SINTESI DEL COMUNICATO STAMPA
Celle-celate.
Work in progress. La sua pittura da' la possibilita' ad ognuno di avere la sua
particolare interpretazione. Maria Caterina si cimenta ecletticamente tra sogno
e realta' in una armonia di racconti pascoliani, la dove l'adiacente giardino
poetico, confina con versi che ricordano le antiche-presenti stagioni quasi
autunnali. A cura di Rosa DiDonna. Inaugurazione 18 maggio ore 17.
Vernissage venerdì 18 maggio 2012 ore 19,00 Celle-celate Work in
Progress" ...la personale di MARIA CATERINA ZECCHINI , a cura di Rosa
Didonna GLOBALART - diretta streaming dell'evento su www.colorata.tv a partire
dalle ora 19.00VISITABILE fino al 10 GIUGNO 2012
PRESENTA Luna Pastore
INTERVENTO CRITICO di Antonella Mariani
PERFORMANCE Rosa Di Donna
VIDEO E NARRAZIONE DI POESIE Vito Giuss Potenza
Maria Caterina Zecchini - "Celle
-Celate"
Maria Caterina Zecchini è un artista
sperimentatrice, creativa, nelle sue opere si avvertono i tumulti delle nuove
scoperte. Macchie di colore, presenti a volte con forza a volte con
delicatezza, accendono sensazioni e rendono evanescente una figura femminile di
una ballerina che danza al ritmo dei suoi colori ,che campeggia le sue
nuance.Io Rosa Di donna in qualità di gallerista e artista definirei la Zecchini
non interessata all'oggetto, ma allo spazio che lo circonda ,essa costruisce i
suoi spazi in alcuni schemi quasi architettonici, pieni di pagine di storia,
memoria, o di richiamo al passato ? presente. La sua pittura, dà la possibilità
ad ognuno di avere la sua particolare interpretazione. Maria Caterina si
cimenta ecletticamente tra sogno e realtà in una armonia di racconti
pascoliani, la dove l'adiacente giardino poetico, confina con versi che
ricordano le antiche-presenti stagioni quasi autunnali. Interessante anche la
poesia che affianca la sua pittura di rinvenute memorie non- limite, il non
finito al finito. Pascoli si trova in un piccolo oratorio dell'animo e della
psichica ed è in questo modo che si snoda il progetto dell'artista Zecchini
,quasi come una veggente incantatoria miscela colori con materiali "poveri
e consueti" pennelli e pigmenti vari di riciclo che coltiva con maestria legando
il tutto con- dito per una pitoscultura moderna." Poca roba per tanto
regale. Le sue opere sono in equilibrio tra realtà e sogno tra le macerie di un
mondo in rovine e la bellezza naturale riportata in vita. I materiali cantano
fluidi e solidi, carte incise, celate, imbrattate del magma colorista
.L'artista conduce il fruitore in atmosfere sospese, evanescenti ma
riconoscibili, vicine e nello stesso tempo sfuggenti, inafferrabili che creano
una suggestione al prodotto del quotidiano che non ci fermiamo più a guardare o
che forse non riusciamo più a vedere. Forse lo abbiamo solo sognato, ma ci è
familiare. Maria Caterina riconduce un oggetto ad una forma essenziale è ha la
capacità di renderlo fruibile in maniera semplice ed immediata. E' anche per
questa ragione che i materiali usati sono "poveri" e le tecniche sono
molteplici. Per accostare ogni forma non è sufficiente la sola padronanza delle
tecniche di realizzo, ma anche una continua ricerca di nuove linee in grado di
soddisfare funzionalità ed estetica insieme. Da una parte designer e tecnologia
stanno offrendoci nuovi metodi di progettare e di produrre oggetti ? modi che
non hanno equivalenti e precedenti storici fenomeno per le future risorse. Che
cosa contribuirà di più a plasmare il nostro futuro?Che forma avranno gli
oggetti di domani? .In questo si cimenta la fantasia dell'artista Zecchini
ispirandosi all'analisi della concreta realtà in movimento che vuole
intervenire costruttivamente nel processo della trasformazione tecnologica.
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