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domenica 31 maggio 2020
sabato 30 maggio 2020
a Roma 9 nuovi contagi: sono quindi 3554 gli attuali casi positivi nel Lazio
Coronavirus Roma: notizie, dati contagi e aggiornamenti oggi 25 maggio 2020
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Coronavirus, a Roma 9 nuovi contagi: sono quindi 3554 gli attuali casi positivi nel Lazio
Proseguono le attività per i test sierologici agli operatori sanitari e delle forze dell'ordine l'obiettivo è quello di testare, tracciare e trattare
Coronavirus Roma:
notizie, dati contagi e aggiornamenti oggi 25 maggio 2020
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Coronavirus, a
Roma 9 nuovi contagi: sono quindi 3554 gli attuali casi positivi nel Lazio
Proseguono le attività per i test sierologici agli operatori sanitari e
delle forze dell'ordine l'obiettivo è quello di testare, tracciare e trattare
25 maggio 2020 17:40
Sono 9 i nuovi casi positivi al coronavirus a
Roma nelle ultime 24 ore. Un dato uguale a quello di ieri (qui il bollettino completo), in cui emerge
come la curva di nuovi contagi si sia assestata. Dei nove nuovi contagi da
Covid-19, sette nuovi casi arrivano dalla Asl Roma 1, mentre nessuno dalla Asl
Rm2.
Anche in provincia il dato è buono con
due casi in totale (uno nella Asl Rm5 e uno nella Asl Rm6). Nelle altre
città del Lazio, dei 5 casi totali quattro arrivano da Latina. Sommati, sono
quindi sedici in nuovi casi nelle ultime 24 ore: è il dato migliore da inizio
epidemia, ossia da 9 marzo.
Sono quindi 3554 gli attuali casi
positivi nella Regione Lazio, mentre 688 sono i pazienti deceduti e 3401
le persone guarite. In totale sono stati esaminati 7643 casi da inizio
epidemia.
Coronavirus, gli ultimi dati Asl di Roma
e del Lazio
Asl Roma 1 – 7 nuovi casi positivi.
Deceduta una donna di 88 anni. 24 persone sono uscite dalla sorveglianza
domiciliare;
Asl Roma 2 – Non si registrano nuovi
casi positivi. 4 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare;
Asl Roma 3 – 2 nuovi casi positivi. 16
persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare;
Asl Roma 4 – Non si registrano nuovi
casi positivi. 24 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare;
Asl Roma 5 – 1 nuovo caso positivo. 9
persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare;
Asl Roma 6 – 1 nuovo caso positivo. 33
persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare;
Asl di Latina - 4 nuovi casi positivi. 0
decessi. 7 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare;
Asl di Frosinone – Non si registrano
nuovi casi positivi. 0 decessi. 9 persone sono uscite dalla sorveglianza
domiciliare;
Asl di Viterbo - Non si registrano nuovi
casi positivi. 0 decessi. 13 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare;
Asl di Rieti – 1 nuovo caso positivo. 0
decessi. 3 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare;
Spallanzani: il bollettino del 25 maggio
All'Istituto nazionale malattie
infettive Lazzaro Spallanzani "in questo momento sono ricoverati 93
pazienti di cui 40 positivi al Covid-19 e 53 sottoposto a indagini".
Stabile il dato sui pazienti con supporto respiratorio, che sono 11 come ieri.
"I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 454", si legge nel bollettino medico di oggi, il numero 116 dall’inizio dell’emergenza da parte dell'istituto romano. Rispetto a ieri ci sono 5 dimessi in più: il bollettino di 24 ore fa diceva invece che i pazienti erano 83, di cui 38 positivi a Covid-19 e 45 sottoposti a indagini.
"I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 454", si legge nel bollettino medico di oggi, il numero 116 dall’inizio dell’emergenza da parte dell'istituto romano. Rispetto a ieri ci sono 5 dimessi in più: il bollettino di 24 ore fa diceva invece che i pazienti erano 83, di cui 38 positivi a Covid-19 e 45 sottoposti a indagini.
Nel Lazio trend contagi allo 0.2 %
"Abbiamo un trend a 0,2%", ha
spiegato così l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato che
assicura: "Proseguono le attività per i test sierologici agli
operatori sanitari e delle forze dell'ordine - aggiunge D'Amato - l'obiettivo è
quello di testare, tracciare e trattare".
I decessi sono stati 4 nelle ultime
24h, mentre continuano a crescere i guariti che sono arrivati a 3.401 totali e
i tamponi totali eseguiti sono stati circa 236 mila.
"Una storia a lieto fine"
Tra i guariti dal virus
rientra anche Vincenzo, arrivato da Bergamo in condizioni disperate,
rimasto ricoverato per 50 giorni in terapia intensiva, sospeso tra la vita e la
morte e finalmente guarito e dimesso dal Covid center del Campus Bio-medico e
trasferito nella sua città in eliambulanza.
È "una storia a lieto fine",
ha sottolineato su Facebook Zingaretti, che ha voluto salutare il paziente
insieme all'assessore alla Sanità, Alessio D'Amato, al presidente
dell'università, Felice Barela, e al direttore generale del Campus Bio-Medico,
Paolo Sormani.
Le regole della Regione Lazio per le
riapertura della Fase 2 bis
Potrebbe
interessarti: https://www.romatoday.it/attualita/coronavirus-roma-notizie-oggi-25-maggio-2020.html
Sono 9 i nuovi casi positivi al coronavirus a Roma nelle ultime 24 ore. Un dato uguale a quello di ieri (qui il bollettino completo), in cui emerge come la curva di nuovi contagi si sia assestata. Dei nove nuovi contagi da Covid-19, sette nuovi casi arrivano dalla Asl Roma 1, mentre nessuno dalla Asl Rm2.
Anche in provincia il dato è buono con due casi in totale (uno nella Asl Rm5 e uno nella Asl Rm6). Nelle altre città del Lazio, dei 5 casi totali quattro arrivano da Latina. Sommati, sono quindi sedici in nuovi casi nelle ultime 24 ore: è il dato migliore da inizio epidemia, ossia da 9 marzo.
Sono quindi 3554 gli attuali casi positivi nella Regione Lazio, mentre 688 sono i pazienti deceduti e 3401 le persone guarite. In totale sono stati esaminati 7643 casi da inizio epidemia.
Coronavirus, gli ultimi dati Asl di Roma e del Lazio
Asl Roma 1 – 7 nuovi casi positivi. Deceduta una donna di 88 anni. 24 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare;
Asl Roma 2 – Non si registrano nuovi casi positivi. 4 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare;
Asl Roma 3 – 2 nuovi casi positivi. 16 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare;
Asl Roma 4 – Non si registrano nuovi casi positivi. 24 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare;
Asl Roma 5 – 1 nuovo caso positivo. 9 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare;
Asl Roma 6 – 1 nuovo caso positivo. 33 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare;
Asl di Latina - 4 nuovi casi positivi. 0 decessi. 7 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare;
Asl di Frosinone – Non si registrano nuovi casi positivi. 0 decessi. 9 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare;
Asl di Viterbo - Non si registrano nuovi casi positivi. 0 decessi. 13 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare;
Asl di Rieti – 1 nuovo caso positivo. 0 decessi. 3 persone sono uscite dalla sorveglianza domiciliare;
Spallanzani: il bollettino del 25 maggio
All'Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani "in questo momento sono ricoverati 93 pazienti di cui 40 positivi al Covid-19 e 53 sottoposto a indagini". Stabile il dato sui pazienti con supporto respiratorio, che sono 11 come ieri.
"I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 454", si legge nel bollettino medico di oggi, il numero 116 dall’inizio dell’emergenza da parte dell'istituto romano. Rispetto a ieri ci sono 5 dimessi in più: il bollettino di 24 ore fa diceva invece che i pazienti erano 83, di cui 38 positivi a Covid-19 e 45 sottoposti a indagini.
"I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 454", si legge nel bollettino medico di oggi, il numero 116 dall’inizio dell’emergenza da parte dell'istituto romano. Rispetto a ieri ci sono 5 dimessi in più: il bollettino di 24 ore fa diceva invece che i pazienti erano 83, di cui 38 positivi a Covid-19 e 45 sottoposti a indagini.
Nel Lazio trend contagi allo 0.2 %
"Abbiamo un trend a 0,2%", ha spiegato così l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato che assicura: "Proseguono le attività per i test sierologici agli operatori sanitari e delle forze dell'ordine - aggiunge D'Amato - l'obiettivo è quello di testare, tracciare e trattare".
I decessi sono stati 4 nelle ultime 24h, mentre continuano a crescere i guariti che sono arrivati a 3.401 totali e i tamponi totali eseguiti sono stati circa 236 mila.
"Una storia a lieto fine"
Tra i guariti dal virus rientra anche Vincenzo, arrivato da Bergamo in condizioni disperate, rimasto ricoverato per 50 giorni in terapia intensiva, sospeso tra la vita e la morte e finalmente guarito e dimesso dal Covid center del Campus Bio-medico e trasferito nella sua città in eliambulanza.
È "una storia a lieto fine", ha sottolineato su Facebook Zingaretti, che ha voluto salutare il paziente insieme all'assessore alla Sanità, Alessio D'Amato, al presidente dell'università, Felice Barela, e al direttore generale del Campus Bio-Medico, Paolo Sormani.
Le regole della Regione Lazio per le riapertura della Fase 2 bis
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Pigliacelli a cena con i sindaci: “Mario paladino della Tav? Ma mi faccia il piacere”
Pigliacelli a cena con i sindaci: “Mario paladino della Tav? Ma mi faccia il piacere”
La cena dal Bettoliere a Sant'Angelo in Theodice dove Marcello Pigliacelli ha incontrato una delegazione dei sindaci della Consulta del Cassinate. Per parlare di Tav. Le accuse a Mario Abbruzzese. E la telefonata davanti a tutti. La diretta di Buschini "Stiamo perdendo di vista il trionfo: abbiamo ottenuto le fermate a Cassino e Frosinone da luglio”. Il centrodestra raccoglie le firme.
MASSIMO GENTILE
Sao ko kelle terre...
Bisogna salire sul treno giusto, non conta la stazione: è sicuro Marcello Pigliacelli, presidente della Camera di Commercio di Frosinone. Non capisce il braccio di ferro che l’ex consigliere regionale Mario Abbruzzese vuole innescare tra Cassino ed il capoluogo per reclamare la stazione. Teme che a furia di fare baccano possa sparire tutto: le due fermate Tav già assegnate sia a Cassino che Frosinone, la nuova stazione destinata a Ferentino. Così venerdì sera ha incontrato faccia a faccia i sindaci della Consulta del Cassinate: a cena dal Bettoliere di Sant’Angelo in Theodice. (leggi qui La Tav per andare in Europa: fermate a Frosinone e Cassino. Stazione a Ferentino).
La cena dal Bettoliere
Undici presenti a tavola. Ristorante prenotato dal sindaco di Cassino Enzo Salera. A causa delle norme anti Covid è stata allestita una tavolata da 30 con tre posti tradizionali per ogni commensale.
A timbrare il biglietto sono stati i sindaci Gioacchino Ferdinandi (Piedimonte San Germano), Libero Mazzaroppi (Aquino), Sergio Messore (Sant’Ambrogio sul Garigliano), Giuseppe Villani (Esperia), Benedetto Cardillo (Ausonia), Oreste De Bellis (Castelnuovo Parano), Antonio Iannetta (Belmonte Castello), Benedetto Murro (Pignataro Interamna) e Giovanni Rossi (vice a Sant’Andrea sul Garigliano). Più naturalmente Enzo Salera.
L’unico assente? Marcello Pigliacelli: «Scusatemi, ho avuto un contrattempo sto arrivando» ha avvisato al telefono. Quaranta minuti più tardi era a tavola, vantandosi di avere impiegato appena 21 minuti dal Capoluogo alla città martire.
Menù serale ed estivo: antipasto di mare, assaggino di pasta con scampi, frittura di paranza e calamari, accompagnati da una falanghina di prima vendemmia.
Tema centrale della sera: «Io non capisco questa contrapposizione tra il Sud ed il nord della Provincia sulla Tav». A che titolo Marcello Pigliacelli incontra una delegazione della Consulta e discute di Treno ad Alta velocità? «Il primo progetto della fermata Tav in provincia di Frosinone lo feci sviluppare io: carta canta. Facemmo il convegno nel palazzo della Provincia quando Antonello Iannarilli era presidente e Gianfranco Battisti era alla presidenza dell’Alta velocità».
Mario vieni qui
Tra un bicchiere di vino e una grappa, il presidente della Camera di Commercio ha spiegato perché la stazione è un falso problema. «Perché quello che conta sono le fermate. E noi le abbiamo ottenute: sia a Cassino e sia a Frosinone. È quello il vero valore aggiunto, la possibilità di essere raggiunti in un attimo da tutta l’Italia. Le fermate ci sono e sarà possibile prendere il Frecciarossa a cassino già da luglio».
In effetti a Frosinone Nicola Ottaviani non ha perso un secondo a protestare perché la stazione non gliela fanno in casa bensì a Ferentino. Invece ha costituito subito un Comitato per ‘vendere‘ il territorio: case a poco prezzo, aria buona, qualità della vita ad una fermata da Roma. «È inutile fare la guerra contro Ferentino, lavorate a un progetto vostro» ha spiegato Pigliacelli.
Cosa intende? Marketing territoriale: ‘vendere‘ Cassino a Roma per fare in modo che anche terreni e case Cassinati moltiplichino illoro valore grazie alle fermate Tav.
Quindi ha messo in guardia i primi cittadini: «Non fatevi dettare la linea da Mario Abbruzzese». L’ex presidente del Consiglio regionale è il convitato di pietra al tavolo. Marcello Pigliacelli ha detto che il leader del centrodestra cassinate è contro la Tav perché non è riuscito ad ottenerla lui, nemmeno quando era presidente del Consiglio Regionale. «Non ha ottenuto nulla di concreto per il territorio. Quindi oggi non è credibile come paladino della Tav».
Ci va giù come un maglio. L’imbarazzo diventa palpabile, soprattutto quando prende il telefono e chiama in diretta Abbruzzese per dirgli che è a cena con il suo amico Gioacchino, con riferimento al sindaco di Piedimonte. Finisce comunque con una risata.
Si fa a Ferentino per tanti motivi
Al netto del folklore, sono due i messaggi importanti che vengono fuori al termine della cena. Il primo: per avere la Tav il Cassinate non deve fare la guerra con il Nord, non ha senso. Perché la Tav già ce l’ha: ha due fermate da luglio esattamente come Frosinone. Il secondo, più importante: continuare a lavorare per avere l’Alta Velocità: «Se trovate i finanziamenti la stazione si può fare anche a Pignataro».
Cosa significa? Che la fermata ha un senso se sviluppa economia. Gli indicatori dicono che il prossimo fattore di sviluppo sarà il Turismo: a Fiuggi ci sono stati investimenti milionari che in pochi anni porteranno business. Ma se c’è interesse economico per farla anche a Cassino e ci sono i soldi con cui sostenere il progetto, nulla vieta che ci sia anche una fermata cassinate.
Insomma, il segnale è: prima di imbarcarvi in una discussione su dove si farà la stazione, pensate ad approfittare dei benefici che porterà da subito la fermata.
E fornisce un’anticipazione: ai commensali Marcello Pigliacelli dice che l’università di Cassino assegnerà una laurea honoris causa a Maurizio Gentile, amministratore delegato di rete Ferroviaria Italiana.
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