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Covid-19, è pronto l’ospedale modulare di Napoli. Ma non serve più
Costato 7 milioni di euro, l’ospedale prefabbricato costruito nel parcheggio dell’Ospedale del Mare a Ponticelli, doveva fornire 72 posti di terapia intensiva ed essere utile durante il picco della pandemia. “Le terapie intensive non servono più” ammette il direttore della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva. Sarà destinato a pazienti Covid con altre patologie di base.
CRONACA NAPOLI E CAMPANIANAPOLIPOLITICA NAPOLI E CAMPANIA 20 APRILE 2020 16:56di Antonio Musella
Napoli, inaugurato l'ospedale prefabbricato per il Covid ma non serve più: "Non è stato uno spreco"
118738807Pubblicato da AntonioMusella
E' costato 7 milioni di euro l'ospedale prefabbricato costruito nel parcheggio dell'Ospedale del Mare, il primo di tre strutture che la Regione Campania ha commissionato all'azienda veneta MED, e che doveva essere di aiuto nella fase di picco della pandemia di Coronavirus. Avrebbe dovuto ospitare 72 posti di terapia intensiva, considerati indispensabili per fronteggiare l'emergenza da parte del presidente Vincenzo De Luca. La gara fu fatta all'inizio del mese di marzo e l‘ospedale doveva essere pronto in 3 settimane al massimo come dichiarato dal governatore della Campania. I primi posti utilizzabili, sempre secondo le notizie date da De Luca nei suoi videomessaggi su Facebook, dovevano essere pronti per l'inizio dei aprile. Ad oggi 20 aprile, non c'è stata una vera e propria inaugurazione, ma una visita privata svolta da De Luca con accesso rigorosamente vietato ai giornalisti, che sono rimasti fuori dal parcheggio, mentre due camionette dei Carabinieri vigilavano sulla visita del governatore. Uno scenario surreale in cui la stampa è stata fatta entrare solo quando De Luca ha lasciato l'area parcheggio dell'ospedale del mare, dove sta sorgendo la struttura prefabbricata. A guidare i giornalisti nella visita dei moduli, due dei quali sono praticamente quasi del tutto ultimati, il direttore dell'Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva, che oltre mostrare i due moduli ospedalieri attrezzati con macchinari nuovissimi e percorsi rigorosamente separati per il personale medico sanitario per impedire i contagi, ha risposto anche alle domande dei giornalisti.
Ed è stato proprio il capo dell'Asl ha spiegare che: "Le 72 terapie intensive previste da questo ospedale modulare non sono più utili". In pratica l'obiettivo con cui era stato costruita la struttura nel parcheggio di un ospedale nuovissimo come l'ospedale del mare, che conta ancora reparti chiusi e inattivi, non è più necessario. "Avevamo pensato a questa struttura in uno scenario di guerra, quello del mese di marzo – ha spiegato Verdoliva – poi le curve sono scese, sono diminuiti i contagi e non abbiamo più bisogno delle terapie intensive". Il rischio dunque era quello di trovarsi davanti ad un'opera pubblica costata 7 milioni di euro che non avrebbe ospitato alcun paziente: "Sarebbe stato uno spreco, ma non lo è" sottolinea Verdoliva. Infatti appena 5 giorni fa, come ammesso dallo stesso Verdoliva, la Regione Campania ne ha cambiato la destinazione d'uso. Probabilmente proprio per non trovarsi nello scenario di un'opera pubblica costruita in pompa magna ma senza pazienti. "Se in futuro ci troveremo con una nuova ondata di contagi, questo ospedale è riconvertibile in 6 ore – spiega Verdoliva – per oggi lo mettiamo a disposizione dei pazienti che sono positivi ma che soffrono anche di patologie di base e che dovrebbero andare negli ospedali che invece vogliamo far ripartire". La domande viene naturale: "Ci sono carenze di posti letto in degenza, in terapia intensiva o in terapia subintensiva nelle strutture ospedaliere della Asl Napoli 1?". "No, anzi sulle degenze, terapie intensive e subintensive abbiamo più posti letto che domanda" chiarisce Verdoliva. Appare chiaro che il trasferimento dei pazienti nell'ospedale prefabbricato avverrà per dare un senso ad una spesa pubblica che rischiava di non averne più nessuno. I tempi di realizzazione restano comunque oscuri, se lo scenario in cui era stato ipotizzata la costruzione della struttura era quello "di guerra" come lo definisce il direttore dell'Asl, bisogna essere pronti per il picco. "Il picco era stato indicato per il 20 di aprile, e quindi abbiamo costruito per essere pronti per il 20 di aprile" ha spiegato Verdoliva. In verità il presidente Vincenzo De Luca aveva dato, nei suoi videomessaggi su Facebook, delle date diverse. Dapprima doveva essere la fine di marzo, poi l'inizio di aprile, infine si era parlato della metà di aprile. Ad oggi, 20 aprile, la struttura non è completa, manca ancora l'allestimento del terzo modulo, i primi 48 posti dovevano essere disponibili addirittura l'8 aprile, il picco di contagi per la Campania è alle spalle.
Il caso dell'ospedale prefabbricato, portato alla luce da Fanpage.it già diverse settimane fa, è finito anche in parlamento, con una interrogazione al Ministro della Salute Roberto Speranza e degli affari regionali Francesco Boccia, da parte di 5 senatrici. Inoltre è stato uno dei temi del reportage "Campania Covid" pubblicato da Fanpage.it sulla gestione della sanità campana durante la pandemia da Coronavirus. Proprio accanto alla nuova struttura prefabbricata, all'interno dell'Ospedale del Mare ci sono almeno 4 reparti nuovissimi, pienamente attrezzati e mai entrati in funzione, che, forse, sarebbero stati utili e sicuramente subito pronti, per fronteggiare la pandemia.
Antonio Musella
continua su: https://napoli.fanpage.it/covid-napoli-prefabbricato/
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