venerdì 29 giugno 2018

È vero che le vecchie banconote da 50 euro andranno fuori corso?

Finanza

È vero che le vecchie banconote da 50 euro andranno fuori corso?

 MTT,Yahoo Finanza mar 26 giu 09:54 CEST 

#domenicalmuseo al Madre: uno sguardo a 360° sull’arte contemporanea




sy Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, Napoli. Foto © Amedeo Benestante.

#domenicalmuseo al Madre: uno sguardo a 360° sull’arte contemporanea


Il Madre aderisce all’iniziativa ministeriale della #domenicalmuseo invitando a visitare gratuitamente, ogni prima domenica del mese, le mostre in corso e le collezioni: da 1977 2018   Mario Martone Museo Madre, che ripercorre il percorso artistico del regista napoletano, John Armleder. 360°, la prima mostra retrospettiva dedicata all’artista svizzero, e il nuovo capitolo del progetto in progress Per_formare una collezione. Per un archivio dell’arte in Campania, che arricchisce la collezione permanente con quindici nuove opere e l’installazione site-specific permanente Passaggio della Vittoria di Paul Thorel.
Per domenica 1 luglio sono inoltre in programma due visite con la  guida del curatore della mostra, e direttore del Madre, Andrea Viliani e un laboratorio didattico a cura dei Servizi educativi del museo.:
› ore 11.00: John Armleder, 360°. Curator’s tour con Andrea Viliani
Un percorso di visita dedicato alla mostra dell’artista svizzero John Armleder, uno dei grandi maestri dell’arte contemporanea, la cui pratica artistica appare come un’ode alla libertà del fare e pensare arte, ed unisce, in una sintesi intellettuale e formale tanto pervasiva quanto provocatoria, elementi differenti quali casualità e progetto (grafico e di design), cultura alta e entertainment, ironia straniante e analisi concettuale, oggetti di uso comune e ricerca estetica.
› ore 17.00: Per un archivio dell’arte in Campania. Curator’s tour con Andrea Viliani
Un percorso tra le sale dedicate progetto in progress 
Per_formare una collezione. Per un archivio dell’arte in Campania con la guida del direttore del Madre: attraverso similitudini, assonanze, aspetti ricorrenti ma anche differenze, scarti e individualità singole, che emergono per descrivere un articolato scenario di incontri e confronti che radica la collezione del Madre sul proprio territorio relazionandola al contempo con lo scenario più vasto della ricerca artistica contemporanea.
› ore 17.00:  Tessere contemporanee. Laboratorio sul mosaico
Laboratorio per famiglie – bambini età consigliata 6-10 anni
Il mosaico antico e il mosaico contemporaneo a confronto, attraverso la visita alle opere archeologiche in mostra al Madre per 
Pompei@Madre. Materia Archeologica. Le Collezioni ed all’installazione site specific permanente Passaggio della Vittoria realizzata da Paul Thorel per i cortili di Palazzo Donnaregina.
Genitori e bimbi saranno invitati portare con sé piatti, piastrelle e altri oggetti in ceramica o terracotta, da ridurre in frammenti e da cui partire per creare il proprio personalissimo mosaico astratto.
 SAVE THE DATE
domenica 1 luglio 2018
#domenicalmuseo
ingresso gratuito
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all'Accademia della Crusca nell'ambito della mostra "Nascita di una Nazione. Tra Guttuso, Fontana e Schifano"

Tre visite guidate all'Accademia della Crusca nell'ambito della mostra "Nascita di una Nazione. Tra Guttuso, Fontana e Schifano"



La nutrita serie di eventi collaterali alla mostra "Nascita di una Nazione. Tra Guttuso, Fontana e Schifano", visitabile a Palazzo Strozzi dal 16 marzo al 22 luglio 2018, coinvolge anche l'Accademia della Crusca.
Il 7 giugno 2018 il presidente dell'Accademia Claudio Marazzini terrà alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze una conferenza intitolata Dalla Repubblica costituzionale al Sessantotto: vent’anni di storia linguistica italiana, durante la quale i temi della mostra saranno avvicinati da un punto di vista storico-linguistico. L'incontro è a ingresso libero.
Nel corso dei mesi della mostra la sede dell'Accademia, la Villa medicea di Castello, sarà visitabile in tre occasioni (nelle domeniche del 3 aprile, del 13 maggio e del 10 giugno alle ore 15). L'ingresso e la visita guidata saranno gratuiti per chi vorrà prenotarsi al numero: 055 2340742.

Alba Gonzales a Villa Malfitano Whitaker a Palermo fino al 30 settembre 2018


Villa Malfitano Whitaker
Punto di riferimento storico a Palermo
Villa Malfitano Whitaker si trova a Palermo, nell'odierna Via Dante, 167 ed è sede della Fondazione Whitaker.Wikipedia
IndirizzoVia Dante Alighieri, 167, 90145 Palermo PA
Orari
Chiuso ⋅ Apre sab alle ore 09
Stile architettonicoArchitettura neorinascimentale



MITI MEDITERRANEI



Zingaretti va come un treno.

POLITICA
27/06/2018 20:59 CEST | Aggiornato 27/06/2018 20:59 CEST

Zingaretti va come un treno. 

E i renziani non hanno un candidato per la guida del Pd

L'ex segretario tace e prova a prendere tempo

Tace da giorni. Matteo Renzi arriva a Palazzo Madama dove sta per interveni- re il premier Giuseppe Conte e non risponde ad alcuna domanda: "Sapete che non parlo". La difficoltà è tanta tra le truppe dell'ex segretario proprio mentre dilaga invece Nicola Zingaretti che passa da un'iniziativa all'altra in rampa di lancio per candidarsi alla segretaria dem. Dall'altra parte ci sono Renzi e i renziani ma per loro la strada è stretta. La responsabilità del triplete negativo collezionato dal partito - referendum, politiche e, ora, amministrative - viene fatta ricadere, in un modo o nell'altro, su di lui. Per il momento la maggioran- za del partito non ha un candidato e prova a prendere tempo. 
Uno dei fedelissimi dell'ex premier vuol far notare come ancora sia presto per parlare di candidature e di congresso. In realtà c'è chi già è iperattivo in questo senso. Non solo Zingaretti che sta costruendo la sua rete partendo dai sindaci e dagli amministratori, ma anche l'ex ministro Carlo Calenda che ha presentato un suo manifesto, che ha ricevuto alcuni "sì" di peso, come quello di Pier Car- lo Padoan, ma anche altri no. Per esempio Gianni Cuperlo: "Ancora una volta si parte dai nomi e non dalle idee. Ma per questa via si rischia di perdere an- cora".
Alla luce di questo quadro cresce il pressing su Renzi. "Tocca a lui dire cosa intende fare", dicono i parlamentari, convinti che una maggioranza nel partito ci sia ancora e che faccia riferimento a Renzi: "Zingaretti – dicono a taccuini chiusi – in fondo è il candidato di minoranza. C'è ancora tempo per presentar- ne uno nostro".
Quindi si iniziano a fare i calcoli. La riunione dell'assemblea nazionale, che dovrebbe segnare il rilancio dei Dem dopo la sconfitta delle elezioni ammini- strative, in cui sono passate di mano città storicamente amministrate dalla si- nistra, è ufficialmente convocata. Il 7 luglio "per le dimissioni del segretario e conseguenti adempimenti" l'assise si riunirà con l'obiettivo di rimettere in pie- di una prospettiva compatibile con l'avanzata di M5s e Lega e con la prospet- tiva del voto delle Europee che sarà a maggio 2019. Per quella data dovrebbe essere eletto un nuovo segretario.
Resta da capire cosa farà Renzi. I suoi premono perché prenda una decisione, consapevoli che difficilmente si adatterà a fare la minoranza interna. Se non ci saranno i numeri – riflette un deputato – per eleggere un segretario che sia espressione renziana, allora ci si metterà da parte, ma difficilmente verrà soste nuto Zingaretti.
A Calenda replica ironico il presidente del Pd Matteo Orfini che pubblica su Instagram la graphic novel sul Manifesto di Karl Marx e Friedrich Engels. Il nodo irrisolto, però, resta un altro. Orfano di Renzi, il Pd cerca una nuova guida e si polarizza. Per ora l'unico candidato segretario alla prossima assemblea è Martina, con piene funzioni fino al congresso. Per il resto, per ora, sono due i poli principali: Paolo Gentiloni da un lato e Nicola Zingaretti dall'altro; il primo con un profilo pubblico nazionale, l'altro strettamente regionale. Per Calenda l'uomo giusto per un'area più larga dello stesso Partito democratico è l'ex presidente del Consiglio. Gentiloni possiede "una reputazione, un'autorevolezza e uno stile molto diverso da quello di Salvini e Di Maio", sottolinea l'ex ministro dello Sviluppo economico. Mentre l'ex Guardasigilli Andrea Orlando vedrebbe bene in quel ruolo Zingaretti, pur riservandosi di giudicarne la piattaforma programmatica.
Su Zingaretti, Calenda dice: "Se si candiderà a fare il segretario del Pd, sarà un ottimo segretario. Ma il punto è chi sia in grado di costruire una mobilita- zione nazionale e questo punto di riferimento secondo me è Gentiloni". Al presidente della Regione Lazio guarda con fiducia tutta quell'area del Pd - e del centrosinistra - che si riconosce nella tradizione dei Ds. Rimane però una grande fetta di partito che ha guidato il Pd fino a pochi mesi fa in cerca di un punto riferimento.

giovedì 28 giugno 2018

Vitalizi, Cosa prevede la delibera Fico

Finiremo per santificare i 5 stelle che prima erano meno di 5 e sono diventati come i funghi anche loro che attraverso la politica e i loro programmi ancora tutti da realizzare hanno trovato un posto di lavoro che non viene menzionato nelle statistiche occupazionali ben retribuito per loro e i loro portaborse e adesso che forse cominceranno a dimostrare cosa sanno fare perché dove sono al potere non hanno fatto un granché e speriamo che Dio ce la mandi buona.

Chi ha scritto la nota parla di salasso, mentre altri suoi amici parlano di cifre più modeste, per far sentire la sua voce ti chiede di sostenerla con una firma e un contributo che non si sa che fine farà.

Non voglio etichettare nessuno, voglio soltanto far presente che la politica continua nel bene e nel male ad essere fonte di reddito per le anime del purgatorio che continuano l'azione di purgamento di tutti quelli che si sentono attratti da una presa di coscienza  che già vivono e tutti assieme combattiamo ogni volta che andiamo a votare o perdiamo giornate di lavoro per rafforzare l'azione di quelli che "prendono quattro paghe per il lesso" senza difenderci adeguatamente G. Ruocco.

mercoledì 27 giugno 2018

Napoli e le navi romane di piazza Municipio




                           Napoli e le navi romane di piazza Municipio

                        di      Fabrizio Fattori



Il sottosuolo del nostro paese, spesso in via del tutto casuale, rivela importanti reperti che contribuiscono alla conoscenza del nostro passato. 

Questo avviene in maniera significativa  in quei luoghi che registrano la presenza umana stratificarsi secolo dopo secolo, costituendo una vera e propria ininterrotta cronologia storico artistica.

E’ il caso delle grandi città alcune delle quali hanno visto i loro insediamenti risalire ad epoche preistoriche (III millennio a.c.) e rimanere, in continuità, abitate sino ai giorni nostri. 

Napoli ad esempio, dove, durante i lavori  della nuova linea “1” di trasporto metropolitano, hanno messo in luce straordinari reperti legati all’attività portuale della città.
Strutture archeologiche emerse durante le opere di scavo per la stazione Municipio, nell'omonima piazza - Foto di Armando Mancini

Gli scavi  per la messa a punto della tratta e della  stazione Municipio, più prossima all’ antica linea di costa hanno portato alla luce cinque navi d’epoca imperiale(datate tra il I ed il III secolo d.c.) nella sola zona di piazza Municipio coincidente con l’area portuale dell’antica Neapolis e prodotto migliaia di reperti strettamente collegati all’attività commerciale e all’umanità ad essa collegata, oltre alle antiche strutture portuali.

Le navi erano destinate al trasporto di merci tra il porto e le navi onorarie di maggior stazza ancorate in rada, ma alcune destinate a percorrenze più impegnative lungo la costa e probabilmente in grado di raggiungere anche il porto di Ostia. Lunghe in media circa 15 metri erano costruite in legno di abete con interventi conservativi in antico a testimonianza dell’intenso uso cui erano destinate, ed evidenziavano una abilità costruttiva di notevole livello.

Alcune sono caratterizzate da una estremità a specchio, tagliata cioè in verticale, così come riscontrato in altri ritrovamenti avvenuti in area mediterranea (Tolone ed Ostia). Le imbarcazioni sono state estratte da un letto di fango formatosi a seguito di una alluvione che interrò parte del porto di Neapolis tra il III ed il V secolo d.c., che le ha sigillate in uno stato spesso circa tredici metri e ne ha consentito l’ottima conservazione.

I materiali ritrovati, consistenti in anfore, alcune ancora sigillate, bottiglie di vetro, monete, gioielli, corde, calzari e ceramiche varie, opportunamente restaurati sono stati esposti nella stessa stazione metropolitana in un percorso espositivo strettamente cronologico dove hanno trovato spazio anche gli altri molteplici reperti affiorati nel corso dei lavori di costruzione della linea “1” della linea metropolitana durati più di un decennio e rivelatesi  estremamente proficui da un punto di vista archeologico.

Fabrizio Fattori

Foto di copertina tratta da www.diariopartenopeo.it

Fonte: Nautica Report
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archeologia, reperti archeologici, Neapolis,

La metropolitana delle meraviglie: spunta la quinta imbarcazione



La metropolitana delle meraviglie: spunta la quinta imbarcazione
Cinque imbarcazioni di epoca romana liberate dallo strato di fango riaffiorano nel pozzo del metrò di Piazza Municipio
Il numero delle imbarcazioni trovate nell’area di Piazza Municipio è salito a cinque, ridando vita ad una vera e propria flotta di Neapolis: il sito ormai ritenuto un pozzo ricco di meraviglie è quello del cantiere della nuova metropolitana di Napoli.
Nel 2003 infatti venne ritrovata una barca lunga dieci metri risalente al II secolo d.C. , mentre nel 2005 venne in un primo momento ritrovata una seconda imbarcazione romana e successivamente ne venne riportata alla luce una terza; queste ultime caratterizzate dagli stessi connotati. Qualche anno dopo emerse un quarto natante che comunque non fu l’ultimo: durante i recenti scavi infatti è stata riportata alla luce una quinta imbarcazione, ritrovamenti questi che confermano la grande importanza dell’antico porto di Napoli.
Nel porto romano di Tolone, in Francia, sono state rinvenute altre due imbarcazioni con le stesse prerogative e un’altra vicino ad Ostia; secondo l’archeologa Daniela Giampaola “si tratta di due relitti che sembrano databili tra la fine del II secolo dopo Cristo e gli inizi del III secolo dopo Cristo”. Ulteriori informazioni, prosegue l’archeologa, si potranno divulgare solo nel momento in cui si riuscirà ad analizzare e riportare alla luce anche le ultime due imbarcazioni ritrovate che sembrano molto simili a quelle rinvenute nel cantiere di Piazza Municipio: “Per adesso sulle barche non sono state trovate tracce di eventuali carichi. E nemmeno si è in grado di dire se si muovevano a remi oppure erano provviste di vela: ne sapremo di più solo quando avremo recuperato del tutto i due preziosi reperti”.
Le imbarcazioni rinvenute nel 2005 hanno rivelato una lunghezza di circa 15 metri e molto probabilmente venivano impiegate per il trasporto marittimo di alimenti o merci di altro tipo nei porti vicini; le non ottimali condizioni delle stesse fanno teorizzare che il loro affondamento sia stato causato da violente mareggiate che all’epoca colpirono il porto. Una volta che gli ultimi relitti saranno riportati alla luce si potranno accertare i materiali con cui sono stati costruiti, tra cui il legno che teoricamente dovrebbe avere caratteristiche resinose adatte a resistere all’acqua salmastra.
L’antico porto andrà a fiancheggiare la nuova stazione di Piazza Municipio, con passerelle e musei, volte a valorizzare i numerosi tesori ritrovati durante gli scavi per la costruzione della metropolitana.
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