Un momento della presentazione della mostra da parte della dott.ssa Anna Iozzino storico e critico d'arte |
Mercoledì 16 novembre alle ore 18,00 si è inaugurata nella sede della Regione Friuli Venezia-Giulia a Roma al secondo piano di Palazzo Ferrajoli
di Piazza Colonna 355, la mostra dell’artista friulano Luigi Pittini in arte
Pittin con la quale ha voluto festeggiare i suoi novant’anni assieme agli
amici, ai suoi estimatori e ai suoi
collezionisti.
Le 28 opere esposte, che sono state
realizzate tra il 1990 e il 2011, sono state accompagnate da una vasta raccolta
fotografica con la quale l’artista ha voluto documentare tutta la produzione
del periodo figurativo dal 1932 al 1988 e quella successiva delle opere
informali dimostrando di possedere un’eterna giovinezza artistica.
L’attività espressiva, da sempre intensa, appassionata e
alla ricerca di temi nuovi e di nuove tecniche, gli ha permesso di manifestare,
attingendo direttamente alle radici della propria individualità, un’arte
personale che rappresenta uno dei
fondamenti più autentici della sua vita. Al periodo figurativo appartengono il ritratto del giovane contadino
Tatò, della madre, di Giovanna e di Margherita e una lunga serie di paesaggi
friulani e quelli dedicati a Roma, dove risiede dal 1950.
Successivamente elimina dalle sue opere gli aspetti narrativi e
descrittivi per cogliere le forme più semplici ed universali come modelli
energetici di movimento senza limiti nella loro espansione dinamica. Nel ciclo
di opere “ Sinfonie cromatiche” usa i
colori come fossero note musicali e le
macchie di colore, le linee ed i segni
continuano ad avere un loro valore emozionale, simbolico e comunicativo fino ad
arrivare negli anni novanta, all’essenza energetica della materia e della vita
nello spazio attraverso la serie dei “Vortici Cosmici”, dove usa il rilievo
policromo per rappresentare nebulose e spirali di varia forma e densità, con la
scomposizione degli elementi a piani sfaccettati inseriti in un movimento senza
fine. Il discorso alchemico e di trasformazione che fa evolvere la poetica di
quest’artista dal “colore sonoro” alle traiettorie che indagano sui valori di
forza e di energia dei corpi fluidi sembra collegarsi alle Avanguardie artistiche
del Novecento che cercano con la loro arte di arrivare ad un contatto più
diretto con il “ Creatore” e con tutti i misteri della creazione racchiusi nel
cosmo.
All’inaugurazione hanno presenziato le massime autorità
della Regione Friuli Venezia Giulia presenti in sede e quelle del Fogolar
Furlan che raggruppa in Associazione tutti i friulani residenti a Roma e nel
Lazio, oltre agli amici e ai suoi numerosi estimatori . La mostra, da me curata
e presentata, resterà aperta fino al 14 dicembre c.a.
Dott.ssa
Anna Iozzino
Storico
e critico d’arte
Il maestro mentre si intrattiene con una visitatrice della mostra |
Visitatrici che discutono davanti ad un'opera del maestro |
SEDE DELLA MOSTRA
Sede della Regione Friuli Venezia-Giulia a Roma
al secondo piano di Palazzo Ferrajoli di Piazza Colonna 355
LA MOSTRA RESTERA' APERTA
FINO AL 14/12/2011
con
LIBERO ACCESSO
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