Fino a quando
un dolore non mi ispira
fino a quando una gioia
non mi sorprenderà
ti mostrerò di me
quello che faccio
per tacere
e taccio volentieri
mentre lo staccio
cerne
la mia faccia, il mio pensiero
che come il cane
va a caccia
giù nella piana
lungo i sentieri
o nelle macchie
che sembrano foriere
di altri trilli
di altri versi
di altri grilli
che per la testa
mi passeranno
nell’attesa
dell’inganno serale
dietro casa
nel chiaro di luna
ch’’è solito
tenermi compagnia
mentre mi accorgo
che son solo
sulla via del ritorno
ormai forestiero
a casa mia
da tutto un giorno
di beghe e di pazzie
per rinnovar le idee,
le mie follie.
Gioacchino Ruocco
10 aprile 2020
A Leopoldo
guardando il paesaggio sotto casa
tua. Gio….
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