COMUNICATO STAMPA
CONGIUNTO
Associazione
Culturale Severiana, Comitato Civico 2013, Comunità Foce del Tevere, LabUr
Perché non partecipiamo alla fiaccolata “Liberiamo Ostia dalle mafie” venerdì, 2 Dicembre 2011
“L'associazione è di tipo mafioso quando coloro che ne fanno
parte si avvalgono della forza di intimidazione del vincolo associativo e della
condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva per acquisire in modo
diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche,
di concessioni, di autorizzazioni, appalti e servizi pubblici o per realizzare
profitti o vantaggi ingiusti per sé e per gli altri”.
Poiché coloro che da anni sono costretti a fare i
conti con la mafia, che denunciano, che subiscono ritorsioni, intimidazioni,
vessazioni, sono lasciati colpevolmente soli anche da molti
di quelli che parteciperanno alla fiaccolata, non ci
saremo.
Perché bisognerebbe scendere in strada per loro,
per i vivi, e non per la morte dei criminali o un imbecille negazionista con una
tessera di partito e i suoi fiancheggiatori.
Perché troppo spesso molti di quelli che
organizzano queste fiaccolate fanno anti-mafia da dietro la
scrivania.
Perché siamo stanchi di scoppi di febbre
narcisistica da campagna elettorale di “inutili operai di parole di
denuncia” con sottotitolo “non disturbare il
manovratore”
Perché la mafia non è né di destra né di sinistra.
E’ a destra come a sinistra.
Perché siamo stanchi di fiaccolate di protesta e
non di proposta.
Perché siamo stanchi di sentire gli applausi della
gente a finti coraggiosi paladini solo perché snocciolano l’elenco delle
famiglie mafiose che leggono sui giornali. Non c’è nulla di coraggioso in
questo.
Perché siamo stanchi di fare numero nelle
fiaccolate da vetrina a favore dei soliti politici per affermare una banalità
come “no alla mafia”. Non c’è nulla di coraggioso nemmeno in
questo.
Perché il giorno dopo la fiaccolata non si passerà
a fatti visibili e questo la mafia lo sa.
Perché la fiaccolata di venerdì contro la mafia
dovrebbe almeno avere il coraggio di passare e fermarsi davanti agli esercizi
commerciali in mano alla mafia o al racket dell’usura, davanti ai negozi, alle
attività produttive, alle associazioni che stanno o per chiudere a causa della
mafia o per soccombere alla mafia.
Perché non possiamo sentire, come è accaduto
domenica sera, che la mafia la devono combattere i cittadini: la mafia la deve
combattere lo Stato e cittadini dovrebbero limitarsi a denunciare, sicuri di
essere tutelati.
Perché noi, proprio noi che abbiamo voluto la
manifestazione contro il premio a Licio Gelli ad Ostia, vogliamo denunciare i
motivi per cui non partecipiamo venerdì alla fiaccolata “Liberiamo Ostia dalla
mafia”. Gli altri, quelli lasciati colpevolmente soli, semplicemente e
silenziosamente non ci saranno.
Perché questa ennesima fiaccolata contro la mafia è
una dichiarazione di sconfitta e non renderà nessuno più forte, soprattutto i
più deboli perché soli.
COMITATO CIVICO
2013
Via
G.B.Pesc etti, 19 – 00124
Roma
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