pubblicato domenica 12 marzo 2017
È nata da pochissimo Smartify, un’applicazione per smartphone che riconosce le opere d’arte e fornisce agli utenti una scheda dettagliata con tutte le informazioni necessarie al riguardo. L'app è l'ultimissima iniziativa sviluppata per la digitalizzazione delle collezioni dei grandi musei. Poco più di anno fa era stato Google a lanciare Arts and Culture, un servizio che permette di esplorare dal proprio telefonino gli archivi di alcune delle più grandi istituzioni del mondo che hanno collaborato con il colosso di internet per rendere gratuitamente consultabile online i loro tesori. Smartify, già disponibile per Android e iOS è stata definita da uno dei creatori una combinazione tra Shazam e Spotify. Ma come funziona esattamente? L'app esegue una scansione dell’opera (non solo dell’originale, anche di una riproduzione fotografica), e tramite un software di riconoscimento delle immagini identifica il dipinto in pochi secondi con l’aggiunta di tutti i dati annessi (autore, anno, contesto storico, materiale). Gli utenti hanno anche la possibilità di salvare tra i preferiti le opere per creare una propria collezione virtuale. Per ora il database delle immagini è ancora in fase di sviluppo, dato che il lancio ufficiale dell’app è previsto per maggio, quando Smartify avrà nel suo archivio le opere del Louvre, Metropolitan, Rijksmuseum e Wallace Collection di Londra. Anche i musei avranno a disposizione un profilo ufficiale, soprattutto per sapere quanti visitatori utilizzano il servizio e quali sono le opere più cercate, o meglio, "scannerizzate”. I piccoli musei e le gallerie invece, spesso sprovvisti di servizi aggiuntivi, avranno la possibilità di servirsi dell’app per sviluppare audioguide personalizzate per i visitatori. (NG)
Fonte: Dailymail
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sabato 1 aprile 2017
CHE OPERA È? TE LO DICE SMARTIFY
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