerca di quello giusto, d'iniziare a leggerlo per poi acquistarlo.
Un altro dato negativo è la perdita di lavoro da parte dell'intero staff, qualificatissimo e sempre cortese anche davanti a richieste strampalate, che va a ingrossare l'esercito dei disoccupati.
Inoltre finirà il salottino letterario, curato con profonda passione dalla direttrice Tina Cassese e da me, che aveva portato a Castellammare autori del calibro di Jean Noel Schifano, Franco di Mare, Peppe Vessicchio, Lorenzo Marone, Sara Dardikh, Elena Alessandra Anticoli Decurtis, Peppe Lanzetta, Maurizio Ponticello, Gigi di Gigi Di Fiore, Vladimiro Bottone, Agnese Palumbo, Pino Imperatore, Gaetano Amato, Tonino Scala per non parlare, poi, dei tanti autori locali che hanno avuto l'opportunità di promuovere e presentare le loro opere.
Agli autori degli ultimi due anni voglio aggiungere anche le presentazioni fatte con Luciano De Crescenzo, Alberto Bevilacqua, Marcello D'Orta, Diego De Silva, Melissa P e Isabella Santacroce.
Personalmente esprimo un sentito ringraziamento al signor Giuseppe Di Somma che ha investito nella sua città natale creando il complesso Stabia Hall, il primo multisala in Italia con libreria.
Poi al personale di ieri e di oggi a iniziare dalla sua attuale direttrice, Tina Cassese, che si è battuta come una leonessa per evitare la chiusura.
Un altro ringraziamento va al numeroso pubblico che ha seguito i nostri incontri e al sindaco che definiva il nostro spazio come il salotto letterario di Castellammare.
Intendiamoci dall'Amministrazione Comunale non abbiamo mai preso un soldo e mai niente abbiamo chiesto ma le sole parole del sindaco, insieme a quelle del nostro affezionato pubblico, erano motivo di gratificazione e soddisfazione.
A chi o cosa imputare la chiusura? A una serie di concause. Innanzitutto al crollo delle vendite tanto che, nel giro di pochissimi anni, il fatturato della Mondadori stabiese è sensibilmente diminuito; alla concorrenza dell'e-commerce che offre sconti che una libreria non potrebbe mai concedere; alla concorrenza degli e-boock; alla disaffezione nei confronti della lettura dal momento che le statistiche collocano l'Italia e in particolar modo il nostro Meridione come fanalino di coda in ambito europeo; alla mancata pubblicità della merce libro che è diventato un prodotto di nicchia (che non si vede quasi mai in Tv) e soprattutto al cambiamento epocale che sta stravolgendo le abitudini dei più giovani con lo strapotere dei social network a discapito della lettura.
Per esempio quanti genitori, a Natale o alla Befana, hanno regalato ai loro figli un libro e quanti il telefonino d'ultima generazione?
Forse il colpo definitivo l'ha dato la mancanza di una legge che aiuti economicamente le librerie con aiuti di Stato come avviene coi giornali e con la produzione cinematografica.
Grazie ai tanti tantissimi lettori che nel giro di quattordici anni hanno frequentato con amore la libreria Mondadori di Castellammare.
Inoltre finirà il salottino letterario, curato con profonda passione dalla direttrice Tina Cassese e da me, che aveva portato a Castellammare autori del calibro di Jean Noel Schifano, Franco di Mare, Peppe Vessicchio, Lorenzo Marone, Sara Dardikh, Elena Alessandra Anticoli Decurtis, Peppe Lanzetta, Maurizio Ponticello, Gigi di Gigi Di Fiore, Vladimiro Bottone, Agnese Palumbo, Pino Imperatore, Gaetano Amato, Tonino Scala per non parlare, poi, dei tanti autori locali che hanno avuto l'opportunità di promuovere e presentare le loro opere.
Agli autori degli ultimi due anni voglio aggiungere anche le presentazioni fatte con Luciano De Crescenzo, Alberto Bevilacqua, Marcello D'Orta, Diego De Silva, Melissa P e Isabella Santacroce.
Personalmente esprimo un sentito ringraziamento al signor Giuseppe Di Somma che ha investito nella sua città natale creando il complesso Stabia Hall, il primo multisala in Italia con libreria.
Poi al personale di ieri e di oggi a iniziare dalla sua attuale direttrice, Tina Cassese, che si è battuta come una leonessa per evitare la chiusura.
Un altro ringraziamento va al numeroso pubblico che ha seguito i nostri incontri e al sindaco che definiva il nostro spazio come il salotto letterario di Castellammare.
Intendiamoci dall'Amministrazione Comunale non abbiamo mai preso un soldo e mai niente abbiamo chiesto ma le sole parole del sindaco, insieme a quelle del nostro affezionato pubblico, erano motivo di gratificazione e soddisfazione.
A chi o cosa imputare la chiusura? A una serie di concause. Innanzitutto al crollo delle vendite tanto che, nel giro di pochissimi anni, il fatturato della Mondadori stabiese è sensibilmente diminuito; alla concorrenza dell'e-commerce che offre sconti che una libreria non potrebbe mai concedere; alla concorrenza degli e-boock; alla disaffezione nei confronti della lettura dal momento che le statistiche collocano l'Italia e in particolar modo il nostro Meridione come fanalino di coda in ambito europeo; alla mancata pubblicità della merce libro che è diventato un prodotto di nicchia (che non si vede quasi mai in Tv) e soprattutto al cambiamento epocale che sta stravolgendo le abitudini dei più giovani con lo strapotere dei social network a discapito della lettura.
Per esempio quanti genitori, a Natale o alla Befana, hanno regalato ai loro figli un libro e quanti il telefonino d'ultima generazione?
Forse il colpo definitivo l'ha dato la mancanza di una legge che aiuti economicamente le librerie con aiuti di Stato come avviene coi giornali e con la produzione cinematografica.
Grazie ai tanti tantissimi lettori che nel giro di quattordici anni hanno frequentato con amore la libreria Mondadori di Castellammare.
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