Da Il TIRRENO
Telecamere nei bagni della scuola: ripresi gli studenti mentre spacciano -
Video
Firenze, il preside sospetta lo
smercio di “marijuana”. Avverte la polizia che scopre e denuncia 5 minorennidi Matteo Leoni
06 giugno 2018
Telecamere nei bagni
della scuola: ecco gli studenti mentre spacciano
Siamo in un istituto tecnico alla
periferia di Firenze: ecco le immagini della polizia che mostra un gruppetto di
studenti mentre spaccia nei bagni della scuola. Cinque minorenni sono stati
denunciati
FIRENZE. La canna? Si compra a scuola
durante l’intervallo. Nei corridoi dei bagni, trasformati in un supermarket
della droga. Baby pusher da una parte, e baby consumatori dall’altra. Uno
spaccio a cadenza quotidiana, tanto da diventare una consuetudine.
Intollerabile per il preside della scuola, un istituto tecnico nella immediata
periferia di Firenze.
Il dirigente non ci ha pensato due volte e ha
presentato un esposto alla procura presso il tribunale dei minorenni, facendo
scattare un’inchiesta.
Nel mirino è finito un gruppo di 5 studenti italo albanesi di età compresa tra
i 16 e i 17 anni, incastrati dalle telecamere nascoste, piazzate dagli
investigatori della squadra mobile di Firenze diretta da Nino De Santis.
Le immagini riprese non lasciano spazio a dubbi. Nei bagni della scuola si
smerciano marijuana ma anche hashish, comunque, per fortuna, droghe leggere. I
clienti accertati per ora sono una ventina, tutti studenti della scuola. Quasi
tutti hanno meno di 18 anni.
Le indagini, condotte dalla polizia, sono state dirette dal capo della procura
minorile in persona, Antonio Sangermano. Le immagini delle
telecamere piazzate dagli investigatori sono servite a individuare i baby
pusher. Nei video si vedono gli studenti mentre mostrano, e almeno in un caso
cedono, droga ai loro compagni. Nei giorni scorsi la polizia si è presentata a
casa dei ragazzi per delle perquisizioni delegate dalla procura.
Nell’abitazione di uno di loro sono state trovate dosi di marijuana, e una
bilancina elettronica di precisione, di quelle che di solito vengono usate per
confezionare le dosi. Nei confronti di due degli indagati le immagini riprese
dagli occhi elettronici sistemati nei bagni non lascerebbero dubbi: i ragazzi
più che andare a lezione andavano a scuola per spacciare.
La posizione degli altri tre è al vaglio. Occorrerà stabilire, infatti, se
detenessero lo stupefacente per rivenderlo o per semplice uso personale. La
questura fiorentina intanto ha annunciato che continuerà la sua attività di
contrasto allo spaccio, in particolare nelle scuole o nelle loro vicinanze.
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