giovedì 20 maggio 2021

Se dovessi avere fiducia nelle istituzioni dico che la mia vita sarebbe segnata da una fine imminente....

Il giorno 11/05/2021 ho accompagnato mia moglie per uu accertamento diagnostico presso la Clinica " Don di Liegro" di Roma. Dopo aver lasciato mia moglie mio figlio davanti all'ingresso della clinica, mi sono recato presso l'autorimessa posta su via dei Bonvisi 47 dove ho lasciato l'auto, che più tradi è stata ritirata da mio figlio, mentre il sottoscritto veniva trasportato al San Camillo per una TAC e l'investitore di cui non conoscosco neppure il suono della sua voce si allontanava con la sua compagna o moglie dopo aver trasporto nella zona posteriore della clinica dove una dipendente sanitaria mi applicava su l sopraccilio dell'occhi destro un cerotto di contenimento del sangue che da esso fuoriusciva dopo l'applicazione di un medicamento.  Nonostante tutto ringrazio la signora "NICOLINA" che mi aveva subito soccorso e nell'impossibilità diun primo accesso dall'infresso di accoglienza della clientela, invitava e pretebdeva dal suo sodale di accompagnarnìmi con la macchina su via dei Bonvii per il primo soccorso. All'arrivo dell'ambulanza che mi ha trasportato nella bolgia del Pronto soccorso del San Camillo, ho perso di vista le due persone sono e di loro mi son rimasti solamente i primi tre numeri dell targa che il mio cervello ha memorizzato nel tentaivo di rialzarmi da terra dope essere stato investito dall'auto che scivolava indietro ed il primo socccorso prestatomi dalla signora Nuìicola compagna del guidatore. 

Devo annotare la mancanza di un presidio di sicurezza nella clinica pur costituendo un primo soccorso sanitario in zona.

Non si è vista neppura la faccia di una guardia giurata con tutta la folla dei clienti che erano in fila fin sulla strada.

Dovendo dare un voto all'accoglienza messa in atto dalla struttura, il mio voto è meno di zero non tanto per quello che mi è successo, ma per la poco sicurezza di chi vi ricorre, come l'assenza di un vigile urbano di zona tenuto conto della quantita di macchine parcheggiata sui due lati della strada e in divieto di sosta sulle strisce pedonali come la macchina che mi ha investito scivolando all'indietro nel parcheggiarla o per un'errata manovra del guidatore.










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