Quando la magistratura avrà terminato le indagini sul crollo
del manufatto che doveva servire da palco per l’esibizione di Lorenzo Cherubini
in arte Jovanotti, l’indignazione sarà più grande del lutto che ha provocato.
Stando alle poche righe pubblicate che non chiariscono la
mansione svolta dello studente lavoratore e quindi il suo grado di preparazione
e di implicazione nella realizzazione dell’opera, è risaltato subito la paga molto modesta che percepiva pur
svolgendo un lavoro disagiato e temporaneo. Doveva essere addetto ad una
mansione di supporto, di quelle cosiddette di manovalanza, che sebbene non
richiede una competenza specifica per il lavoro da fornire, occorre sempre e
comunque essere formati ed informati sui rischi che il cantiere comporta nella
sua realizzazione e una pratica già acquisita in assenza della quale il dipendente
diventa un pericolo per sé e per gli altri.
Quante persone erano occupate con compiti operativi non
specialistici per i quali il datore di lavoro, il coordinatore o il
responsabile della sicurezza, l’RSPP e il preposto dovrnno comunque rispondere
assieme al fabbricante del manufatto di cantiere, perché di cantiere vero e
proprio si tratta e deve rispondere alle
norme contenute nel DLgs 81 del 2008, Titolo
IV -CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI , Capo I - Misure per la salute e
sicurezza nei cantieri temporanei o mobili; Capo II - Norme per la prevenzione
degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota; Sezione V -
Ponteggi fissi.
Un palco non può crollare tanto facilmente, anche se
qualche volta è capitato. In genere sono strutture progettate e supercollaudate,
con libretti di costruzione che ne attestano la validità per le portata di
carico che dovranno sostenere e la loro stabilità in caso di agenti atmosferici
avversi e poggiano per terra non su una sola gamba, ma su tante che permettono carichi di punta notevoli. Sono
comunque strutture composte da tanti elementi che vanno messi assieme secondo
lo schema fornito dal costruttore, tenuti assieme da tanti altri che hanno la
funzione di ridurre le tensioni che nella struttura si determinano quando
sopporteranno il carico al quale sono destinate e le condizioni atmosferiche in
atto al momento del loro utilizzo per farne un corpo unico.
Un palco è come un ponteggio che può crollare quando gli
elementi non sono bene assiemati ed ancorati come richiesto dal costruttore. La
verità sta in queste poche parole perché qualcosa sicuramente è venuta a
mancare.
L’immagine offerta dalla carta stampata rappresenta una
struttura che è collassata sul lato destro di chi guarda. Il traliccio ha
ceduto alla base o per le tensioni che
il carico posto in alto ha determinato o perché non era ben assemblato alla
base.
Non voglio neppure discutere sulle esternazioni di
Jovanotti. E lasciamo perdere lo “studente lavoratore, la cui vita si è fermata
oggi nell’incidente che ha travolto la mia squadra.” L’incidente ha messo in
risalto ancora una volta le condizioni di sottoccupazione che questo paese ha
fin qui permesso negli ultimi decenni per permettere una ripresa economica che
continua a non esserci per una mancata promozione di quei settori produttivi
che da sempre danno lustro al nostro paese, ad una moralizzazione della vita
politica che spreca risorse economiche costruendo cattedrali nel deserto, che
promuove i propri interessi e dimentica quelli che dovrebbe amministrare.
Francesco Pinna lavorava per mantenersi gli studi, a 5 euro
l’ora. Ora la magistratura indagherà per appurare se ci sono responsabilità per
l’incidente in cui sono rimaste ferite altre sei persone.
In merito,
Cherubini descrive la realtà lavorativa di Pinna: "I ragazzi come lui non
sono in tour con la squadra itinerante, composta di tecnici specializzati, ma
lavorano localmente agli allestimenti che passano nella loro città. Aspettano
l'arrivo dei camion e fanno la loro parte. Si tratta di lavori di supporto alla
squadra itinerante. Questi ragazzi io li incontro spesso quando arrivo al
palazzetto e capita che
ci si scambi due parole, che ci si scatti una foto".
Cherubini respinge poi le polemiche: "Sono migliaia a fare questi lavori in Italia e spesso sono studenti che non hanno un lavoro fisso e che così si guadagnano qualche giornata. Francesco era uno di loro e aveva tutta la vita davanti a se e questa è la tragedia". Prosegue l'artista: "Le strumentalizzazioni sono fuori luogo e mi feriscono perchè inducono a pensare che nel mio tour ci sia del lavoro nero o sottopagato. Lo so ,e mi e' stato confermato anche in questo caso,che in un tour come il mio (e come tutti i grandi e piccoli tour che girano l'italia) ogni lavoratore locale è assunto con un contratto in regola con le leggi dello Stato".
Feriti fuori pericolo. "Ho appena saputo che i feriti coinvolti nel crollo sono fuori pericolo", si legge ancora nella nota. "Queste persone sono con me sempre, ci vediamo tutti i giorni per mesi interi. Finito il periodo insieme vanno a lavorare con altri tour importanti. Sono un mondo popolato di poche centinaia di tecnici altamente specializzati che rendono possibile l'esistenza dei concerti e degli spettacoli che ci fanno divertire. Siamo gente seria,appassionata,facciamo una vita e un lavoro gratificato dall’idea di accendere l’entusiasmo e l’emozione del pubblico", conclude Cherubini.
Cherubini respinge poi le polemiche: "Sono migliaia a fare questi lavori in Italia e spesso sono studenti che non hanno un lavoro fisso e che così si guadagnano qualche giornata. Francesco era uno di loro e aveva tutta la vita davanti a se e questa è la tragedia". Prosegue l'artista: "Le strumentalizzazioni sono fuori luogo e mi feriscono perchè inducono a pensare che nel mio tour ci sia del lavoro nero o sottopagato. Lo so ,e mi e' stato confermato anche in questo caso,che in un tour come il mio (e come tutti i grandi e piccoli tour che girano l'italia) ogni lavoratore locale è assunto con un contratto in regola con le leggi dello Stato".
Feriti fuori pericolo. "Ho appena saputo che i feriti coinvolti nel crollo sono fuori pericolo", si legge ancora nella nota. "Queste persone sono con me sempre, ci vediamo tutti i giorni per mesi interi. Finito il periodo insieme vanno a lavorare con altri tour importanti. Sono un mondo popolato di poche centinaia di tecnici altamente specializzati che rendono possibile l'esistenza dei concerti e degli spettacoli che ci fanno divertire. Siamo gente seria,appassionata,facciamo una vita e un lavoro gratificato dall’idea di accendere l’entusiasmo e l’emozione del pubblico", conclude Cherubini.
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