Monete S dell'Italia preunitaria
S
Saluto d'argento di Carlo II
- Saluto (moneta):
- — d'oro: moneta (ufficialmente carlino d'oro) da 4,4 g a 24 K. Emesso a Napoli da Carlo I d'Angiònel 1278, aveva lo stesso valore del reale e dell'augustale. Quando i tipi furono modificati daCarlo II d'Angiò che al posto dell'Annunciazione mise la croce gigliata prese il nome di Gigliato.
- — d'argento: moneta d'argento con gli stessi tipi della precedente: stemma degli Angioini (croce di Gerusalemme e gigli) al dritto eAnnunciazione al rovescio.
- — Monete con lo stesso nome furono emesse in Francia ed in Inghilterra.
- Sampierino: soldo d'argento emesso dal Senato di Roma, congiuntamente con il papa, verso il1297 in previsione del Giubileo. Valeva 12 provisini e pesava 1,5 g al titolo di 885/1000. Al dritto San Pietro (da cui il nome) ed al rovescio San Paolo, i patroni della città. È anche la prima moneta in cui l'autorità della chiesa è accanto a quella senatoria.
- Sanese (o senese) d'oro: moneta coniata a Siena, verso il 1340, di peso e bontà simile alfiorino. Dopo il 1486 prese il nome di ducato.
- Saraceno: nome popolare che veniva usato in Italia per il dinar. Il nome di bisante saracenatoera attribuito ai bisanti con scritte arabe, monete d'oro emesse dagli Arabi e pari al solido diBisanzio.
- Scudo (in francese écu, in spagnolo ed in portoghese escudo): nome di monete in oro o argento: furono chiamate così perché le prime recavano lo stemma dell'autorità che le aveva emesse. Furono emessi scudi fino al XIX secolo.
- Secusino (propriamente denaro secusino): emesso a Susa (Secusia in latino) dai Conti di Savoia a partire da Umberto II (1080-1103) fino ad Umberto III (1148-1188). Recava la scritta SECUSIA
- Sesino: moneta generico delle monete di biglione da 6 denari (mezzo soldo) circolanti in tra ilXV ed il XVI secolo: sesino di Avignone, di Milano, perugino, veneto.
- Soldo: da solido. Al tempo di Carlo Magno è una unità di conto, pari a 12 denari. Il primo soldo da 12 denari viene emesso in Italia alla fine del XII secolo a Milano dall'imperatore Enrico IVaccanto ad un grosso da 24 denari.
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