- I sindacati lanciano l’allarme: sempre più difficile garantire la sorveglianza dei valichi di frontiera
IL CASO. Mancano agenti a Bardonecchia. «Il commissariato è al collasso»
L’organico previsto è di 80 agenti ma attualmente ci sono solo 54 operatori, di cui 4 in forza a Modane
Rinforzare i controlli alle frontiere è una delle prime misure da adottare contro il terrorismo. Facile a dirsi ma un po’ più difficile a farsi se alla frontiera mancano gli agenti. È quello che sta accadendo a Bardonecchia, come denunciato ieri dal Siulp, il sindacato dei lavoratori di polizia: al commissariato valsusino manca un terzo degli agenti previsti.
«I colleghi del commissariato distaccato di Bardonecchia, ormai da diversi mesi sono costretti a lavorare in condizioni di estrema difficoltà – scrive il Siulp -. L’organico previsto di 80 unità, attualmente consta di 54 persone, di cui 4 operatori in forza a Modane (di fatto quindi un organico di 50 persone) ». Il problema non riguarda solo gli agenti impegnati nei servizi di vigilanza ma anche il “ verti ce”, visto che « dallo scorso aprile il commissariato di Bardonecchia aspetta la nomina di un primo dirigente».
La carenza di organico non si riflette solo sulla attività antiterrorismo visto che il commissariato svolge molti altri servizi, come ad esempio quelli al traforo del Fréjus e ovviamente anche compiti più consueti, come la ricezione delle denunce e la sorveglianza del territorio. Un lavoro che proprio in questi mesi estivi si moltiplica, visto che tutta la zona è piena di turisti e si svolgono numerose sagre di paese, feste in strada e ci sono stati anche i ritiri di squadre di calcio come Alessandria e Genoa.
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