Buddy Holly
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Buddy Holly | ||
---|---|---|
Buddy Holly (1958) | ||
Nazionalità | Stati Uniti | |
Genere | Rockabilly[1] Rock and roll[1] | |
Periodo di attività | 1956-1959 | |
Album pubblicati | 53 | |
Studio | 3 | |
Raccolte | 50 |
Buddy Holly, nome d'arte di Charles Hardin Holley (Lubbock, 7 settembre 1936 – Clear Lake, 3 febbraio 1959), è stato un cantautore e chitarrista statunitense.
La sua musica, che passa dal pop al rockabilly ed al rock and roll (egli fu proprio uno dei primi grandi interpreti di tal genere) lo rese molto apprezzato dai giovani negli anni cinquanta.[2] La sua prematura scomparsa a soli 22 anni in un tragico incidente aereo in cui perirono anche Ritchie Valens e Big Bopper, spesso denominata "la prima grande tragedia del rock"[3], ha considerevolmente contribuito ad alimentarne il mito.[4]
La rivista Rolling Stone l'ha inserito al tredicesimo posto nella lista dei 100 migliori artisti.[5]
Il critico Bruce Eder, l'ha definito "l'individuo dalla forza creativa più influente del primo rock n roll"[6].
Il suo lavoro ha ispirato e influenzato molti musicisti contemporanei e successivi, come The Beatles, Elvis Costello, The Rolling Stones, Don McLean, Bob Dylan, Bruce Springsteen, Steve Winwood, e Eric Clapton, e ha esercitato una profonda influenza sulla musica popolare[7].
Buddy Holly definì la formazione standard di una rock n roll band (due chitarre, basso, e batteria), e fu tra i primi rocker a scrivere, produrre, ed eseguire i propri brani.
Fu uno dei primi musicisti ad essere inserito nella Rock and Roll Hall of Fame, nel 1986, anno della sua istituzione[8].
Biografia
Quarto figlio di Lawrence Odell Holley (1901-1985) ed Ella Pauline Drake (1902-1990) , Iniziò a cantare durante gli anni del liceo, e verso la metà degli anni cinquanta cantava e suonava musica country and western in piccoli locali del sud-ovest degli Stati Uniti d'America. Sempre più attratto dalla musica rock, Holly registrò vari brani sia come solista sia come leader di un gruppo, The Crickets, per i quali firmò il grande successo That'll Be the Day nel 1957.
Il titolo di questa canzone era curiosamente ispirato a una frase che l'attore John Wayne ripeteva nel film Sentieri selvaggi, uscito l'anno prima[9].
Nello stesso anno il suo singolo Peggy Sue scalò le classifiche, rendendolo popolarissimo e pari ad Elvis Presley nello scatenare l'entusiasmo del pubblico. Holly e i Crickets ebbero un regolare programma radiofonico (1955-1958) e suonarono in tutto il mondo.
Il tono accattivante e il fascino fanciullesco della sua voce e delle sue canzoni che valsero il successo a Buddy Holly segnarono però anche il declino del rock and roll. Holly scrisse ed eseguì pezzi memorabili, sia in versione solista sia con il complesso dei Crickets.
Nello stesso periodo Holly partecipò, sia come solista sia con i Crickets, ai principali varietà televisivi statunitensi.
La fenomenale carriera fu bruscamente interrotta da un incidente aereo. Il 3 febbraio 1959, chiamato anche il "giorno in cui la musica morì" (The Day the Music Died), scomparvero assieme a lui anche gli artisti rock Ritchie Valens e The Big Bopper (nome d'arte di J.P. Richardson). Scampò al disastro il chitarrista di Holly, Tommy Allsup, che perse il posto sull'aereo, a favore di Valens, dopo il lancio di una monetina.
Carriera[modifica | modifica wikitesto]
I Crickets[modifica | modifica wikitesto]
Holly vide Elvis Presley cantare a Lubbock nel 1955, e cominciò ad incorporare uno stile rockabilly, simile a quello delle Sun Records, con tanto di chitarra acustica e basso[10]. Il 15 ottobre 1955, Holly, insieme a Bob Montgomery e Larry Welborn, aprì il concerto per Presley[11] a Lubbock, in cerca di attenzione da parte di qualche talent scout di Nashville[12]. La transizione al rock and roll di Holly, continuò con l'apertura del concerto di Bill Haley & His Comets in uno show locale, organizzato da Eddie Crandall, il manager di Marty Robbins[11].
Seguendo le sue performance, la Decca Records, gli stipulò un contratto nel febbraio del 1956, sbagliando però il suo vero cognome (Holley) e storpiandolo in "Holly"[11]. Fu grazie a questo errore che, inconsapevolmente, la Decca coniò il cognome con il quale l'artista sarebbe divenuto celebre in tutto il mondo.
Holly formò la sua prima band e le diede il nome di The Crickets. La formazione consisteva in: Holly (voce e chitarra principale), Niki Sullivan (seconda chitarra), Joe B. Mauldin (basso), e Jerry Allison (batteria). Il gruppo andò a Nashville per tre sessioni di registrazione con il produttore Owen Bradley[13]. Tra le tracce registrate, c'era una prima versione di That'll Be the Day, canzone ispirata alla celebre frase di John Wayne nel film Sentieri selvaggi del 1956. Questa prima versione era più lenta rispetto all'originale, e in una tonalità differente. La Decca pubblicò due singoli: Blue Days, Black Nights e Modern Don Juan.
Seguirono problemi contrattuali, durante i quali Holly cambiò manager e stipulò un contratto come artista singolo per un'etichetta sussidiaria della Decca, la Coral Records[14]. I Crickets, firmarono per la Brunswick Records, un'altra sussidiaria della Decca[15].
Il 27 maggio del 1957, That'll Be the Day fu pubblicata come singolo, ed ottenne un grandissimo successo di pubblico, scalando le classifiche di Billboard US il 23 settembre, e raggiungendo la posizione numero 1 nell' UK Singles Chart per tre settimane, a novembre. I Crickets eseguirono dal vivo That'll Be the Day e Peggy Sue all'Ed Sullivan Show, il primo dicembre[11]. Inoltre, Peggy Sue fu eseguita al The Arthur Murray Party il 29 dicembre, costituendo l'unica registrazione di un'apparizione televisiva dei Crickets, durante tutto il 1957[16]. Il successo della formazione fu tale che, sempre nel 1957, furono l'unico gruppo di musicisti bianchi ad esibirsi in un tour di musicisti neri di rock and roll[17].
Siccome Holly aveva due contratti, uno come membro dei Crickets e uno come solista, due furono gli album di debutto dell'artista pubblicati. Il 27 novembre del 1957, uscì il primo album di Buddy Holly con i Crickets: The Chirping Crickets mentre il 20 febbraio 1958, fu pubblicato il primo album, omonimo, di Buddy Holly come solista[18].
Nel gennaio del 1958, Holly e i Crickets, si esibirono in un tour in Australia, mentre a marzo, fu la volta dell'Inghilterra[19]. Ad aprile dello stesso anno, fu pubblicato il loro terzo e ultimo album, That'll Be The Day.
Nelle note di copertina dell'album Buddy Holly: The Definitive Collection, Billy Altman notò che il brano Peggy Sue inizialmente si intitolava Cindy Lou, ma Holly cambiò il nome ispirandosi alla fidanziata del batterista dei Crickets, Jerry Allison, ovvero Peggy Sue Gerron. Holly scrisse il brano True Love Ways ispirandosi alla relazione con la moglie, Maria Elena. Il brano fu registrato il 21 ottobre del 1958, al Decca's Pythian Temple.
Il matrimonio e la vita a New York[modifica | modifica wikitesto]
Nel giugno 1958, Holly incontrò Maria Elena Santiago[20], ragazza della quale si innamorò, a tal punto da chiederle di sposarlo. Convolarono a nozze due mesi dopo, il 15 agosto del 1958, a Lubbock[20]. Per il loro cinquantesimo anniversario, Maria Elena rilasciò un'intervista al "Lubbock Avalanche-Journal", nella quale dichiarò che il primo incontro tra lei e Buddy fu magia pura e che il loro rapporto aveva qualcosa di speciale. Parole testuali furono: "Egli entrò nella mia vita quando io ne avevo bisogno, ed io entrai nella sua allo stesso modo"[21]. Holly e Maria, una volta sposati, partirono in luna di miele per Acapulco[20]. Quando Holly riprese la sua attività di musicista, Maria partì con lui in tour.
A New York, Holly vide crescere le proprie ambizioni di musicista, sempre più deciso a calcare la scena. Possedeva un appartamento nel Greenwich Village. Qui registrò una serie di canzoni acustiche, come "Crying, Waiting, Hoping" e "What To Do", incluse nella raccolta "Apartment Tapes", pubblicata dopo la sua morte[22].
Holly frequentava molti locali di musica a New York, incluso il The Village Gates, il Blue Note, il Village Vanguard, e il Johnny Johnson's. Spesso, Holly si recava a far visita allo zio di Maria, e suonava il piano a casa sua. Holly diede inoltre il via ad alcune collaborazioni con musicisti soul o rock and roll, nella speranza di poter fare un disco con Ray Charles o Mahalia Jackson. Il suo desiderio era di lavorare al cinema, apparendo in qualche film, così come altri cantanti rock and roll contemporanei, ad esempio Elvis Presley o Eddie Cochran[20].
Buddy Holly Story[modifica | modifica wikitesto]
La vita e i successi di Holly sono stati portati sullo schermo dal film The Buddy Holly Story (1978) e sui palcoscenici dal musical Buddy: The Buddy Holly Story (1990). Holly compariva come figura minore anche tra i personaggi del film La Bamba.
Il 16 settembre 2003 è stato dedicato alla sua figura un monumento nel luogo in cui avvenne l'incidente mortale, ma questo non è l'unico tributo che gli è stato donato: per esempio tante rockstar, influenzate dalla sua musica, hanno inserito omaggi a Buddy Holly nei loro brani.
Valga per esempio del celebre brano power pop (intitolato appunto Buddy Holly, pubblicato il 7 settembre 1994, in occasione di quello che sarebbe stato il suo 58º compleanno) dei Weezer, il cui videoclip fu inserito tra i contenuti bonus del CD di installazione del sistema operativo Microsoft Windows 95.
In Pulp Fiction di Quentin Tarantino, nel locale Jack Rabbit Slim's a tema anni cinquanta sono incluse le stelle dell'epoca, tra cui un cameriere travestito da Buddy Holly (Steve Buscemi).
In American Graffiti di George Lucas, uno dei protagonisti afferma che il rock and roll non è più lo stesso dalla sua morte.
I Beatles, quando ancora si chiamavano The Quarry Men, fecero una cover di That'll Be the Day con due chitarre in una registrazione casereccia, che appare nell'Anthology 1. Inoltre, nel loro album Beatles for Sale, appare una cover di un brano di Holly, Words of Love, mentre I'll Follow the Sun è ispirata alla morte di quest'ultimo.
La canzone American Pie di Don McLean è un tributo a Buddy Holly. Il brano parla dei terribili eventi del "giorno in cui la musica morì" (The Day the Music Died), il 3 febbraio 1959, in cui Buddy Holly morì (insieme a Ritchie Valens e J.P. Richardson).
Il cantautore americano James Taylor ha riarrangiato Everyday trent'anni dopo in modo impeccabile, evidenziando l'estro innovativo e mirabile dell'artista prematuramente scomparso.
Hollywood Walk of Fame[modifica | modifica wikitesto]
Il 7 settembre 2011 (giorno del suo settantacinquesimo compleanno, se fosse stato ancora in vita), ricevette una stella postuma nella Hollywood Walk of Fame. Alla cerimonia erano presenti la vedova Maria Elena Santiago, Phil Everly, Peter Asher, Priscilla Presley, e l'attore Gary Busey, il quale interpretò il ruolo di Holly, nel film The Buddy Holly Story[23].
Film e musical su Buddy Holly[modifica | modifica wikitesto]
La leggenda di Buddy Holly, ispirò un film biografico, girato ad Hollywood, The Buddy Holly Story del 1978. Holly era interpretato dall'attore Gary Busey, il quale ricevette una nomination agli Academy Award, come migliore attore. Il film fu criticato dalla comunità rock e dai famigliari di Holly, per la sua inaccuratezza. Per questo motivo, nel 1985, Paul McCartney produsse un documentario intitolato The Real Buddy Holly Story, il quale includeva interviste a Keith Richards, Phil and Don Everly, Sonny Curtis, Jerry Allison, i famigliari di Holly, e McCartney stesso.
Nel 1987, Marshall Crenshaw, interpretò Buddy Holly nel film "La Bamba". La versione di Crenshaw del brano "Crying, Waiting, Hoping" entrò a far parte della colonna sonora ufficiale del film, il quale ricordava anche il disastro aereo in cui perì Holly assieme a Ritchie Valens e The Big Bopper.
Buddy - The Buddy Holly Story è un celebre musical di successo ispirato alla vita di Buddy Holly.
Riferimenti a Buddy Holly, si possono trovare anche nell'episodio "How the Tess Was Won" della serie Quantum Leap.
Nel telefilm Quantum Leap nell'episodio 1x4 "Un marito per Tess" viene ricordata la figura di Buddy Holly mentre sta componendo la sua canzone "Peggy Sue" tanto che il protagonista il dottor Samuel Beckett gli suggerisce come iniziare la canzone avendone riconosciuto il testo.
Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]
- Nella serie animata Pearlie, Buddy Holly è parodiato come Buggy Holly.
- Un episodio di The Young Ones, contiene riferimenti a Buddy Holly.
- La canzone di Buddy Holly True Love Ways fu usata nella pubblicità Panda Cheese's Never Say No to Panda, creata per la compagnia egizia Arab Dairy.
Discografia[modifica | modifica wikitesto]
Buddy Holly ha pubblicato solo tre album nella sua carriera. Nonostante tutto, le sue registrazioni sono state così prolifiche che la Coral Records fu abile nel pubblicare nuovi album e singoli per 10 anni dopo la sua morte, grazie al missaggio della tecnica musicale, delle registrazioni in studio e di quelle fatte in casa. Le registrazioni con le prove dei brani di Holly furono oggetto di overdubbing nelle registrazioni in studio per renderli più commerciali. I migliori pezzi trattati in questo modo sono considerati i primi singoli postumi, come i due singoli del 1959 Peggy Sue Got Married e Crying, Waiting, Hoping, prodotti da Jack Hansen, con il coro delle Ray Charles Singers che simulano un'autentica registrazione dei Crickets. Si suppone che Crying, Waiting, Hoping sia la parte "A" del 45 giri, con una perfetta sintonia tra la parte corale e quella del cantante. La sessione di Hansen, nella quale le ultime sei esibizioni originali di Holly sono state oggetto di overdubbing, venne pubblicata nel 1960 dalla Coral LP col titolo The Buddy Holly Story, Vol. 2. Le migliori registrazioni postume fatte in studio includono i brani Wishing e Reminiscing.
Buddy Holly ha continuato a promuovere e vendere alla pari di un artista "attivo", e le sue registrazioni hanno sempre avuto un seguito di fedelissimi, specialmente in Europa. La richiesta del suo materiale non ancora pubblicato è stata talmente grande che Norman Petty rispolverò tutto il materiale in suo possesso e lo ripubblicò sempre grazie all'overdubbing: tracce alternative delle registrazioni in studio, capolavori in originale rifiutati, Crying, Waiting, Hoping e altre cinque canzoni del 1959 (con l'aggiunta di nuovi arrangiamenti di surf-guitar), e persino alcuni demo amatoriali del 1954 (dove la voce flebile viene spesso mascherata dall'aumento della presenza dell'orchestra). L'ultimo album di Holly è stato Giant (con il singolo Love is Strange), uscito nel 1969. Tra gli overdubs di Jack Hansen del biennio 1959–60, quelli di Norman Petty degli anni sessanta, le altre versioni di provenienza esterna e i brani originali di Holly, i collezionisti e gli appassionati possono spesso scegliere tra diverse versioni della medesima canzone.
Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]
Album[modifica | modifica wikitesto]
Anno | Mese | Album | Catalogo | ||
---|---|---|---|---|---|
US Charts | UK Charts | ||||
1957 | Novembre | The "Chirping" Crickets | Brunswick 54038 | LVA 9081 | |
1958 | Marzo | Buddy Holly | Coral 57210 | LVA 9085 | |
Aprile | That'll Be the Day | Decca 8707 |
Compilation[modifica | modifica wikitesto]
Anno | Mese | Album | Catalogo | |
---|---|---|---|---|
US Charts | UK Charts | |||
1959 | Marzo | The Buddy Holly Story | Coral 57279/757279 (US #11) | LVA 9105 (UK #2) |
1960 | Marzo | The Buddy Holly Story, Vol. 2 | Coral 57326/757326 | LVA 9127 (UK #7) |
1961 | Ottobre | That'll Be the Day | Ace of Hearts AH3 (UK #5) | |
1963 | Febbraio | Reminiscing | Coral 57426/757426 (US #40) | LVA 9212 (UK #2) |
1964 | Maggio | Showcase | Coral 57450/757450 | LVA 9222 (UK #3) |
1965 | Gennaio | Holly in the Hills | Coral 57463/757463 | LVA 9227 (UK #13) |
1966 | Aprile | The Best of Buddy Holly | Coral CXB-8/CXSB-8 | |
1967 | Marzo | Buddy Holly's Greatest Hits | Coral 57492/757492 | Ace of Hearts AH148 (UK #9) |
1969 | Gennaio | Giant | Coral 757504 | MCA MUPS 371 (UK #13) |
1970 | Maggio | Buddy Holly's Greatest Hits, Volume 2 | CP/CPS47 | |
1971 | ? | Good Rockin | Vocalion 73923 | |
Settembre | Remember | CPS 71 | ||
1972 | Agosto | Buddy Holly: A Rock & Roll Collection | Decca DXSE-207 | |
1974 | Ottobre | Legend | CDMSP 802 | |
1975 | Agosto | Rave On | MFP 50176 | |
Novembre | The Buddy Story | SM 301-5 | ||
Novembre | The Nashville Sessions | CDLM 8038 | ||
1977 | Novembre | Western & Bop | CDLM 8055 | |
1978 | Maggio | Buddy Holly & The Crickets 20 Golden Greats | 3040 | MCA EMTV 8 (UK #1) |
1979 | Marzo | The Complete Buddy Holly | CDMSP807 | |
1982 | Novembre | The Great Buddy Holly | 31037 | |
1983 | ? | For the First Time Anywhere | MCA-27059 | |
1985 | Ottobre | From the Original Master Tapes | 5540 | MCLD19186 |
1989 | Febbraio | 20 Golden Greats: Buddy Holly | DMCTV1 | |
1989 | Febbraio | True Love Ways | Telstar STAR 2339 (UK #8) | |
1991 | Agosto | Golden Greats | MCLD19046 | |
1993 | Febbraio | Words of Love | PolyGram TV 5144872 (UK #1) | |
1993 | Settembre | The Buddy Holly Collection | 10883 | MCA10883.2 |
1994 | Aprile | That'll Be the Day | MCLD19242 | |
Settembre | Greatest Hits | |||
Ottobre | Cover to Cover | MCCD177 | ||
1995 | Maggio | The Buddy Holly Tapes | 7013 | |
1999 | Aprile | 20th Century Masters: The Millennium Collection | 11956 | AAMCAD11956 |
Agosto | The Very Best of Buddy Holly | PLATCD518 | ||
2001 | Febbraio | Peggy Sue | CD6247 | |
Love Songs | MCBD19522 | |||
Giugno | Forever 22 with The Picks | SMDCD293 | ||
Settembre | The Buddy Holly Story | 5446702 | ||
2002 | Gennaio | The Singles Plus (2CD) | BS81262 | |
Marzo | Only the Love Songs | 3555 | ||
Settembre | The Best of Buddy Holly | MCBD19506 | ||
2003 | Febbraio | Reminiscing | 1102992 | |
Giugno | Singles Collection: Complete Coral Singles | 1132122 | ||
2004 | Marzo | Chirping Crickets: 4 Bonus Tracks | 159202 | |
Aprile | Buddy Holly: 3 Bonus Tracks | 159202 | ||
2005 | Ottobre | Gold | 454302 | 9881400 |
Ottobre | The Ultimate Collection | 9831134 | ||
2006 | Aprile | Definitive Collection | B0004710-02 | GEFB000471002.2 |
2009 | Gennaio | Down the Line: Rarities | B0011675-02 | |
2009 | Febbraio | Memorial Collection | B0011337-02 |
Singoli[modifica | modifica wikitesto]
Buddy Holly realizzò singoli con il proprio nome e con band differenti. Le abbreviazioni presenti nella colonna "Artista" vanno intese come segue: (C) = The Crickets; (BH) = Buddy Holly; (BH+C) = Buddy Holly & The Crickets.
The Crickets suonarono e realizzarono singoli dal 1957 al 1958.
Anno | Titolo | Artista | Posizione in classifica | ||
---|---|---|---|---|---|
U.S. Hot 100[26] | U.S. R&B | U.K. | |||
1956 | Blue Days, Black Nights | BH | — | — | — |
Modern Don Juan | — | — | — | ||
1957 | That'll Be the Day | 1 | 2 | 1 | |
I'm Looking for Someone to Love | — | — | — | ||
Words of Love | — | — | — | ||
Rock Around with Ollie Vee | — | — | — | ||
Everyday | — | — | — | ||
Peggy Sue | 3 | 3 | 6 | ||
Listen To Me | — | — | 16 | ||
Oh, Boy! | BH+C | 10 | 15 | 3 | |
1958 | Love Me | BH | — | — | — |
I'm Gonna Love You Too | — | — | — | ||
Maybe Baby | BH+C | 17 | 8 | 4 | |
Rave On | BH | 37 | — | 5 | |
Think It Over | 27 | 9 | 11 | ||
Fool's Paradise | 58 | — | — | ||
Early in the Morning | 32 | — | 17 | ||
It's So Easy | — | — | — | ||
Heartbeat | 82 | 4 | 30 | ||
1959 | It Doesn't Matter Anymore | 13 | — | 1 | |
Raining in My Heart | 88 | — | — | ||
Love's Made a Fool of You | C | — | — | 39 | |
Midnight Shift | BH | — | — | 26 | |
Peggy Sue Got Married | — | — | 13 | ||
1960 | True Love Ways | — | — | 25 | |
Learnin' the Game | — | — | 36 | ||
1961 | What to Do | — | — | 34 | |
You're So Square (Baby I Don't Care) / Valley of Tears | — | — | 12 | ||
1962 | Reminiscing | 68 | — | 17 | |
1963 | Brown Eyed Handsome Man | — | — | 3 | |
Bo Diddley | — | — | 4 | ||
Wishing | — | — | 10 | ||
What to Do (re-recording) | — | — | 27 | ||
1964 | You've Got Love | BH+C | — | — | 40 |
1969 | Love Is Strange | BH | — | — | — |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b (EN) Buddy Holly, su AllMusic, All Media Network..
- ^ Buddy Holly | Biography | AllMusic.
- ^ american pie Archivi Toylet Mag | Toylet Mag |.
- ^ The History of Rock Music. Buddy Holly: biography, discography, reviews, links.
- ^ 100 Greatest Artists: Buddy Holly | Rolling Stone.
- ^ Eder, Bruce. "Buddy Holly". Allmusic.com. Retrieved January 9, 2007.
- ^ NPR article: "Buddy Holly: 50 Years After The Music Died".
- ^ Buddy Holly". rockhall.com. Retrieved February 12; 2009.
- ^ (EN) That'll Be the Day, Rollingstone.
- ^ History of Rock & Roll. By Thomas E. Larson. Kendall/Hunt Publishing Company, Dubuque, Iowa. Copyright 2004. Page 43.
- ^ a b c d "Buddy Holly Timeline: 1936 to 1956". Buddy Holly Center, City of Lubbock. Retrieved February 11, 2009.
- ^ "Buddy Holly: Musical Influence ('Timeline: Follow the Story Through the Years', section)". Des Moines Register. Retrieved February 4, 2009.
- ^ "Oh boy: Why Buddy Holly still matters today". London: The Independent. January 23, 2009. Retrieved February 16, 2009.
- ^ "Show 12 – Big Rock Candy Mountain: Rock 'n' roll in the late fifties. [Part 2] : UNT Digital Library". Pop Chronicles. Digital.library.unt.edu. April 27, 1969. Retrieved September 2, 2010.
- ^ "Buddy Holly Timeline: 1957". Buddy Holly Center, City of Lubbock. Retrieved February 16, 2009.
- ^ "Buddy Holly on the Arthur Murray Dance Party 12/29/57". YouTube. December 29, 1957. Retrieved September 2, 2010.
- ^ b "Buddy Holly: Musical Influence ('Timeline: Follow the Story Through the Years', section)". Des Moines Register. Retrieved February 4, 2009.
- ^ All Music Guide to Country, Vladimir Bogdanov, Chris Woodstra, Stephen Thomas Erlewine, Backbeat Books, 2003, ISBN 0-87930-760-9 p 353.
- ^ "The Buddy Holly Story". Rick Thorne.
- ^ a b c d Norman, Philip (1996) Buddy Holly: The Definitive Biography of Buddy Holly, Macmillan: London.
- ^ William Kerns (August 15, 2008). "Buddy and Maria Elena Holly married 50 years ago". Lubbock Avalanche-Journal.
- ^ Bunyan, Patrick. All Around the Town: Amazing Manhattan Facts and Curiosities. New York: Fordham University Press. p. 160. ISBN 0-8232-3174-7. Retrieved December 18, 2010.
- ^ Buddy Holly given posthumous star on HWOF". Kwtx.com. August 31, 2011. Retrieved November 4, 2011.
- ^ "The Day the Music Died Teaser-Exclusive". TheMovieBit.com.
- ^ "The Day the Music Died Movie Clips and Images". Upcoming-Movies.com.
- ^ (EN) Buddy Holly >> Billboard Singles, su AllMusic, All Media Network..
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Buddy Holly
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, buddyholly.com.
- Discografia selezionata, famousfolk.com.
- Sito del fan club internazionale, buddyhollylives.info.
- Informazioni sull'incidente che ne provocò il decesso, fiftiesweb.com.
- Foto e dettagli sulla città in cui Buddy Holly fece concerti, chez.com.
Controllo di autorità | VIAF: (EN) 196483 · LCCN: (EN) n83147684 · ISNI: (EN) 0000 0000 7358 5389 · GND: (DE) 118817574 · BNF: (FR) cb13895294r(data) |
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