La preparazione di alimenti è un mestiere che comporta notevoli responsabilità e altrettanti rischi lavorativi inclusi nelle mansioni che devono necessariamente essere presenti nel locale cucina.
I cuochi, gli aiuti e gli inservienti presenti in cucina a vario titolo rientrano tra le categorie di lavoratori maggiormente colpiti da incidenti sui luoghi di lavoro, seguiti a ruota da camerieri, inservienti, baristi, rosticcieri e pizzaioli.
I rischi sono determinati dai ritmi del lavoro in spazi, per quanto progettati, sempre limitati. La formazione non sempre sufficiente e il carente utilizzo di dispositivi di protezione individuali contribuiscono notevolmente ad incrementare numericamente gli infortuni, colpevole, non ultima, la disattenzione degli organi di vigilanza.
Annualmente sono circa trentamila gli infortuni che si verificano nel settore della ristorazione a cui si accomunano anche quelli del settore alberghiero.
Un infortunio su tre avviene nei ristoranti, seguiti dalle mense, dagli alberghi, dai bar, dai villaggi turistici e dai campeggi. Le cause più frequenti sono gli scivolamenti, i movimenti bruschi o l’uso improprio di utensili e attrezzature che generalmente provocano gravi danni alla colonna vertebrale, alle caviglie e alle mani.
Fatte salve
la valutazione dei rischi con la stesura del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR);
l’individuazione del programma delle misure di prevenzione idonee a garantire i livelli di sicurezza;
l’assegnazione ai lavoratori dei dispositivi di protezione individuale (DPI);
l’ individuazione e la nomina dei soggetti in grado di contribuire alla tutela della salute dei lavoratori:
del responsabile del servizio prevenzione e protezione RSPP (il datore di lavoro può anche autonominarsi);
del medico competente (MC);
e dei lavoratori incaricati ad attuare le misure di gestione delle emergenze (Incaricato lotta antincendio, Incaricato primo soccorso);
e della informazione, formazione e addestramento dei lavoratori sui rischi specifici e sulle misure di sicurezza da adottare
E’ necessario che le figure ricoprenti incarichi di responsabilità presenti nell’attività (preposti, dirigenti, ecc.) attuino la vigilanza sul personale assicurandosi che metta in pratica gli insegnamenti ricevuti ed utilizzi i DPI quando l’attività lo richiede ed agisca in maniera confacente per la propria ed altrui incolumità.
RISCHI INSITI NELL’ATTIVITA’ CHE POSSONO PROVOCARE INFORTUNI O MALATTIE PROFESSIONALI.
RISCHIO DA URTI, CADUTA E SCIVOLAMENTO
Rischi collegati direttamente all’ambiente di lavoro, presenza di oggetti fuori posto, pavimenti
scivolosi o danneggiati e uso di scarpe non adatte.
Garantire ordine negli ambienti di lavoro;
evitare la presenza di cavi di alimentazione lungo i passaggi;
garantire un’adeguata illuminazione;
controllare regolarmente che i pavimenti non siano danneggiati;
RISCHIO DA TAGLIO
Utilizzo scorretto di affettatrici, tritacarne, taglia cotolette, sega ossi, coltelli, strumenti per spellare, e per grattare.
Verificare costantemente lo stato di funzionalità e l’igiene di macchine, strumenti e attrezzature;
RISCHIO DA USTIONE
Utilizzo scorretto di forni elettrici, a microonde, macchine bar.
RISCHIO MICROCLIMATICO
Accesso o permanenza non idonea in ambienti umidi, eccessivamente caldi o freddi (es. zona cottura, celle frigorifere).
Avere porte apribili dall’interno. In caso di porte scorrevoli garantire la presenza di altre porte a battenti;
essere provviste di illuminazione di emergenza e di un impianto di allarme azionabile all’interno della cella e percepibile all’esterno;
RISCHIO MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
Movimenti inidonei in fase di carico/scarico e stoccaggio merci
Migliorare le condizioni ergonomiche negli ambienti di lavoro e informare il lavoratore.
Valutare il rischio per i dipendenti addetti alle operazioni;
RISCHIO CHIMICO
Uso non corretto dei prodotti chimici durante le operazioni di sanificazione di locali e attrezzature.
Sostituire i prodotti pericolosi e dotare il lavoratore di guanti, mascherina,occhiali protettivi.
Tra le principali novità introdotte dal Testo Unico rientra la razionalizzazione delle sanzioni penali
e amministrative conseguenti alle violazioni degli obblighi da parte di datori di lavoro, personale
preposto, e lavoratori, commisurando le sanzioni ai rischi delle attività in corso.
L'obiettivo è di assicurare una migliore corrispondenza tra infrazioni e sanzioni.
RISCHIO DA RUMORE
Verifica del livello di rumore in presenza delle macchine utilizzate e degli impianti installati.
RISCHIO ELETTRICO
Sottoporre alla verica periodica dell’impianto di messa a terra dell’impianto elettrico e delle equipotenzialità;
Verificare periodica dell’integrità di interruttori, di quadri elettrici, delle prese di corrente che devono essere adeguate alle potenzialità installate.
RISCHIO DA ESPLOSIONE
Sottoporre l’impianto di adduzione gas ai fornelli a controlli periodici anche se non è prevista la richiesta del CPI (Certificato di prevenzione Incendi)
DPI (Dispositivi di Protezione Individuali)
RISCHIO DA URTI, CADUTA E SCIVOLAMENTO
dotare il lavoratore di idonee scarpe di sicurezza antiscivolo.
RISCHIO DA TAGLIO
dotare il lavoratore di guanti antitaglio e parannanze imperforabili
RISCHIO DA USTIONE
Dotare il lavoratore di guanti anticalore.
RISCHIO MICROCLIMATICO
dotare il lavoratori di scarpe antiscivolo, guanti, giacche termiche..
RISCHIO MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
Migliorare le condizioni ergonomiche negli ambienti di lavoro e informare il lavoratore.
Dotare i lavoratori di brevette o di carrelli a quattro ruote.
RISCHIO CHIMICO
Sostituire i prodotti pericolosi e dotare il lavoratore di guanti, mascherina,occhiali protettivi.
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