pubblicato sabato 30 settembre 2017
Possedere un Basquiat per molti sarebbe un sogno. Possedere un Basquiat appartenuto a Yoko Ono sembrerebbe una chimera, ma potrebbe diventare realtà per chi è disposto a spendere 12 milioni di dollari. L’opera, intitolata Cabra, arriverà all’incanto durante la vendita di arte contemporanea di Sotheby’s a New York il prossimo 16 novembre. Acquisita dalla Galleria Tony Shafrazi a New York nel 1993, Cabra è stata esposta solo due volte: a Basilea presso la Fondation Beyeler e Parigi al Museo d'Arte Moderna di Parigi. Realizzato in un momento in cui Basquiat stava esplorando le sue radici haitiane e portoricane, e diventando sempre più interessato al potere e allo studio degli atleti neri, il lavoro fa parte di un gruppo di dipinti ispirati a icone sportive come Muhammad Ali, Sugar Ray Leonard, Jersey Joe Walcott e molti altri. L’opera in questione sembra fosse ispirata proprio a Muhammad Ali, il titolo dell'opera in inglese si traduce con la parola goat, acronimo per Greatest of all times, "il più grande di tutti i tempi", un soprannome di Ali.
Alcuni proventi della vendita beneficeranno di Spirit Foundation, l'organizzazione di beneficenza fondata da Ono e John Lennon nel 1978, ha detto Sotheby's. Il Basquiat verrà presentato da Sotheby's a Hong Kong il 2 ottobre, sarà esposto a Londra dal 6 all’8 ottobre e tornerà a New York per la mostra a Sotheby’s che inizierà il 3 novembre.
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Attimi di tensione in via Po: cassonetti dati alle fiamme
G7 – Guerriglia in centro, bombe carta contro la polizia: fermate 3 manifestanti [FOTO&VIDEO]
La protesta era ripresa intorno alle 19 di questa sera. Leggermente ferito un poliziotto
Violenza si temeva, e violenza è stata alla fine. Il corteo di manifestanti contro il G7, in corso in questi giorni alla Reggia di Venaria, ha fatto vivere momenti di forte tensione in via Po. Gli antagonisti hanno approfittato della situazione per incendiare alcuni cassonetti in piazza e nel vicino viale Primo Maggio: le fiamme sono subito state domate dai vigili del fuoco.
I manifestanti hanno lanciato bombe carta all’indirizzo delle forze dell’ordine che hanno risposto cercando di farli indietreggiare, respingendoli, senza uso di lacrimogeni, nella vicina piazza Castello, affollata per la Notte dei Ricercatori. Tre giovani donne fermate, 1 poliziotto è rimasto leggermente ferito. E domani, sabato 30 settembre, la protesta promette un’altra “giornata di lotta”, che avrà il proprio clou nel grande corteo “durante il quale speriamo di festeggiare – annuncia l’assemblea Reset G7 – la cacciata dei nuovi nobili dal loro palazzo”.
Video, foto e info di: Stefano Tamagnone, Marco Bardesono, Claudio Neve, Giulio Lapone