7 anni fa il 15 aprile 2011 nasceva Ruocco Tribù
7 anni fa il 15 aprile 2011 nacque " Ruocco Tribù."
L'iniziativa suscitò molto interesse tanto che nacquero altre iniziative o sentirono la necessità di attirare su di loro una parte dell'attenzione che il mio Blog stava realizzando.
Ho cercato n questi anni di suscitare interesse intorno al cognome che porto e ho raccolto tanto materiale che smentiscono quello che dicono i venditori di titoli araldici, quello che racconta qualcuno inventandosi posizioni di rendita e titoli che non trovano riscontri documentali.
Tutto quello che ho trovato l'ho postato nel blog.
Una storia che ha radici profonde nella nascita dell'umanità che crescendo ha preso atteggiamenti diversi e contrastanti, con accezioni positive e anche negative le stesse comuni agli che sono discesi dai primi uomini creati o pervenuti da altre realtà planetarie.
I cognomi o i patronimici sono venuti col tempo affermando pratiche o tendenze, fisionomie o atteggiamenti, comportamenti o convincimenti, provenienze e identificazioni, moti dell'anima e semplicemente usi e mestieri, inclinazioni o tendenze.
Con l'istituzione dello stato civile, nonostante i censimenti dei secoli già trascorsi, Napoleone cercò di dare un volto alle somiglianze e alle appartenenze comportamentali. Vennero fuori cosi altri nomi di nuclei che si riconoscevano come famiglie, come appartenenti alle stesse ragioni culturali, etniche e comportamentali.
Ruac mi è sembrato la radice più vera che abbia potuto generare il cognome RUOCCO.
Il termine ruach hakodesh si trova una volta in Salmo 51:11 (Salmo 50 nella numerazione della Vulgata, seguita da molte bibbie cattoliche) e due volte anche nelLibro di Isaia (Isaia). Queste sono le sole tre volte che la frase precisa "ruach hakodesh" viene usata nelle Scritture ebraiche, sebbene la parola ruach (רוח, letteralmente "respiro/soffio" o "vento") in varie combinazioni sia usato spesso, e anche l'aggettivo kodesh ("santo") sia usato frequentemente. Il sostantivo ruach può significare sia vento, sia una qualche forza motrice invisibile ("spirito").
Il verso dei colombi non fanno altro che ripeterlo e in quello che, al momento, passa il convento sembra la radice più adatta ad identificare la nascita di questo cognome che non fa altro che ripetere l'anelito di vita che ci anima e si manifesta nel bene e nel male.
Ho raccolto esempi di virtù ed esempi di malessere per non separare i buoni dai cattivi che per qualche motivo sono stati indotti a reagire violentemente nei confronti di chi li osteggiava impedendo loro di vivere in pace per realizzare le proprie aspettative di vita e di crescita sociale.
Chi avrà la pazienza di percorrere le pagine di questo blog troverà qualcosa che lo farà felice ritrovando sentimenti dimenticati o in qualche modo osteggiati dall'invidia
per non aver saputo fare quello che questi fratelli hanno fatto.
Soltanto poche volte ho trovato qualcuno che mi è venuto contro per bocciare
persone che nel ritrovarsi con uguale cognome non si sono sentiti estranei ma fratelli persi per strada lungo una storia infame di separazioni in cerca di motivi di sopravvivenza con la necessità di ritrovarsi per ricongiungersi.
Ogni volta che avverto queste storie il mio cuore si fa più grande , più accogliente.
più felice.
I tratti sono gli stessi dei miei, i nomi si ripetono come una litania senza strafare anche quando le esperienze nuove sono accompagnate da nuovi esisti.
Il termine ruach hakodesh si trova una volta in Salmo 51:11 (Salmo 50 nella numerazione della Vulgata, seguita da molte bibbie cattoliche) e due volte anche nelLibro di Isaia (Isaia). Queste sono le sole tre volte che la frase precisa "ruach hakodesh" viene usata nelle Scritture ebraiche, sebbene la parola ruach (רוח, letteralmente "respiro/soffio" o "vento") in varie combinazioni sia usato spesso, e anche l'aggettivo kodesh ("santo") sia usato frequentemente. Il sostantivo ruach può significare sia vento, sia una qualche forza motrice invisibile ("spirito").
Il verso dei colombi non fanno altro che ripeterlo e in quello che, al momento, passa il convento sembra la radice più adatta ad identificare la nascita di questo cognome che non fa altro che ripetere l'anelito di vita che ci anima e si manifesta nel bene e nel male.
Ho raccolto esempi di virtù ed esempi di malessere per non separare i buoni dai cattivi che per qualche motivo sono stati indotti a reagire violentemente nei confronti di chi li osteggiava impedendo loro di vivere in pace per realizzare le proprie aspettative di vita e di crescita sociale.
Chi avrà la pazienza di percorrere le pagine di questo blog troverà qualcosa che lo farà felice ritrovando sentimenti dimenticati o in qualche modo osteggiati dall'invidia
per non aver saputo fare quello che questi fratelli hanno fatto.
Soltanto poche volte ho trovato qualcuno che mi è venuto contro per bocciare
persone che nel ritrovarsi con uguale cognome non si sono sentiti estranei ma fratelli persi per strada lungo una storia infame di separazioni in cerca di motivi di sopravvivenza con la necessità di ritrovarsi per ricongiungersi.
Ogni volta che avverto queste storie il mio cuore si fa più grande , più accogliente.
più felice.
I tratti sono gli stessi dei miei, i nomi si ripetono come una litania senza strafare anche quando le esperienze nuove sono accompagnate da nuovi esisti.
Partecipate dando il vostro contributo storico, culturale, morale raccontando le vostre storie, aprendo i vostri cuori, offrendo la vostra vicinanza e chi ne necessità.
Avverto di far parte di una grande famiglia che si è protratta nei secoli nella piena libertà di esperienze culturali, umanitarie e religiose.
Raccontiamo la nostra storia raccontando le vostre storie per ridurre le distanza che ci separano anche soltanto fisicamente.
Quel poco che ho messo assieme lo lascerò a chi ha voglia di continuare il mio lavoro anche da oggi rinnovando l'invito a non separarvi dagli altri ma di essere solamente e solidamente più vicini fra noi.
Gioacchino Ruocco - Ostia Lido - 13.05.018
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