CORSO GROSSETO
Tre anni per demolire il cavalcavia: “Un tavolo per controllare i lavori”
La richiesta che la circoscrizione Cinque ha fatto a Palazzo Civico
Un tavolo di monitoraggio del cantiere del cavalcavia di corso Grosseto. Questa la richiesta che la circoscrizione Cinque ha fatto a Palazzo Civico, nel giorno della presentazione del progetto esecutivo del collegamento ferroviario della linea Torino Ceres. Durante i lavori della commissione Trasporti, in seduta congiunta con l’Ambiente, gli architetti di Scr Piemonte, società appaltante controllata dalla Regione Piemonte, hanno illustrato le caratteristiche dell’opera da 175 milioni di euro.
I lavori inizieranno con l’abbattimento del cavalcavia e dureranno tre anni, con l’obiettivo di concludersi prima del settembre 2020. Il cantiere prevede un intervento sotterraneo lungo corso Grosseto per 2,7 chilometri, tra il cavalcavia,la stazione Rebaudengo e il parco Sempione. I lavori verranno suddivisi in cinque “step”, per un totale di 34 mesi. Imminente sarà l’abbattimento del cavalcavia e di tre delle quattro rampe, esclusa il ramo Potenza-Grosseto che verrà demolito per ultimo. L’operazione partirà a breve, tra il mese di settembre e quello di ottobre. «Ma la giunta – ha precisato su questo passaggio l’assessore alla Viabilità, Maria Lapietra – aveva chiesto alla società appaltante l’intera demolizione del cavalcavia e non una demolizione per fasi». Durante i lavori verranno garantite tre corsie per carreggiata in corso Grosseto, con chiusura degli incroci della piazza a lotti. Per diminuire, se possibile, i disagi.
Proprio in virtù di una viabilità che rischia il collasso, l’assessore Lapietra ha definito “indispensabile” il completamento dei lavori in corso Venezia, non a caso è stato il via all’ultimo lotto del passante “Breglio-Grosseto”. Oltre all’abbattimento del cavalcavia ci saranno altre novità, come l’inserimento di nuove fermate Gtt e le modifiche al tracciato di tram e parcheggi. È previsto anche l’abbattimento di un centinaio di alberi, compensate dalla posa di 90 nuovi impianti, 38 ripristini e 9 sostituzioni. Mistero, invece, sul futuro dell’area cani che potrebbe essere spostata. «La Circoscrizione – ha ribadito il presidente della Cinque, Marco Novello – deve essere coinvolta nel tavolo informativo. Dobbiamo essere informati sull’avanzamento dei lavori e su eventuali problemi collaterali»
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