Sante Monachesi al tempo negli anni 1960 |
L’artista nasce a Macerata nel 1910 e inizia
la sua carriera artistica alla Scuola d’Arte Professionale di Macerata,
studiando con lo scultore De Angelis dal quale apprende la tecnica
dell’incisione su legno. Ù
Nel 1932 aderisce al movimento di Aeropittura
Futurista e fonda con Tano, Peschi ed altri artisti maceratesi, il Gruppo
Futurista “Umberto Boccioni”, che dà vita ad un’intensa attività artistica di
ricerca, ottenendo l’appoggio dello stesso Marinetti.
Nel 1937 comincia un periodo molto intenso
per Marchesi pittore: partecipa all’Esposizione Universale di Parigi, è
presente alla Biennale di Venezia e alla Mostra Itinerante di Aeropittura
Futurista. Nel 1939 è alla Quadriennale di Roma con la autorevole presentazione
di Marinetti.
Intraprende un cammino attraverso le nuove
esperienze artistiche europee, esplorando le possibilità pittoriche dell’Espressionismo,
dei fauves e delle tendenze post-cubiste, affinando la sua istintiva
sensibilità cromatica.
Sempre attratto dalla ricerca di nuovi
materiali, negli anni ‘60 scopre la gommapiuma e il polimetilmetacrilato, con
cui tenta di catturare il vuoto e creare forme in divenire.
Fino alla sua morte, nel 1991, Monachesi
realizza una serie di progetti focalizzando la sua attenzione all’uso, in
chiave artistica, di materiali frutto delle nuove tecnologie industriali.
IL DITTATORE
Opere in alluminio
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