Matteo Renzi ce la può ancora fare?
A cambiare davvero l'Italia: se lo chiede Michele Salvati sul Corriere recensendo il libro di Massimo Salvadori
Sul Corriere della Sera di martedì il saggista e politologo Michele Salvati recensisce il libro dello storico Massimo Salvadori (già deputato del PD, come Salvati nel PdS prima di lui), intitolato Lettera a Matteo Renzi, chiedendosi – come Salvadori – se ci siano prospettive che Renzi rimedi agli errori fatti nella messa in pratica del suo progetto di innovazione della politica e dell’Italia. Primo tra tutti, non essersi saputo dotare di forze e collaborazioni sufficienti, “al di là delle albagie fiorentine di grandezza”.
Da alcuni giorni è nelle librerie Lettera a Matteo Renzi, una breve «saggina» Donzelli di Massimo L. Salvadori. Le prime venti pagine sono la lettera vera e propria, che contiene le valutazioni più personali dell’autore, di consenso e insieme di critica, e si conclude coll’invito a rimediare ai difetti e agli errori che la breve ma intensa vicenda politica del destinatario ha rivelato, e però a far tesoro dell’intuizione politica originaria e a «non mollare». Le successive cento sono un’analisi del contesto storico in cui quella vicenda si è svolta e degli avvenimenti di poco precedenti necessari per capirla, grossomodo a partire da Tangentopoli, dai primi anni Novanta a oggi. Si tratta di una vicenda in pieno svolgimento e i prossimi capitoli devono ancora essere scritti: la contesa in corso per la segreteria del Partito democratico, le elezioni politiche previste per il prossimo anno.Massimo L. Salvadori, da grande storico, conosce bene la differenza tra una interpretazione esauriente e un saggio di intervento politico in medias res. Ed è nelle condizioni ideali per scriverlo: legato da una vita alle tradizioni della sinistra, straordinario conoscitore della storia italiana, non è stato né acriticamente favorevole, né pregiudizialmente ostile al tentativo di innovazione condotto da Matteo Renzi. Una condizione ideale, insieme alla facilità di lettura e alla gradevolezza dello stile, per una utile messa a punto destinata a lettori che non hanno molto tempo da dedicare ad analisi più dettagliate.
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