La metropolitana delle
meraviglie: spunta la quinta imbarcazione
Cinque
imbarcazioni di epoca romana liberate dallo strato di fango riaffiorano nel
pozzo del metrò di Piazza Municipio
Il numero delle imbarcazioni trovate nell’area di Piazza Municipio è salito a cinque, ridando vita
ad una vera e propria flotta di Neapolis:
il sito ormai ritenuto un pozzo ricco di meraviglie è quello del cantiere della
nuova metropolitana di Napoli.
Nel 2003 infatti venne ritrovata
una barca lunga dieci metri risalente al II secolo d.C. , mentre nel 2005 venne
in un primo momento ritrovata una seconda imbarcazione romana e
successivamente ne venne riportata alla luce una terza; queste ultime
caratterizzate dagli stessi connotati. Qualche anno dopo emerse un quarto
natante che comunque non fu l’ultimo: durante i recenti scavi infatti è stata
riportata alla luce una quinta imbarcazione,
ritrovamenti questi che confermano la grande importanza dell’antico porto di
Napoli.
Nel porto romano di Tolone, in
Francia, sono state rinvenute altre due imbarcazioni con le stesse prerogative
e un’altra vicino ad Ostia; secondo
l’archeologa Daniela Giampaola “si tratta di due relitti che sembrano databili
tra la fine del II secolo dopo Cristo e gli inizi del III secolo dopo Cristo”.
Ulteriori informazioni, prosegue l’archeologa, si potranno divulgare solo nel momento in
cui si riuscirà ad analizzare e riportare alla luce anche le ultime due
imbarcazioni ritrovate che sembrano molto simili a quelle rinvenute nel
cantiere di Piazza Municipio: “Per adesso sulle barche non sono state trovate
tracce di eventuali carichi. E nemmeno si è in grado di dire se si muovevano a
remi oppure erano provviste di vela: ne sapremo di più solo quando avremo
recuperato del tutto i due preziosi reperti”.
Le imbarcazioni rinvenute nel 2005
hanno rivelato una lunghezza di circa 15 metri e
molto probabilmente venivano impiegate per il trasporto marittimo di alimenti o merci di altro tipo nei porti vicini;
le non ottimali condizioni delle stesse fanno teorizzare che il loro
affondamento sia stato causato da violente mareggiate che
all’epoca colpirono il porto. Una volta che gli ultimi relitti saranno
riportati alla luce si potranno accertare i materiali con cui sono stati
costruiti, tra cui il legno che teoricamente dovrebbe avere caratteristiche
resinose adatte a resistere all’acqua salmastra.
L’antico porto andrà a fiancheggiare la nuova stazione di Piazza Municipio, con passerelle e musei, volte a valorizzare i numerosi tesori ritrovati durante gli scavi per la costruzione della metropolitana.
L’antico porto andrà a fiancheggiare la nuova stazione di Piazza Municipio, con passerelle e musei, volte a valorizzare i numerosi tesori ritrovati durante gli scavi per la costruzione della metropolitana.
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