TABELLE DELLE DIETE
e
del VITTO STANDARD
fornito agli ospiti di una Comunità alloggio per anziani
con DISFAGIA
per insufficienza epaticascompensata (ascetica)
per insufficienza renale cronica
per Dieta ipocalorica (1200 kcal/die)
Dieta ipocalorica (1500 kcal/die)
Vitti speciali
Indice
Alimentazione e patologie : disfagia.
Avvertenza importante
Indicazioni nutrizionali
Scelta e preparazione degli alimenti
Consigli pratici per il paziente disfagico
Porzioni di vitto standard e diete per disfagia (peso a crudo, al netto degli scarti)
Apporti approssimativi di energia e nutrienti
Dieta per disfagia - primo livello: purea
Dieta per disfagia - secondo livello: morbida
Dieta per disfagia - terzo livello: semisolida
Dieta per insufficienza epaticascompensata (ascetica)
Apporti approssimativi di energia e nutrienti
Dieta per insufficienza renale cronica – 50g
Apporti approssimativi di energia e nutrienti
Dieta per insufficienza renale cronica – 40g
Apporti approssimativi di energia e nutrienti
Dieta ipocalorica (1200 kcal/die)
Apporti approssimativi di energia e nutrienti
Dieta ipocalorica (1500 kcal/die)
Apporti approssimativi di energia e nutrienti
Vitti speciali
Alternative fisse al menu di base
ALIMENTAZIONE e PATOLOGIE : DISFAGIA.
La disfagia è la sensazione di difficoltà o di ostruzione al passaggio di cibo attraverso la bocca, la faringe o l'esofago.
La disfagia può essere associata a lesioni neurologiche e si definisce "neuromotoria" oppure associata ad alterazioni anatomiche e viene detta "meccanica".
La disfagia può essere associata a lesioni neurologiche e si definisce "neuromotoria" oppure associata ad alterazioni anatomiche e viene detta "meccanica".
Può essere classificata a seconda della sede coinvolta in: orale; faringea; esofagea.
Le cause principali sono rappresentate da patologie come l'ictus o traumi cranici.
Atre cause di disfagia cronica sono:
Atre cause di disfagia cronica sono:
- tumori alla testa e al collo, ingrossamento della tiroide, stenosi benigne;
- infezioni come HIV, candida o herpes;
- perforazione dell'esofago durante intubazione;
- malattia da reflusso gastro-esofageo, in seguito alla quale l'acido gastrico irrita e danneggia la mucosa dell'esofago;
- avvelenamento e/o ustioni.
I sintomi associati a tale patologia sono:
· alterazioni della mimica facciale;
· tosse post deglutizione;
· sensazione di corpo estraneo in gola;
· voce modificata;
· perdita di saliva.
Quando la capacità di deglutire è compromessa si deve porre particolare attenzione alla dieta, in quanto alcuni alimenti e bevande diventano difficili da deglutire e il regime alimentare deve essere modificato in modo da rendere la consistenza del cibo e dei liquidi più idonea. Occorre assolutamente evitare che i cibi e le bevande vengano inalate nelle vie respiratorie con il rischio di una polmonite “ab ingestis” che potrebbe avere delle conseguenze anche molto gravi. Ma allo stesso tempo occorre prevenire sia la malnutrizione che la disidratazione che molto frequentemente conseguono alla disfagia.
AVVERTENZA IMPORTANTE
I consigli dietetici forniti sono principalmente indirizzati alle disfagie di grado lieve e potrebbero non essere sufficienti od adeguati in presenza di disfagia di livello moderato o grave. In particolare, se subito dopo la deglutizione compaiono gorgoglìo, voce roca o umida, tosse è indicata la valutazione della funzione deglutitoria e del grado di disfagia da parte di un logopedista, figura tecnico sanitaria che è in grado di fornire, in collaborazione con il medico specialista, indicazioni specifiche in merito alla consistenza degli alimenti ed alle precauzioni da adottare per limitare il rischio di inalazione.
Alla gestione del paziente disfagico oltre a logopedisti ed infermieri è opportuno che sia coinvolto il Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica ospedaliero territoriale che rappresenta il riferimento per la prevenzione e la cura della malnutrizione legata alla disfagia e che può formulare piani di trattamento nutrizionale, con eventuale inclusione di alimenti a fini speciali (nel rispetto di quanto previsto dalle disposizioni regionali per l’erogazione a carico SSN) e di nutrizione artificiale ove la nutrizione per bocca sia impossibile o insufficiente.
Indicazioni nutrizionali:
La terapia nutrizionale nel paziente affetto da disfagia dovrebbe essere rappresentata solo da cibi che possono essere masticati e deglutiti senza pericolo. Facile da masticare non sempre significa anche facile da deglutire. La dieta da assumere dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:
1) consistenza cremosa, evitando cibi appiccicosi che aderiscono al palato e creano affaticamento, ed evitando cibi frammentati o che si sbriciolano in piccoli pezzi (es. crackers, dolci secchi) che si disperdono nel cavo orale e aumentano la possibilità di soffocamento
2) dovrebbero essere eliminati dagli alimenti le bucce, i semi, la pelle, le lische, le componenti fibrose e filamentose
3) anche gli alimenti di consistenza liquida potrebbero non essere indicati in quanto possono defluire nell’area faringea spontaneamente, senza che venga stimolato il riflesso della deglutizione, e quindi entrare nelle vie respiratorie. Per evitare ciò gli alimenti possono essere resi più densi utilizzando delle sostanze addensanti (disponibili in farmacia)
4) in base al grado di disfagia, possono essere controindicati alimenti con doppia consistenza come: latte coi cereali, minestrina in brodo, passato di verdura con pastina, yogurt con pezzi di frutta.
Scelta e preparazione degli alimenti
1) la scelta adeguata è rappresentata da alimenti che formano un bolo omogeneo all’interno della bocca.
2) in caso sia necessario aumentare l’apporto calorico può essere sufficiente aggiungere, durante la preparazione dei cibi, condimenti quali olio, burro, salse, panna, ecc. senza però abusarne. In aggiunta, od in alternativa, sono disponibili integratori ed alimenti già pronti specifici per disfagici.
3) e’ molto importante nell’arco della giornata consumare con le dovute precauzioni frutta e verdura. L’apporto di fibre aiuta infatti a mantenere una normale funzionalità intestinale prevenendo la stipsi (stitichezza), frequentemente associata alla disfagia.
4) per prevenire la disidratazione e contrastare la stipsi occorre assumere almeno 1 litro e ½ al giorno di liquidi. Nel caso di disfagia per i liquidi sono disponibili in commercio appositi gel che possono essere somministrati con un cucchiaino al posto delle bevande limitando i rischi di inalazione nelle vie aeree. Anche l’aggiunta di sostanze addensanti agli alimenti di consistenza liquida può contribuire alla copertura del fabbisogno di acqua.
Consigli pratici per il paziente disfagico
1) Mangiare in posizione seduta con le braccia comodamente appoggiate ai braccioli della sedia e con il tronco retto. Piegare la testa in avanti e abbassare il mento verso il torace durante la deglutizione.
2) Mangiare lentamente e con attenzione (evitare di parlare o guardare la televisione) assumendo sempre piccole quantità di cibo per volta. Deglutire due o tre volte ogni boccone, bere servendosi di una cannuccia.
3) Consumare tanti pasti poco abbondanti nel corso della giornata, per evitare un’immediata sensazione di sazietà. Si consiglia un frazionamento in almeno 5 pasti al giorno.
4) Evitare di consumare piatti che presentino al tempo stesso componenti solide e liquide. Preferire cibi di consistenza omogenea, più facili da deglutire.
5) Non parlare durante i pasti.
6) Ogni tanto eseguire dei colpi di tosse, per controllare la presenza di cibo in gola.
7) Mantenere un’accurata igiene del cavo orale, evitando ristagni di cibo, muco e saliva che potrebbero compromettere la deglutizione e favorire l’insorgenza di infezioni
PORZIONI DI VITTO STANDARD E DIETE PER DISFAGIA (peso a crudo, al netto degli scarti)
Prodotto | quantità g | Porzioni giorno |
Latte | 200 | 1 |
Fette biscottate | 30 | 1 |
Pasta di semola / | 120 | 2 |
pastina per minestra | 40 | 2 |
Carne di bovino | 120 | 2 |
Pollame | 120 | 2 |
Pesce | 120 | 2 |
Formaggi freschi | 100 | 2 |
Uova | n. 2 | |
Verdure cotte | 250 | 2 |
Verdure crude | 80 | 2 |
Frutta | 200 | 2 |
Pane | 80 | 2 |
Olio di oliva | 40 | |
Sale da cucina | 7.5 |
APPORTI APPROSSIMATIVI DI ENERGIA E NUTRIENTI
Voce | Valore | Specifica | quantità | Percentuali |
Energia | 2051 Kcal | Kcal non proteiche | 1683 | |
Proteine | D’origine animale | 50% | ||
D’origine vegetale | 50% | |||
Grassi | Saturi | 31% | ||
29,4 delle Kcal np totali | Monoinsaturi | 49% | ||
Polinsaturi | 20% | |||
Glucidi | Amido | 80% | ||
70,6% delle Kcal np totali | Semplici | 59 | 20% | |
Fibra | ||||
Colesterolo | 72 mg | |||
Na | 277 mg | escluso sale di cucina aggiunto | ||
K | 2420 mg | |||
Fe | 100 mg | 100 % | ||
Ca | 812 mg | 81 % | ||
VitC | 78,4 mg | 131 % | ||
VitA | 1411 mcg | 202% retinolo equivalente | ||
DIETA PER DISFAGIA - Primo livello: PUREA
Indicazioni: pazienti che iniziano ad alimentarsi ma non sono assolutamente in grado di preparare il bolo alimentare e/o hanno una fase di deglutizione molto compromessa.
Caratteristiche generali della dieta:alimenti di consistenza a purea o a budino, particolarmente densa e compatta, il bolo alimentare è coesivo, omogeneo e presenta uan superficie liscia, non abrasiva ed umida (alimenti addensati, ben amalgamati a consistenza di purea, è consigliato l’uso di addensanti)
Gruppo alimenti | Consigliati | Sconsigliati |
CEREALI e DERIVATI | Crema di grano, di riso, semolino | Pane, grissini, crackers, riso, preparati da forno |
CARNI, PESCE e UOVA | Frullati, omogeneizzati, liofilizzati | Carni filamentose, uova sode, frittate |
LATTE e DERIVATI | Cremosi: panna, besciamella, burro | Yogurt con pezzi di frutta, formaggi a pasta filata |
FRUTTA e VERDURA | Purea, passati, omogeneizzati | Intere o a pezzi, frutta secca o essiccata. |
LEGUMI | Passati (senza buccia) | Interi |
GRASSI | Olio, burro e panna | |
DOLCI | Creme, budini, frappé | Caramelle dure o gomme |
DIETA PER DISFAGIA - Secondo livello: MORBIDA
Indicazioni: disfagia di grado lieve, in presenza di una difficoltà relativa nella fase di preparazione del bolo alimentare.
Caratteristiche generali della dieta: alimenti di consistenza morbida, tritati o tagliati in piccoli pezzi (alimenti morbidi a piccoli pezzi, non frullati)
Gruppo alimenti | Consigliati | Sconsigliati |
CEREALI e DERIVATI | Pasta di piccolo formato, pane ammorbidito | Riso,Cereali croccanti, crackers, grissini. |
CARNI, PESCE e UOVA | Ben cotte, rese tenere con sughi, frittata, strapazzate | Carni filamentose |
LATTE e DERIVATI | Formaggi freschi, panna, besciamella, burro | Yogurt con pezzi di frutta, formaggi a pasta filata |
FRUTTA e VERDURA | V. ben cotte, frutta fresca cotta, passata, sughi. | Verdure filamentose, frutta secca, essiccata. o cruda |
LEGUMI | Passati (senza buccia) | Interi |
GRASSI | Olio, burro e panna | |
DOLCI | Creme, budini, frappé | Caramelle dure e gomme |
DIETA PER DISFAGIA - Terzo livello: SEMISOLIDA
Indicazioni: pazienti che non hanno al capacità di masticare, deglutire o far giungere allo stomaco cibi solidi (stenosi o alterazioni anatomiche) comunque la deglutizione di alimenti sia solidi che liquidi.
Caratteristiche generali della dieta: alimenti morbidi a piccoli pezzi o tritati, non frullati.
Gruppo alimenti | Consigliati | Sconsigliati |
CEREALI e DERIVATI | Pasta, riso, cereali da latte, pane morbido | Preparati molto croccanti. |
CARNI, PESCE e UOVA | Ben cotte, rese tenere con sughi, frittata, strapazzate | Carni filamentose |
LATTE e DERIVATI | Tutti | |
FRUTTA e VERDURA | V. ben cotte, frutta tutta | Verdure filamentose. |
LEGUMI | Passati (senza buccia) | Interi |
GRASSI | Olio, burro e panna | |
DOLCI | Creme, budini, frappé, torte morbide | Caramelle dure e gomme |
DIETA PER INSUFFICIENZA EPATICASCOMPENSATA (ascetica)
Caratteristiche della dieta:
1. sono fornite proteine d’origine vegetale (rapporto AA ramificati/aromatici più favorevole, incrementatodi fibre, maggiore apporto di arginina e ornitina);
2. tra le proteine dorigine animale, sono privilegiate quelle del latte (acidificazione anìmbiente intestinale)
3. carboidrati prevalentemente complessi (ridotta tolleranza CHO)
4. è ridotto l’apporto di Na (non più di 3 g di NaCl die)
PORZIONI (peso a crudo, al netto degli scarti)
Prodotto | quantità g | Porzioni giorno | ||
Latte | 200 | 1 | ||
Fette biscottate | 30 | 1 | ||
Pasta di semola / | 120 | 2 | ||
oppure | pastina per minestra | 40 | 2 | |
Carne di bovino | 120 | 2 | ||
Pollame | 120 | 2 | ||
oppure | Pesce | 120 | 2 | |
Formaggi freschi | 100 | 2 | ||
Uova | 120/ n. 2 | |||
Legumi (freschi/secchi | 150/50 | |||
Verdure cotte | 250 | 2 | ||
oppure | Verdure crude | 80 | 2 | |
Frutta | 200 | 2 | ||
Pane | 80 | 2 | ||
Olio di oliva | 40 | |||
Sale da cucina | max. 3 | |||
Apporti approssimativi di energia e nutrienti
Voce | Valore | Specifica | quantità | Percentuali |
Energia | Kcal | 2000 | ||
Kcal non proteiche | 1634 | |||
Proteine | D’origine animale | 40,2 % | ||
D’origine vegetale | 59.8 % | |||
Grassi | 29,4 delle Kcal np totali | |||
Glucidi | Amido | 77,9% | ||
67,4% delle Kcal np totali | Semplici | 22,1% | ||
Fibra | ||||
Colesterolo | 145,20 mg | |||
Na | 352 mg | escluso sale di cucina aggiunto | ||
K | 2092 mg | |||
Fe | 14,26 mg | 143 % | ||
Ca | 1319 mg | 165 % | ||
VitC | 83 mg | 138 % | ||
VitA | 838,5 mcg | 216% retinolo equivalente |
DIETA PER INSUFFICIENZA RENALE CRONICA – 50G
Adatta ad un soggetto di 80 kg se l’apporto di peso consigliato è di 0,6 g/kg ; ad un soggetto di 60 kg se l’apporto proteico consigliato è di 0,8g/kg
Caratteristiche della dieta:
1.sono fornite proteine d’origine animale (a più elevato valore biologico); 2. è incrementato l’apporto di latte e derivati (maggioro apporto di Ca); 3. è incrementato l’ap- l’apporto di fibre (ridotta produzione di ammonio da parte della flora batterica, aumentata eliminazione fecale); 4. potassio max 70mEq/die (2,8 g/die) 5. fosforo: max 10 mg/kg/die; 6.è ridotto l’apporto di grassi e Na in caso di necessità
PORZIONI (peso a crudo, al netto degli scarti)
Prodotto | quantità g | Porzioni giorno | |
Latte | 200 | 1 | |
Fette biscottate | 30 | 1 | |
Pasta aproteica | 100 | 2 | |
oppure | pastina aproteica | 40 | 2 |
Carne di bovino | 100 | 2 | |
Pollame | 100 | 2 | |
oppure | Pesce | 120 | 2 |
Formaggi freschi | 110 | 2 | |
uova | n. 2 | ||
Verdure cotte | 250 | 2 | |
Verdure crude | 80 | 2 | |
Frutta | 200 | 2 | |
Pane | 80 | 2 | |
Olio di oliva | 40 | ||
Sale da cucina | 3 |
Apporti approssimativi di energia e nutrienti
Voce | Valore | Specifica | quantità | Percentuali |
Energia | 2071 Kcal | Kcal non proteiche | 1871 | |
Proteine | D’origine animale | 73,6 % | ||
D’origine vegetale | 26,4 % | |||
Grassi | Saturi | 31% | ||
32,6 delle Kcal np totali | ||||
Glucidi | Amido | 75,6 % | ||
70,6% delle Kcal np totali | Semplici | 24,3 % | ||
Na | 363 mg | escluso sale di cucina aggiunto | ||
K | 1868 mg | |||
P | 752 mg | |||
DIETA PER INSUFFICIENZA RENALE CRONICA – 40G
Adatta ad un soggetto di 70 kg se l’apporto di peso consigliato è di 0,6 g/kg ; ad un soggetto di 50 kg se l’apporto proteico consigliato è di 0,8g/kg
Caratteristiche della dieta:
1.sono fornite proteine d’origine animale (a più elevato valore biologico), ridurre l’apporto di proteine; 2. incrementare l’apporto di latte e derivati (maggioro apporto di Ca); 3. è incrementato l’apporto di fibre (ridotta produzione di ammonio da parte della flora batterica, aumentata eliminazione fecale); 4. potassio max 70mEq/die (2,8 g/die)
5. fosforo: max 10 mg/kg/die; 6.è ridotto l’apporto di grassi e Na in caso di necessità
PORZIONI (peso a crudo, al netto degli scarti)
Prodotto | quantità g | Porzioni giorno | |
Latte | 200 | 1 | |
Fette biscottate | 30 | 1 | |
Pasta aproteica | 120 | 2 | |
oppure | pastina aproteica | 40 | 2 |
Carne di bovino | 80 | 2 | |
Pollame | 80 | 2 | |
oppure | Pesce | 100 | 2 |
Formaggi freschi | 90 | 2 | |
uova | n. 2 | ||
Verdure cotte | 250 | 2 | |
Verdure crude | 80 | 2 | |
Frutta | 200 | 2 | |
Pane | 80 | 2 | |
Olio di oliva | 40 | ||
Sale da cucina | 3 |
Apporti approssimativi di energia e nutrienti
Voce | Valore | Specifica | quantità | Percentuali |
Energia | 2067 Kcal | Kcal non proteiche | 1900 | |
Proteine | D’origine animale | 73,6 % | ||
D’origine vegetale | 26,4 % | |||
Grassi | Saturi | 31% | ||
33,2 delle Kcal np totali | ||||
Glucidi | Amido | 75,1 % | ||
66,8% delle Kcal np totali | Semplici | 24,3 % | ||
Na | 299,2 mg | escluso sale di cucina aggiunto | ||
K | 1514,1 mg | |||
P | 841,2 mg | |||
DIETA IPOCALORICA (1200 Kcal/die)
La struttura della giornata alimentare deve prevedere:
1. l’eliminazione del secondo piatto dal pranzo
2. l’eliminazione del primo piatto dalla cena.
Caratteristiche della dieta
PORZIONI DIETA IPOCALORICA PORZIONI (peso a crudo, al netto degli scarti)
Prodotto | quantità g | Porzioni giorno | |
Latte | 200 | 1 | |
Fette biscottate | 30 | 1 | |
Pasta di semola | 80 | 1 | |
oppure | |||
Carne di bovino | 120 | 1 | |
Pollame | 120 | 1 | |
oppure | Pesce | 200 | 1 |
Formaggi freschi | 60 | 1 | |
uova | n. 2 | 1 | |
Verdure cotte | 250 | 2 | |
oppure | Verdure crude | 80 | 2 |
Frutta | 200 | 2 | |
Pane | 60 | 2 | |
Olio di oliva | 25 | ||
Sale da cucina | 3 |
Apporti approssimativi di energia e nutrienti
Voce | Valore | Specifica | quantità | Percentuali |
Energia | 1204 Kcal | Kcal non proteiche | 983 | |
Proteine | D’origine animale | 57,2 % | ||
D’origine vegetale | 42,8 % | |||
Grassi | 38,1g | Saturi | 31% | |
34,9 delle Kcal np totali | ||||
Glucidi | Amido | 57.2 % | ||
65,1% delle Kcal np totali | Semplici | 33,7 % | ||
Fibra | ||||
Colesterolo | 86 mg | |||
DIETA IPOCALORICA (1500 Kcal/die)
Caratteristiche della dieta
La struttura della giornata alimentare deve prevedere:
1. l’eliminazione del secondo piatto dal pranzo
PORZIONI DIETA IPOCALORICA PORZIONI (peso a crudo, al netto degli scarti)
Prodotto | quantità g | Porzioni giorno | |
Latte | 200 | 1 | |
Fette biscottate | 15 | 1 | |
Pasta di semola | 80 | 1 | |
oppure | / | / | / |
Carne di bovino | 100 | 2 | |
Pollame | 100 | 2 | |
oppure | Pesce | 200 | 2 |
Formaggi freschi | 60 | 2 | |
uova | n. 2 | ||
Verdure cotte | 250 | 2 | |
oppure | Verdure crude | 80 | 2 |
Frutta | 200 | 2 | |
Pane | 60 | 2 | |
Olio di oliva | 25 | ||
Sale da cucina | 3 |
Apporti approssimativi di energia e nutrienti
Voce | Valore | Specifica | quantità | Percentuali |
Energia | 1498 Kcal | Kcal non proteiche | 1204 | |
Proteine | D’origine animale | 50,1 % | ||
D’origine vegetale | 49,8 % | |||
Grassi | Saturi | 31% | ||
37,9 delle Kcal np totali | ||||
Glucidi | Amido | 70 % | ||
62,1% delle Kcal np totali | Semplici | 30 % | ||
Fibra | ||||
Colesterolo | 120 mg | |||
VITTI SPECIALI
PAZIENTI AFFETTI DA GASTROENTERITE ACUTA
Il regime dietetico, normocalorico e normoproteico, è caratterizzato dalla drastica riduzione dell’apporto fibre e lattosio.
Colazione e spuntino di metà pomeriggio | Tea e fette biscottate |
Pranzo e cena | Pasta o minestra con sughi semplici pane o crackers carne ai ferri o pesce bollito frutta cotta |
Grassi di condimento | olio di oliva |
PAZIENTI AFFETTI DA ALLERGIE AL NICHEL
Alimenti permessi | pollame e qualsiasi tipo di carne, pesce (ad esclusione delle aringhe) uova, latte, yogurt burro margarina, formaggi |
Alimenti consentiti in quantità ridotte | birra, caffè, vino cavolfiore, cavolo, cetriolo, carote, lattuga, farina non di grano tenero frutta fresca (escluse le pere) marmellata, patate riso raffinato |
Alimenti vietati | aringhe, ostriche, asparagi, spinaci, piselli, funghi, mais, cipolle, pomodori, cibi in scatola farina di grano intero lievito in polvere pere, rabarbaro, tea, cacao, cioccolato, |
ALTERNATIVE FISSE AL MENU DI BASE
Per il primo piatto
- pasta in bianco (burro e parmigiano) - pasta al pomodoro - semolino (al pomodoro, in brodo di verdura, in brodo di carne, in brodo di ceci, con passa ta di zucchine, olio e parmigiano) - minestra in (passato di verdura, olio e parmigiano, brodo vegetale, al pomodoro, in brodo di carne) |
Per il secondo piatto
- carne macinata: polpettine al forno, ai funghi, al pomodoro; - petto di tacchino ai ferri; - formaggi freschi (primosale, bocconcino, stracchino, ricotta. |
Per il contorno
- purea di patate; |
Per la frutta
- frutta cotta (mele, prugne); - succo di frutta; |
Per il secondo piatto
- pane all’olio. |
Queste alternative ed in particolare la preparazione gastronomica di queste, verranno opportunamente ruotate nell’arco della settimana a discrezione della cucina, ma in modo tale da evitare frequenti ripetizioni.
SOSTITUZIONI
In ogni caso le sostituzioni al menu di base, ai VITTI SPECIALI e alle diete del dietetico (con gli alimenti citati nel presente allegato o con qualsiasi altro alimento - omogenizzati, yogurt, composta di frutta se si dovesse rendere necessario) debbono essere effettuate a parità di apporto energetico e di nutrienti.
Il vitto o la dieta, una volta effettuate le sostituzioni, deve quindi fornire al paziente la stessa quota di energia e nutrienti prevista in partenza.
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