Bollette luce, da marzo
si cambia
Da marzo non potranno più arrivare
conguagli relativi a periodi superiori ai due anni
28 febbraio 2018 - Novità in arrivo per quanto
riguarda le bollette elettriche: a partire da venerdì
1° marzo non potranno più arrivare conguagli relativi a periodi superiori
ai due anni. Lo stabilisce la legge di Bilancio,
accorciando quindi il periodo che prima era di cinque
anni.
“Nel caso di fatture di energia
elettrica con scadenza successiva al primo marzo – comunica l’Arera -, nei casi di rilevanti ritardi nella
fatturazione da parte dei venditori o nella fatturazione di conguagli per la
mancata disponibilità di dati effettivi per un periodo particolarmente
rilevante, il cliente potrà eccepire la prescrizione, passata da 5 a 2 anni,
cosiddetta breve e pagare soltanto gli ultimi 24 mesi fatturati”.
A essere precisi in realtà i giorni
sono un po’ di più. Il calcolo, infatti, parte dal termine in cui i venditori
sono obbligati a chiedere un pagamento, ossia entro 45 giorni dall’ultimo
giorno fatturato. “Nel caso di ritardo del venditore nel fatturare i conguagli,
pur disponendo tempestivamente dei dati di misura di rettifica, per consumi
riferiti a periodi maggiori di due anni – spiegano dall’Autorità di
Regolamentazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera) – il cliente è
legittimato a sospendere il pagamento, previo reclamo al venditore e qualora
l’Antitrust (Agcm) abbia aperto un procedimento nei confronti di quest’ultimo,
e avrà inoltre diritto a ricevere il rimborso dei pagamenti
effettuati qualora il procedimento Agcm si concluda con
l’accertamento di una violazione”.
“Famiglie e piccole imprese in
questo modo saranno maggiormente protette dal rischio di dover pagare le
cosiddette ‘maxibollette’ – sottolineano dall’Arera -, cioè importi di entità
molto superiore al consueto, derivanti da rilevanti ritardi dei venditori, ad
esempio blocco di fatturazione, rettifiche del dato di misura precedentemente
fornito dal distributore e utilizzato per fatturare o perduranti mancate
letture del contatore da parte dei distributori, laddove tale assenza non sia
riconducibile alla condotta del cliente finale”.
Spariranno, così, i temuti maxiconguagli. La stessa regola entrerà in
vigore anche per le bollette del gas, ma tra un anno, e dell’acqua tra due.
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